Nel 2020, l’APA ha promosso iniziative e studi volti a smantellare le posizioni razziste nella psicologia, nell’APA stessa e nella società più in generale. Come parte di questo sforzo, l’Associazione ha promosso la ricostruzione del come la psicologia, e l’APA stessa, abbiano danneggiato le persone di colore a partire dall’istituzionalizzazione della psicologia statunitense avvenuta alla fine dell’800. La revisione critica documenta la lunga storia dei danni inferti alle comunità di colore e fornisce dati e argomenti su cui si fondano il riconoscimento delle responsabilità e le scuse dell’APA. La ricostruzione delle ricerche, dei dibattiti, delle risoluzioni adottate è stata condotta presso il Cummings Center for the History of Psychology (CCHP), Università di Akron. Il CCHP è un centro di ricerca e studi umanistici che raccoglie, conserva e condivide la storia della psicologia con il National Museum of Psychology e gli Archives of the History of American Psychology. ospita più di 3.000 piedi lineari di documentazioni inedite inerenti la storia della psicologia dal 1800 ad oggi. La cronologia evidenzia i modi in cui la ricerca e la pratica psicologiche siano state centrate sulla cultura Bianca, usata come standard generale. Tale cultura è inseparabile dal panorama sociale e politico degli USA a partire dalla fine del 19° secolo: la disciplina della psicologia è cresciuta in tali contesti e ne porta ancora il segno indelebile1.
1850-1900. Le prime istituzionalizzazioni formali della psicologia USA , ossia le creazioni di programmi, dipartimenti, società scientifiche, titoli, scuole, risalgono agli anni intorno alla Guerra Civile nei quali ebbero rilevanza massima il dibattito intorno allo schiavismo; quello sull’adozione dell’Indian Appropriation Act che allontanava forzosamente i popoli Nativi dalle loro terre per rinchiuderli nelle Riserve del Governo federale; quello circa il Chinese Exclusion Act che metteva termine all’immigrazione cinese e quello circa la sentenza della Corte Suprema Plessy vs Ferguson per la quale le leggi di segregazione razziale non avrebbero violato le clausole del 14° Emendamento sulla equa protezione. Gli psicologi nord-americani della seconda metà del XIX° secolo sono soprattutto Bianchi che si ispirano alle teorie evoluzionistiche, con particolare enfasi sulla sopravvivenza e la capacità di adattamento delle specie viventi. In tale contesto fu facile da subito far propria la nozione di superiorità Bianca e ricercare le differenze fra gli individui nei diversi gruppi razziali.
1869- Francis Galton pubblica Hereditary genius, uno dei primi studi di psicometria e delle differenze fra individui. Nel suo lavoro egli mette in ordine gerarchico il valore comparato delle razze per concludere che lo standard medio individuale di un Negro è circa di due gradi inferiore a quello del Bianco. Nel 1883, sempre Galton, introduce il termine “eugenetica” a indicare la scienza per il miglioramento del patrimonio di razza. Tale termine fu usato nelle pubblicazioni e nei programmi di ricerca scientifica della generazione degli psicologi che avevano dato vita all’APA.
1892- è fondata l’APA, con Stanley Hall presidente e 31 maschi bianchi membri.
1895- uno dei primi esempi di razzismo scientifico – ossia l’uso di concetti e dati scientifici per dare vita e giustificare idee circa una gerarchia fondata su basi biologiche- esce su Psychological Review un anno dopo l’uscita del primo numero. Vi si riferisce che i Nativi e i Neri partecipanti alla sperimentazione mostravano avere tempi di reazione più rapidi del doppio rispetto ai Bianchi. L’autore argomenta che il tempo di reazione è un riflesso primitivo e che i Bianchi, di intelligenza più evoluta mostrano un pensiero più contemplativo e tempi di reazione più lenti.
1897- in uno studio su bambini Bianchi e Neri, Stetson trova che i bambini Neri battevano quelli Bianchi nelle prove di memoria. L’autore attribuisce tale maggiore abilità ai loro “cervelli primitivi” e poi parla dei bambini Neri come deficitari nel ragionamento.
Nello stesso anno APA finanzia col proprio bilancio un Comitato per i test fisici e mentali.
