Domanda: Una sua opinione sulla conferenza.
Risposta: Io credo sia stata una grande delusione perché invece che fare una conferenza basata sui dati ufficiali degli organismi internazionali che si presume siano i più obiettivi, imparziali e documentati, si è fatta tutta una passerella di interventi che sono stati fuorvianti e hanno disinformato la pubblica opinione; al termine di questa conferenza il risultato sarà che molti cittadini non solo non avranno capito niente, ma avranno acquisito cognizioni sbagliate sulla possibilità di uscire dalla droga tramite "scorciatoie" pericolose come quella dell'eroina somministrata dallo Stato, oppure come quella della legalizzazione delle droghe leggere che sono state incredibilmente avallate dal ministro Veronesi.
Non si vuole prendere una posizione impopolare, mentre qui bisogna dire la verità, bisogna fare un'azione culturale molto forte perché non c'è volontà di conoscere la verità che anzi sembra essere contrastata soprattutto attraverso la disinformazione.
L'ex magistrato parla di un documento internazionale, che spedirà per posta elettronica a POL-IT, per chi fosse interessato, in cui secondo le valutazioni di esperti, si dice che: la somministrazione controllata è la strada che porta alla legalizzazione della droga e che questa a sua volta determina un incremento del traffico illecito di sostanze stupefacenti invece che ridurlo.
Guarda con prudenza al progetto di allargare l'accesso alle misure alternative di carattere terapeutico anche oltre il limite attuale di 4 anni di pena, individuando invece come problema principale quello dell'applicazione della legge già esistente solo ad un numero limitato di persone fra quelle che ne potrebbero fruire visto che la decisione è lasciata alla discrezionalità delle autorità giudiziarie.
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