CINEMA E DINTORNI
la lingua parlata della realta'
“Quando meno te lo aspetti” (Au bout du conte) di Agnès Joaui – Francia 2013
Per due ore di allegra malinconia…..
Rara a trovarsi una commedia agrodolce così perfetta, woodyalleniana ma squisitamente francese, dove una rosa di personaggi – bambini, giovani, adulti nella mezza età - attraversano i conflitti fondamentali della vita. L’angoscia di una morte che non sappiamo quando arriverà, ma di cui abbiamo l’ineludibile certezza; la ricerca d’amore (che si maschera in sogno, in favola…), il terrore d’invecchiare e le mille interfacce di una quotidianità complessa ma vitale, abitano i personaggi delle tre generazioni – genitori, figli e nipoti – qui così armoniosamente rappresentati.
Se di lieto fine si può parlare, la distinguerei dall’happy end: unico lieto fine possibile, qui, è convivere con i conflitti.
Continuare a vivere, pur sapendo che non sarà per sempre (il film si apre con il funerale di un padre quasi sconosciuto, ma che immette nel figlio, fino ad allora indifferente, l’inquietante presenza del morire). Stare in relazioni imperfette, bislacche, qualche volta dolorose; vedere gli anni svanire, i talenti dispersi (la simpatica zia mancata attrice che fa recitare i bambini), o riconosciuti ma ugualmente fonte di conflitti laceranti (le scelte del giovane compositore Sandro), poiché ogni conquista comporta sempre una perdita…
“Tutte le cose passano” scrive lo scrittore giapponese Murakami Haruku.
Fugacità, è le mot d’ésprit di questa favola moderna. Tutto passa, tutto va.
Ottimo cast, musica appropriata: la faccia ‘normale’ del francese medio nell’eccellente Jean-Pierre Bacri, primeggia su tutti con lo sguardo scettico e triste che, disincantato, getta sulla scena del mondo.
Buona visione!