Intervista a M. L. Palumbo, Cyberarchitetto, Mc Luhan Program, Palermo

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30 novembre, 2012 - 17:52

La tendenza a creare legami tra lo cyberspazio e gli “spazi mentali” ha fatto nascere la cyberarchitettura: come possiamo definirla?”

La Cyberarchitettura o “architettura liquida” si occupa di “architetture connettive” ovvero di sistemi e di strutture che permettono l'incontro tra reale e virtuale, la convergenza tra spazio fisico e telematico.
Strettamente collegata alla Cyberarchitettura è l'architettura “ibrida”, scienza che si occupa di progettare insieme uno spazio “reale” e la sua estensione virtuale attraverso un sito web su Internet e di creare dei sistemi di interconnessione tra i due spazi.

Possiamo fare un esempio “concreto”?

Alcune web-cam che riprendono lo spazio “reale” mandando le immagini su Internet e viceversa avere nello spazio “reale” un elemento come uno schermo su cui è possibile visualizzare il web-site.

Cosa sono le architetture “invisibili”?

Definirle è estremamente complesso: sono architetture che danno forma a cose che non si possono vedere ma visualizzare tramite il suono o il movimento. Per esempio le sculture sonore….

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