LA PSICHIATRIA CHE CAMBIA IN UN MONDO IN TRASFORMAZIONE
Il mondo in cui viviamo è in rapida e globale trasformazione. Ciò comporta mutamenti, di cui siamo solo parzialmente consapevoli, in molte discipline. La psichiatria è una di queste.
Sta aumentando progressivamente la richiesta di aiuto psichiatrico nella popolazione generale, ma anche cambiando profondamente il tipo di richiesta di aiuto.
Sta mutando la posizione della psichiatria nell’ambito della medicina. L’impatto della psichiatria sulla medicina di base è in aumento progres
sivo.
Gli studi di psichiatria molecolare, di psicoimmunologia, di psicoendocrinologia e le neuroscienze stanno colmando lo storico vuoto tra “disturbi della mente” e “malattie del corpo”.
La psichiatria ha sempre più un ruolo dominante nella bioetica, dove la valutazione critica delle capacità decisionali del paziente, in rapporto ai determinanti socioambientali, entra in gioco in gran parte delle situazioni oggetto di questa disciplina.
In psichiatria è in profonda trasformazione l’inquadramento diagnostico-nosografico. Alcune entità cliniche, in passato considerate come marginali, hanno acquisito un ruolo dominante. Altre ne vengono proposte.
Il prossimo DSM vedrà probabilmente un’impostazione totalmente rinnovata, dove, sulla base dei dati crescenti di psicobiologia, il nuovo inquadramento sarà strutturato sulla genetica, sulla patofisiologia cerebrale, sui determinanti socioambientali.
Ma è nell’approccio terapeutico che si hanno i cambiamenti più profondi. L’approccio dimensionale al trattamento farmacologico, la codificazione delle modalità delle terapie integrate e gli interventi basati sul concetto di hardware-software cerebrale rendono sempre più labile la classica dicotomia tra terapie biologiche e terapie psicologiche.
Ma al di là della sua funzione di disciplina medica, la psichiatria è in grado di aiutare la comprensione di un universo sociale in trasformazione, dove fattori come l’esplosione informatica, il mutare delle organizzazioni sociali e l’aumento dell’insicurezza sono i determinanti di nuove forme di “disagio mentale” che certamente vanno al di là di una nosografia psichiatrica codificata e tradizionale.
Il congresso SOPSI nella sua decima edizione affronterà questi temi con il contributo di tutti gli psichiatri italiani ed europei.
Paolo Pancheri
0 commenti