1900-1925. Gli USA in quegli anni fecero le esperienze della Prima guerra mondiale, di una grande crescita ed una immigrazione senza precedenti: più di 15 milioni di nuovi ingressi per la maggior parte dall’Europa meridionale e orientale. Crebbe il sentimento anti-immigrati alimentando il movimento eugenetico per il miglioramento della “razza umana” sulla base dei principi dell’ereditarietà. Studiosi e giuristi discussero intorno al “problema negro” in particolare concentrandosi su scolarizzazione e curricula della gente di colore. Anche l’educazione dei Nativi fu una questione di primaria importanza e più di 6000 studenti frequentarono scuole federali che si proponevano di sostituire la loro cultura con quella anglo-americana. Continuò l’impegno degli psicologi nel movimento eugenetico.
1904- APA costituisce un comitato per la messa a punto degli standard per la validazione delle procedure e dei risultati dei test individuali e di gruppo. Il Comitato era composto da psicologi che sostenevano le tesi dell’eugenetica e dell’esistenza di gerarchie razziali.
Nello stesso anno Stanley Hall, primo presidente dell’APA, pubblica Adolescence, un testo nel quale definisce gli adulti Nativi infantili, più simili ai bambini e agli adolescenti Bianchi. Vi sostiene la messa a punto di “programmi di incivilimento” su misura dei bisogni dei Nativi. Tali programmi si proponevano di sradicare culture, lingue, spiritualità.
1910- è istituito l’Ufficio del Registro Eugenetico (Eugenic Record Office) presso la Stazione per l’Evoluzione Sperimentale (Washington’s Station for Experimental Evolution) dell’Istituto Carnegie di Washington. Esso divenne il riferimento per la ricerca e le pubblicazioni di eugenetica; opera in collaborazione con altri centri quali il Cold Spring Harbor Laboratory, la Galton Society, l’American Eugenics Society. Tali gruppi promuovono programmi di sterilizzazione di individui di razze inferiori e sostengono le politiche e le legislazioni anti-immigrazione basate sulla discriminazione razziale. I test psicologici erano largamente usati allo scopo. Fra 1892 e 1947, 31 presidenti APA operarono alla guida di organizzazioni eugenetiche.
1913- una monografia di 70 pagine documenta l’inferiorità dei bambini neri nelle prestazioni scolastiche in scuole integrate di New York, dato che l’autore attribuisce a “eredità di razza”. Questa ed altre successive ricerche di questo carattere sono usate per combattere proposte di miglioramento delle opportunità scolastiche a favore dei bambini neri.
1914- William Mc Dougall, cattedratico di psicologia dell’Università di Harvard, mette a punto un progetto a sostegno di studi sulle basi ereditarie delle qualità mentali, utili agli obiettivi dell’eugenetica. Egli argomenta a favore delle restrizioni nei matrimoni fra individui di razze diverse sostenendo che la prole che ne discende è poco dotata dal punto di vista intellettivo e arriva a proporre la creazioni di territori separati per i Neri americani. Nello stesso anno Il Committee to study and report on the best practical means of cutting off the defective germ-plasm in the American population (di cui fa parte lo psicologo Henry Goddart) raccomanda segregazione e sterilizzazione quali metodi per preservare “il sangue del popolo americano”; il Comitato sollecita la psicologia a fissare standard e definire test per identificare i soggetti mentalmente degenerati e poco o per niente dotati destinati alla sterilizzazione. Nel 1930 furono sottoposte a sterilizzazione circa 35.000 persone per lo più diagnosticate deboli di mente o mentalmente disabili. Molti di loro erano immigrati, Neri, Nativi, Bianchi poveri e persone con disabilità.
1915- in California lo psicologo J. Harold Williams guida una ricerca su bambini Bianchi, Messicani e di colore della Whittier State School.
1916- Lewis Terman crea la Scala Stanford-Binet. Egli usa le differenze nei risultati delle prestazioni per sostenere sistemi educativi separati per far diventare bambini Neri, Messicani e Nativi “bravi lavoratori”. Tale modello fu adottato nelle scuole per Messicani Americani del Sud Ovest. Nello stesso anno, G. O. Ferguson pubblica The psychology of the Negro considerato un esempio classico del razzismo scientifico: Ferguson associa le prestazioni (ragionamento, memoria e intelligenza) al colore della pelle per concludere che i Neri sono più instabili emotivamente e meno capaci di pensiero astratto. Egli formula anche l’importante mulatto hypothesis per la quale le capacità mentali dei Neri sarebbero più grandi quanto maggiore era la percentuale di sangue bianco.
