In Brasile, come in molti altri paesi sudamericani in via di sviluppo, la situazione della assistenza al malato mentale e' abbastanza precaria e basata predominantemente in un sistema ospitalocentrico egemonico. Negli ultimi 20 anni, cercando di accompagnare il movimento mondiale di riforme psichiatriche, molto si e'fatto con l'intenzione di cambiare la situazione vigente.
La “Dichiarazione di Caracas” dell'organizzazione PanAmericana della Sanita del 14/11/90 e l'equivalente del ONU del 17/12/91, raccommandano fortemente un'ampia revisione critica del sistema egemonico ospitalcentrico, dominante nell'assistenza psichiatrica brasiliana e sudamericana in generale.
Le nuove tendenze ci portano verso il rinforzo del sistema di attenzione primaria e dei servizi communitari di sanita, nei quali l'assistenza alla salute mentale deve coinvolgersi.
La legge che regge l'assistenza al malato mentale in Brasile e' del 1934 e assolutamente defasata in relazione al sapere psichiatrico attuale. Alla fine del 1989 fu approvato un progetto di legge nel Parlamento Brasiliano di autoria del Deputato Federale Paulo Delgado, e che posteriormente sofferse varie modificazioni nel Senato Federale. La discussione si polarizzo' sulla manutenzione o no dell'ospedale psichiatrico specializzato. La legge, tuttoggi, non e ancora stata approvata. Daltra parte, vari Stati (il Brasile e una confederazione di 22 stati relativamenti autonomi) autonomicamente hanno approvato e adottato leggi locali nel senso di implementare una riforma psichiatrica senza che, in conseguenza, sia stato provocato nessun caos assistenziale. Il proprio Ministero della Sanita Brasiliana ha emesso varie disposizioni amministrative sempre nel senso di rinforzare i mezzi extra ospitalieri di assistenza. Il Consiglio Federale di Medicina Brasiliano, organo supremo dell'ordine dei medici, dal 1994, adotta i pricipi internazionali vigenti nella questione della assistenza al malato mentale, proponendo che le internazioni psichiatriche, quando necessarie, siano effetuate in unita psichiatriche dentro di ospedali generali e per periodi limitati.
Nel 1981 esistevano in Brasile circa di 120.000 letti in ospedali psichiatrici. Esistevano ed esistono tuttoggi, poderosi interessi economici nel mantere questo stato di cose, dovuto al fatto che la grande maggioranza di questi letti era in mano all'iniziativa privata. Il malato mentale internato costa relativamente poco, rimane grandi periodi internato e rende molto all'impresario. Il censo del Ministero della Sanita dimostra che nel 97 il numero di letti psichiatrici si e' ridotto a 65.000, una riduzione in 16 anni, di 55.000 letti. Di questo totale cerca del 5 al 7% sono attualmente in ospedali generali. Anche il periodo di internamento si e' consideravelmente ridotto.
Finalmente, speriamo che brevemente la legge che regge il sistema di “Saude Mental” sia definitivamente approvata e che poco a poco l'assistenza al malato mentale in Brasile possa raggiungere un livello piu giusto e coerente con il sapere psichiatrico attuale.