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Cesare Agostini e Il peso specifico delle regioni della corteccia cerebrale

1 Nov 20

A cura di Luigi Benevelli

All’XI° Congresso medico internazionale tenutosi a Roma dal 29 marzo a 5 aprile del 1894, nelle sedute dedicate a “Psichiatria, Neuropatologia ed Antropologia Criminale”,  il dr. Cesare Agostini di Perugia tenne una relazione Sul peso specifico delle varie regioni della corteccia cerebrale nel sano e negli alienati. ( in Atti, pp. 206-210).
Egli aveva ricercato il peso assoluto del cervello e quello specifico del cervelletto, del bulbo  della corteccia cerebrale nelle due prime circonvoluzioni frontali, in quella del Broca, nella seconda parietale, nelle sferoidali ed occipitali sui cervelli di 15 sani e 70 malati di mente, tenendo anche conto di età, sesso, temperatura, tipo di malattia che aveva causato la morte  e tipo di malattia mentale.
Queste le sue conclusioni per quanto riguarda i sani:

  • Il peso specifico della sostanza grigia è minore nelle circonvoluzioni frontali, aumenta in quelle parietali, di moto, nelle parietali e raggiunge il massimo nelle occipitali.
  • Vi è una preponderanza di peso nell’emisfero sinistro
  • Il peso specifico della sostanza bianca è sempre superiore a quello della sostanza grigia
  • Il peso specifico del cervelletto è superiore a quello delle sostanze bianca e grigia cerebrali
  • Dal bambino all’adulto il peso specifico aumenta proporzionalmente, decresce nei vecchi, meno negli uomini che nelle donne.

Per quanto riguarda i pazzi:

  • nel delirio acuto il peso specifico è notevolmente elevato, prevalentemente nell’emisfero sinistro
  • nella mania subacuta, corteccia e sostanza bianca hanno peso specifico nella  media normale
  • nella melanconia semplice il peso specifico è al di sotto della norma specie nei lobi frontali
  • nella melanconia agitata con delirio le media oscillano entro i valori normali
  • nella frenosi ipocondriaca, il peso specifico è superiore specie nelle circonvoluzioni  dell’emisfero destro
  • nella frenosi paralitica si registrano variazioni secondo lo stadio della paralisi, con un abbassamento specie nelle circonvoluzioni frontali e rammollimenti della sostanza bianca
  • nelle demenze paralitiche organiche, il peso specifico è inferiore
  • nella frenosi epilettica  il peso specifico è superiore al normale con prevalenza nell’emisfero destro
  • nella  frenosi alcoolica è discretamente superiore alla media, mentre basso è quello della sostanza bianca
  • nella frenosi pellagrosa nel massimo dei casi vi è un notevole abbassamento del peso specifico in tutta la corteccia
  • così pure nella imbecillità, nelle psiconevrosi semplici, nelle demenze paralitiche.

 
Sulla base di tali osservazioni Agostini conclude che nelle malattie mentali il peso specifico della corteccia  e ancor più quello della sostanza midollare sono alterati; le malattie acute generali innalzano il peso specifico che invece si abbassa nelle malattie a lento decorso e negli stati anemici.
Agostini (Perugia15 ottobre 1864 – Perugia27 agosto 1942) medico psichiatra, si laureò a Firenze, frequentò anche l’Istituto diretto da Emil Kraepelin presso l'Università di Heidelberg, nel 1904 fu nominato Direttore del Manicomio provinciale di Arezzo e, subito dopo dell'Ospedale psichiatrico di Perugia  della cui università fu  docente di  medicina legale, antropologia e psichiatria forense, nonché  pro-rettore..
Volontario nella prima guerra mondiale, fu nominato consulente per le malattie nervose presso la III armata, poi consulente capo di tutte le armate. Agostini divenne senatore del Regno d'Italia con decreto del 13 giugno 1939.
Come direttore del manicomio di Perugia diede impulso agli studi  sull’anatomopatologia delle psicosi sulla base dell’assunto che :
“la psichiatria è stata l’ultima fra le scienze mediche che si è potuta giovare dell’indirizzo biologico, liberandosi alla fine delle viete speculazioni animistiche che analizzano la funzione in astratto, senza curarsi delle condizioni dell’organo che la produceva” (da Annali del Manicomio Provinciale di Perugia, anno I, fasc. 1-2, 1907, p. VI). Citato in Ferruccio Giacanelli, Nascita del movimento antimanicomiale umbro, Fondazione Angelo Celli, Perugia, 2014, p.37.
 

       

 

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