1917- Robert Yerkes, presidente APA, dà il via al Comitato per l’esame psicologico delle reclute da arruolare per combattere nella Prima Guerra Mondiale. Alla fine della guerra risultarono quasi due milioni i test psicologici somministrati. Tali prove sono costruite sull’assunto dell’esistenza di una gerarchia razziale nelle prestazioni, con i Bianchi al vertice e i Neri, specie quelli del Sud, in coda: per l’89% furono qualificati come idioti. Questi test furono i precursori del National Intelligence Test e dello Scholastic Aptitude Test (SAT).
1921- continuano le ricerche sulle differenze razziali con batterie di test psicologici che confermano la grande superiorità del “sangue bianco”.
1922- molti psicologi continuano a sostenere la tesi della superiorità dei Bianchi. Ulteriori ricerche nel 1933 portano a sostenere che i bambini Nativi sono più infidi dei coetanei Bianchi e che l’intera Nazione Navajo è notoriamente infida.
1923- Lewis Terma. (v. sopra) diventa presidente APA
1924- è approvata la legge Johnson-Reed che limita l’immigrazione dal Sud e dall’Est Europa, mentre favorisce quella dal Nord e dall’Ovest. Scopo della legge è preservare l’omogeneità della razza americana. Italiani, Greci, Europei orientali, Ebrei ne sono pesantemente colpiti ( ad esempio gli ingressi dalla Siria furono limitati a 100 l’anno). L’esclusione è estesa poi anche agli Asiatici. Importante fu il contributo dei risultati della ricerca psicologica, largamente citati nel corso dei lavori del Congresso USA.
1925-1950. Gli USA, usciti dalla prima guerra mondiale, affrontano la Grande Depressione ed entrano in un nuovo conflitto globale. In base all’Ordine Esecutivo 9066 più di 120.000 Americani di ascendenza giapponese furono obbligati a lasciare le loro case e ristretti in campi di internamento. Intanto le comunità di colore cominciano a contestare la struttura razzista del paese, nelle scuole segregate per bambini Neri e Latini. I Nativi contestano il controllo del Governo su terre ed educazione dando vita nel 1944 al National Congress of American Indians; nel 1939 le popolazioni di lingua spagnola avevano dato vita al Congress of Spanish speaking people. La Seconda guerra mondiale vede un grande sviluppo della psicologia in molte aree, quali quelle dell’accertamento e del trattamento dei traumi correlati alla guerra, e delle selezioni per l’impiego nelle Forze Armate. Sempre più persone di colore intraprendono gli studi in psicologia e psicologi di colore cominciano a mettere in discussione assunti e pratiche della psicologia dei Bianchi. Negli anni che seguono la Seconda guerra mondiale, molti psicologi presero le distanze pubblicamente dalle teorie della superiorità dei Bianchi, ma i vertici delle associazioni continuano a sostenere l’esistenza di una gerarchia naturale fra gli umani, molto più che in altre scienze sociali e del comportamento.
1926- Stanley Porteus e Marjorie Babcock pubblicano Temperament and race, uno studio su Cinesi, Hawaiani, Portoghesi, Filippini e Portoricani residenti nelle Hawaii. Alcuni di loro vi erano nati, altri vi erano immigrati. Il risultati rafforzano gli stereotipi vigenti e gli autori possono affermare che gerarchie e differenze razziali poggiano su basi genetiche.
1927- uno studio di Downey mette a confronto Nativi e Bianchi: i Nativi risultano più lenti nelle decisioni, più diffidenti e con minore coordinamento degli impulsi.
1932- George J. Sanchez, fondatore della Scuola di Chicago mette in discussione la letteratura sull’inferiorità dell’intelligenza nei bambini di origine messicana.
1933- Inez Beverly Prosser diventa la prima donna di colore a portare a termine il dottorato in psicologia presso l’Università di Cincinnati.
1933- Raymond Cattell prende posizione contro il mescolamento del sangue fra gruppi razziali diversi. Alcuni anni dopo dichiara che i Neri hanno contribuito poco o niente al progresso sociale e alla cultura e contesta il riconoscimento a loro della cittadinanza piena. Egli mantiene tali posizioni fino agli anni ’90. Sempre in tale anno psicologi Neri contestano i risultati delle ricerche dello psicologo bianco Albert Beckham evidenziando l’importanza dell’ambiente sociale nel condizionamento dei risultati dei test di intelligenza.
