L'autore mette in evidenza come la versione del mito di Edipo riferita da Freud sia incompleta in quanto non racconta la negatività di Laio. In Freud il conflitto figlio-padre non è l'effetto di una relazione, ma l'inevitabile conseguenza del contrasto tra natura e cultura. In Jung il complesso edipico non è più il focus conflittuale perché viene introdotto il conflitto figlio-madre come nucleo della possibile nevrosi. Anche in Jung, però, manca una teoria relazionale che riconduca il conflitto alle vicende reali del rapporto madre-figlio. Seguono alcune osservazioni epistemologiche: Jung occupandosi dell'aspetto simbolico dell'umano introduce il metodo empatico-comprensivo differenziandosi anche in questo da Freud cha aveva usato il metodo esplicativo delle scienze naturali. La figura del padre in Jung non assume l'importanza che aveva nella concezione edipica freudiana e assolve comunque una funzione diversa. Il modello paterno di Jung non svolge un ruolo normativo, ma di conferma della individualità del figlio.
0 commenti