1934- un’indagine rileva che il 25% degli psicologi ritiene che l’inferiorità mentale dei Neri sia scientificamente fondata; così pure il 24% di chi lavora nella scuola e il 5% di sociologi e antropologi.
1939- un esperimento condotto da Mamie Phipps Clark e Kenneth Clark sul come i bambini abbiano percezione della razza mostra come tale percezione sia molto precoce ed in sintonia con gli attributi positivi e negativi associati alle categorie razziali.
1943- Alexander Leighton, psichiatra navale, studia i giapponesi internati nei campi e ne ricava la condivisione delle teorie sull’inferiorità mentale degli americani di origine giapponese, a giustificazione anche del loro internamento negli anni della guerra.
1950- l’APA insedia il Comitato per fissare gli standard da rispettare nella somministrazione dei test perché si tenesse conto in modo adeguato di razza, etnia e cultura. A partire dallo stesso anno il Pioneer Fund, creato nel 1933 per promuovere l’omogeneità razziale, la segregazione e il rimpatrio in Africa dei Neri americani, prende a finanziare le ricerche in psicologia. Dal 1960 in poi molti psicologi partecipano attivamente alle iniziative dei gruppi Bianchi estremisti e neonazisti, anche quelli che negavano l’olocausto.
1951-1975. Il Movimento per i Diritti Civili, nel contesto della guerra in Vietnam ottiene risultati quali il Mc Carran-Walter Act del 1964, il Civil Rights Act del 1964 e il Voting right Act del 1965; con il Brown v. Board of Education (1954) la segregazione nelle scuole è dichiarata incostituzionale. Ma, nonostante tali successi la gente di colore continuò a sperimentare sofferenze e discriminazioni. Il Congresso abolisce le terre tribali dove erano confinati i nativi; ma gli americani di origine asiatica, cui era stata riconosciuta la cittadinanza nel 1952, sperimentano ostilità e diffidenza, specie nell’epoca del maccartismo. Del 1965 è la rivolta di Watts nel corso della quale 14000 agenti della Guardia Nazionale sono impiegati nel quartiere di Los Angeles a reprimere la più grande ribellione urbana dell’era dei diritti civili. Gli anni intorno al 1960 vedono anche lo sviluppo in tutti gli USA di programmi di salute mentale di comunità, molti dei quali ricercano modi per operare con efficacia nelle varie comunità. Intanto, alcuni fra i più autorevoli psicologi continuano a sostenere le proposte dell’eugenetica, ignorando il peso di culture, contesti e tradizioni nelle varie comunità. Nell’APA, ancora guidata da Bianchi, molti psicologi di colore cominciano a dare vita a proprie associazioni.
1951- Efrain Sanchez-Hidalgo è il primo portoricano ad acquisire il PhD in psicologia presso la Columbia University; nel 1954 fonda la Puerto Rican Psychological Association.
1952- Carolyn Lewis Attneave è la prima Indiana americana dottore in psicologia Standford. Nello stesso anno il presidente APA Henry E. Garrett produce una testimonianza giudiziaria a sostegno della segregazione, sostenendo che la segregazione non danneggerebbe gli studenti Bianchi o Neri se le opportunità scolastiche messe a disposizione fossero le medesime. Garrett collaborerà fino alla sua morte nel 1973 con i movimenti razzisti e neonazisti.
1954- Brown v Board of Education mette fine alla segregazione legale negli USA; nella sentenza sono citati i lavori e le testimonianze di Mamie Phipps Clark e Kenneth Clark. Alcuni psicologi si opposero ancora nel 1963.
1958- lo psicologo Audrey Shuey, allievo di Garrett, pubblica The testing of Negro intelligence dove conclude che i Bianchi sono superiori alle altre razze.
Nello stesso anno prende il via l’Indian Adoption Project che consente ad agenti del governo federale di procedere all’affido in adozione a famiglie bianche di bambini Nativi.
1959- è fondata l’”Associazione internazionale per il progresso dell’etnologia e dell’eugenetica” che sostiene le tesi razziste, spinge per il rovesciamento delle scelte del 1954 e si batte per il mantenimento della segregazione.
1962- Martha Bernal è la prima donna americana di origini messicane a laurearsi in psicologia all’Università dell’Indiana. Nel 1979 collabora alla costituzione della National Hispanic Psychological Association, studia i modi con cui APA appronta i programmi che si occupano di popolazioni multiculturali, trovandoli inadeguati.
1963- il Comitato APA per l’uguaglianza nell’accesso agli studi psicologici accerta la scarsità di opportunità per studenti Neri, di lavoro per psicologi Neri e la loro scarsa rappresentanza nel governo dell’associazione
1966- Kenneth Clark diventa il primo presidente Nero, 74 anni dopo l’istituzione dell’APA.
Sono pubblicati gli standard APA per i test e i manuali psicologici da adottare nelle selezioni delle Commissioni per le pari opportunità di impiego. Continuano comunque le preoccupazioni circa l’uso discriminatorio dei test. Arthur Mc Donald è il primo indiano americano a ottenere un dottorato in psicologia all’Università del Sud Dakota.
1967- dati della ricerca psicologica continuano ad essere usati per giustificare l’”acculturazione” dei Nativi nelle residenze protette e nelle scuole diurne.
Lo psicologo Henry Garrett afferma che i Neri non possono raggiungere i livelli di intelligenza e le capacità dei Bianchi e che l’uguaglianza dei diritti finisce col frustrare le comunità dei Neri.
La Società per lo studio psicologico dei problemi sociali invita Martin Luther King alla convenzione annuale dell’APA.
Lo psicologo Arthur Jensen interviene al meeting annuale dell’American Educational Research Association sul tema “Classe sociale, razza e genetica: implicazioni per l’istruzione”: egli sottolinea le basi genetiche delle differenze nella scolarizzabilità dei bambini di colore.
1968- 75 psicologi fondano l’Associazione degli psicologi neri e lasciano l’APA accusata di aver fallito nell’affrontare povertà, razzismo, problemi sociali. L’associazione chiede la sospensione dei test in quanto razzisti, basati sulla discriminazione, inadeguati. In risposta l’APA istituisce un comitato che nel rapporto finale riconosce l’esistenza del problema, ma lo imputa al cattivo uso degli stessi test.
1969- l’associazione degli studenti neri di psicologia solleva una serie di richieste all’APA, in particolare per favorire l’accesso e la formazione di un numero maggiore di studenti neri. L’ APA adotta una risoluzione con cui si impegna a valorizzare le diversità e a lavorare con aziende impegnate ad aumentare la rappresentanza delle minoranze.
1970- all’incontro annuale dell’APA è fondata l’associazione degli psicologi por la raza.
1971- lo psicologo Anderson J. Franklin pubblica un articolo in cui sostiene che ricerca e formazione nel corso degli studi di psicologia nella maggior parte dei casi non riescono a preparare gli studenti alla comprensione e al lavoro con clienti Neri.
1972- è costituita l’Associazione degli psicologi americani di origine asiatica.
1973- un’indagine nazionale rivela che sono solo 15 gli studenti di psicologia Chicanos all’Università di Chicago su 1335 iscritti; 51 i Latinos laureati e impegnati nei master; 37 nei percorsi post-laurea.
1974- APA sostiene le raccomandazioni della Vail Conference per le quali chi lavora con persone di cultura diversa dalla propria deve essere specificamente formato. Questo porta all’insediamento di molti comitati e gruppi e alla messa a punto di specifiche linee guida e raccomandazioni. Però poche sono le istituzioni che forniscono formazione e nel 1977 meno dell’1% dei formatori aveva chiesto agli studenti di studiare culture diverse. APA dà notizia di un programma finanziato dal National Institute of Mental Health per progetti di salute mentale destinati alle minoranze.
1975- si costituisce fuori dall’APA la Society of Indian Psychologists che esprime preoccupazione per la scarsità di rappresentanti delle Nazioni Native nell’APA.
1975- 2020. I critici della psicologia USA affermano il suo fallimento nella capacità di rappresentare la gente di colore e riconoscerne le angosce, ma anche il suo fallimento nel misurarsi con le crescenti preoccupazioni circa la normatività della psicologia Bianca e l’uso di strumenti e pratiche discriminanti della gente di colore. Dopo il 1975 sono adottate parecchie linee guida e raccomandazioni che però non hanno la forza di un Codice Etico professionale e la ricerca della compliance resta affidata alla disponibilità del singolo. Intanto, continua a crescere il numero di associazioni e società scientifiche che aprono spazi agli psicologi di colore e mettono a fuoco i temi centrali per le comunità di colore.
1978- il primo rapporto uscito dalla Commissione del Presidente sulla salute mentale documenta la grande presenza di persone di colore nelle statistiche della salute mentale e la grave carenza di servizi nelle loro comunità. Dati riguardanti individui e gruppi etnici sottolineano la presenza di barriere discriminatorie che ostacolano l’accesso delle persone di colore ai servizi.
Trenta rappresentanti delle associazioni di psicologi delle minoranze etniche concordano con la dirigenza APA di inserire negli ordini del giorno dell’APA le preoccupazioni delle minoranze; sollecitano la formazione di una Commissione per i problemi delle minoranze etniche. Solo nel 1980 è costituito il Board of ethnic minority affairs(BEMA) che nel 1990 è sostituito dal Committee on Ethnic minority affairs.
1979- molte associazioni danno vita alla National hispanic psychological association, poi National latin psychological association.
Nelle audizioni del Congresso per l’accertamento dell’attendibilità dei dati delle ricerche in psicologia, gli psicologi Bianchi attestano l’utilità e il valore generale dell’assegnare punteggi a prestazioni legate alle abilità, mentre gli psicologi Neri ribadiscono che i test standardizzati sono poco affidabili e discriminanti. Nello stesso anno la Corte del Distretto Federale della California del Nord sentenzia a favore di 5 studenti Neri assegnati a scuole speciali in base ai risultati dei test psicologici.
1980- James Velasquez e Clotilde Gold (Chicago) pubblicano Counseling and minorities. A bibliography nel quale documentano il limitato lavoro di ricerca sulle attività condotte nelle comunità di colore e lo scarso rilievo riconosciuto alle stesse da professori, professionisti, studenti. Era meno del 4% il numero degli articoli dedicati al problema pubblicati su riviste di psicologia e solo 3 sulle riviste e i giornali APA.
1983- Rogler fornisce dati che mostrano come Portoricani e Neri siano maggiormente diagnosticati affetti da disturbi mentali e inviati ai Centri di salute mentale-
1985- APA, insieme all’American Educational Research Association e al National Council on Measurement in Education fa uscire i nuovi Standards for Educational and Psychological Testing, i quinti in 30 anni. La nuova edizione mette in luce i diritti e le prerogative dei soggetti testati con attenzione ai non-nativi che parlano inglese, a razza, etnia, cultura. Lo psicologo J. Philippe Rushton in Personality and individual differences publica il primo di più di 150 articoli nei quali afferma che, rispetto ai Bianchi, gli Africani evolvono dotati di meno intelligenza, fanno più figli di cui si occupano poco e hanno più forti tendenze a commettere crimini.
1986- Logan Wright diventa il primo presidente APA Indiano americano
1988- Ponteretto passa in rassegna gli articoli pubblicati sul Journal of Counseling Psychology fra 1976 e 1986 e trova che il 5,7% degli articoli si occupa delle persone di colore.
1990- lo psicologo Arthur Jensen invitato alla convenzione annuale APA ribadisce l’importanza dell’ereditarietà nella spiegazione della posizione sociale dei Neri americani e continuerà a parlare in pubblico, fino alla sua morte nel 2012, dei pericoli dei programmi sociali di risarcimento.
Per tutti gli anni 1990 e poi 2000 le persone di colore continuano a essere pesantemente sottorappresentate negli organismi: solo il 17% nei comitati e nei consigli e solo il 6% nel Consiglio dei rappresentanti. Si consideri che nei due decenni presi in considerazione la gente di colore costituiva il 26,3% dell’intera popolazione USA e che nel 2000 le minoranze etniche costituivano solo il 5,8% dei membri APA (3% Indiani Americani; 1,7 Americani di origine asiatica, 2,1% Ispanici, 1,7% Neri e meno dell’1% multietnici).
1992- la revisione degli Ethical Principles of Psychologists e dei codici di condotta APA registra scarse indicazioni circa razza ed etnicità. L’anno successivo APA istruisce Linee guida per i Providers of psychological services to ethnic, linguistic and culturally diverse populations.
Graham passa in rassegna quanto pubblicato fra 1970 e 1989 su 6 importanti giornali APA e trova che il 3,6% degli articoli si concentra sugli Afroamericani; che la maggior parte di tali lavori si occupa dei problemi nell’uso di strumenti standardizzati con la popolazione nera, ma che poco o nulla è pubblicato circa lo sviluppo di una sana personalità, la competenza, il funzionamento dell’intelligenza.
1994- Alice Chang diventa la prima persona di colore membro del Board of Directors dell’APA.
1997- Raymond Cattell è proposto come vincitore dell’APA Gold Medal award for the life achievement in psychological science; un piccolo gruppo di psicologi protesta perché Cattell è razzista, sostiene la supremazia dei Bianchi, ha sostenuto politiche eugenetiche e movimenti neonazisti. APA prende tempo fra le proteste di un largo gruppo di suoi membri e l’anno dopo la cosa è lasciata cadere.
1998- lo psicologo Glayde Whitney scrive la prefazione a My awakening l’autobiografia di David Duke, un razzista estremista e membro del Ku Klux Klan, che accusa le organizzazioni ebraiche di aver negato l’esistenza delle differenze di razza.
1999- Richard Suinn è eletto presidente APA, primo americano di origine asiatica.
2001- Il Report on mental health del Surgeon General “Salute mentale: cultura, razza, etnia” evidenzia e denuncia del grande scarto fra ricerca e pratica nei riguardi delle minoranze etniche e razziali
2003- il Presidente della nuova Commissione sulla salute mentale rileva inaccessibilità ed inefficacia dei trattamenti; riscontra come i clienti di colore spesso incontrino psicoterapeuti o ricevano trattamenti che non tengono in considerazione le esperienze, il retroterra culturale e linguistico, gli accadimenti nella vita quotidiana legati alla razza del cliente.
APA fornisce un parere giuridico a sostegno del diritto dell’Università del Michigan a considerare il fattore razza nelle procedure di ammissione per ottenere un corpo di studenti più differenziato.
2005- i rappresentanti della Ethnic Minority Psychology Association (EMPA) cominciano ad assistere come osservatori alle riunioni del Consiglio dell’APA. Il Consiglio richiede all’APA di concedere il voto ai rappresentanti EMPA. La richiesta viene inoltrata senza esito tre volte in quindici anni. La modifica del regolamento APA è approvata nel 2020.
2007- le ricerche dimostrano che le esperienze di microaggressioni subite da clienti Neri da parte di terapisti Bianchi hanno impatti significativi su alleanza terapeutica e grado di soddisfazione. Constantine scrive che per tale motivo i clienti Afro americani, dopo il consulto, possono sentirsi molto peggio di prima.
2013- i membri APA delle minoranze etniche e razziali raggiungono il 16,4% della forza lavoro degli psicologi e il 25,8% dei laureati e specializzati.
2014- APA mette a punto un nuovo set di standard per i test ad uso scolastico e psicologico: il sesto in 30 anni.
2017- si costituisce l’American Arab Middle Eastern and North African Psychological Association (AMENAPsy)
2018- Jessica Henderson è la prima donna Nera eletta presidente APA.
2019- APA riporta la composizione dei suoi membri per appartenenza etnica e razziale: Asiatici 4% (4.887); Neri AfroAmericani 3% (3.733); Ispanici 7% (8203); Altri (Indiani, Nativi Alaska, Nativi Hawaiani e Isole del Pacifico) 2% (2145); Bianchi 83% (91.302).
La composizione della popolazione USA nello stesso tempo è: Asiatici 5,9%; Neri Afro Americani 13,4%; Ispanici 18,5%; Altri 4,3% e Bianchi 60%.
2021- il Consiglio APA vota l’adozione della Risoluzione sul razzismo Harnessing psychology to combat racism: adopting a uniform definition and understanding.
Luigi Benevelli
Mantova, 1 luglio 2023
P.S. Della giornata di ieri l’altro è la notizia che la Corte Suprema USA ha cancellato la norma che consentiva la “discriminazione positiva” per favorire l’accesso agli studi universitari degli studenti appartenenti ai gruppi etnici più poveri, fatta eccezione per l’accesso alle accademie militari. La cronologia si arricchisce.
1APA, Historical chronology. Examining psychology’s contributions to the belief in racial hierarchy and perpetuation of inequality for people of colour in U.S., nov. 2021. La ricerca è stata condotta da un gruppo di lavoro di psicologi provenienti da tutti gli Stati, comprendente anche 3 storici della psicologia.
0 commenti