Nella foto c'è la Dr.ssa Equi, lesbica e femminista, nel suo studio, ma oggi parliamo delle pazienti, in questo caso delle vostre pazienti lesbiche.
Ci sono almeno 10 “cose” che l’associazione Medici Gay e Lesbiche Americane suggerisce che le donne Lesbiche o Bisessuali discutano con i propri Medici, ma potremmo anche pensare un mondo migliore nel quale siano i medici che discutano di questioni simili con le proprie pazienti lesbiche per salvaguardare la loro salute.
Si chiamerebbe PREVENZIONE e sarebbe uno dei compiti secondo la DEONTOLOGIA PROFESSIONALE, di cui ci si dimentica spesso quando gli utenti sono persone LGBT, soprattutto perché l'imbarazzo del tema e l'omofobia dominante nega al medico ed alla paziente la libertà di parlare di omosessualità e delle differenze in ambito medico.
La maggior parte dei medici di solito ignora volontariamente o meno quali siano le sue pazienti lesbiche, ma alcuni ne sono a conoscenza e non sanno che fare. Siccome sempre di più lo saranno grazie allo sviluppo del Coming Out forse questo elenco vi potrà essere utile.
Non tutti questi punti si applicano a tutte le utenti, ovviamente, ma gli studi ci dicono che è opportuno ricordarsene quando si trattano donne lesbiche o bisessuali.
- CANCRO al SENO
Le donne lesbiche hanno più fattori di rischio per il tumore al seno oppure praticano meno screening delle donne eterosessuali. Di fatto le donne lesbiche sono diagnosticate in ritardo rispetto ad un tumore potenzialmente curabile negli stadi iniziali.
- DEPRESSIONE e ANSIETA’
Le donne lesbiche possono sperimentare uno stress cronico a causa della discriminazione. Questo stress è peggiore per le donne che hanno bisogno di nascondere il proprio orientamento sessuale o per quelle lesbiche che abbiano perso un supporto emozionale importante a causa del loro orientamento sessuale. Vivere con questo stress può causare depressione ed ansietà. La questione del Coming Out è delicata e la tratteremo a parte, ma è la migliore risposta possibile contro il Minority Stress detto anche Omofobia Introiettata, e quindi contro la Depressione e l'Ansietà.
- SALUTE del CUORE
Le malattie cardiovascolari sono le principali cause di morte per le donne in generale almeno negli USA. Il fumo e l’obesità sono i principali fattori di rischio per le patologie cardiovascolari tra le donne lesbiche.
Tutte le donne lesbiche hanno bisogno di esami annuali di controllo della pressione arteriosa, colesterolo, diabete ed altri fattori di rischio.
I Medici possono suggerire anche qualche trucco per smettere di fumare, suggerire terapie specifiche, chiedere di aumentare l’attività fisica e di controllare il sovrappeso.
- CANCRO alle zone GENITALI
Le lesbiche hanno un rischio maggiore di avere alcuni tipi di cancro in zone genitali rispetto alle donne eterosessuali. E’ necessario avere esami pelvici e PAP test regolari per trovare i tumori in stadi precoci ed avere migliori opportunità di cura.
- FITNESS
Le ricerche dimostrano che le donne lesbiche soffrono più spesso di sovrappeso o sono proprio obese, rispetto alle donne eterosessuali. L’obesità, come già detto, è un fattore di elevato rischio cardiovascolare, cancro e morte prematura. Le lesbiche hanno bisogno di un supporto competente e di un supporto emotivo per mangiare in modo salutare e cambiare lo stile di vita in modo da incrementare il proprio stato di salute, facendo esercizio fisico, soprattutto.
Ci sono anche le donne anoressiche tra le lesbiche, quante facendo confusione tra genere, orientamento, ruolo e comportamento alimentare, non riescono a convivere serenamente e felicemente con il proprio corpo.
Va detto che molte donne lesbiche sono delle sportive e che in certi sport il lesbismo è più tollerato e diffuso per cui sono anche socialmente protette in qualche modo.
- TABAGISMO
Le ricerche, perché questi dati sono tutti frutto di ricerche scientifiche che in Italia non si possono fare perché manca il supporto dell’anagrafica e manca del tutto la volontà politica di salvaguardare la NOSTRA SALUTE, a dispetto della deontologia professionale, le ricerche appunto dimostrano che le donne lesbiche fumano molto di più delle donne eterosessuali e diventano più facilmente tabagiste. Uno dei motivi è lo stress sociale cronico, l’altro è che il fumo è un modo per trovare una socialità che in altri ambienti viene altrimenti negata. Il fumo, come è noto, è associato a tassi superiori di cancro, malattie cardiovascolari ed enfisema cronico, che sono le tre cause principali di morte per le donne.
- ALCOLISMO
Bere troppo o in modo compulsivo (il binge) è più comune tra le donne lesbiche rispetto alle altre donne USA. Mentre si considera un bene per il cuore l’assunzione di un drink (quanto meno negli studi americani, ma non ne esistono di italiani, come sappiamo), berne più di uno aumenta il rischio di cancro ed altre patologie epatiche, ma anche numerose altre patologie gravi, come è ben noto.
- TOSSICODIPENDENZA
Le donne lesbiche possono abusare di droghe più spesso delle donne eterosessuali. Il sessismo, la discriminazione o l’omofobia sono considerati fattori correlati al rischio, da cui si sfugge attraverso paradisi artificiali. Le lesbiche necessitano quindi SEMPRE di supporto per aumentare la propria condizione di benessere e ridurre lo stress familiare, sociale e lavorativo, per ridurre il rischio di rifugiarsi nella tossicodipendenza.
- VIOLENZA da parte del PARTNER
Contrariamente agli stereotipi, se ne avete, alcune lesbiche fanno esperienza di violenza nella propria vita affettiva di coppia. In ogni caso i medici e gli altri operatori sociali non chiedono mai in questi casi se è la partner ad avere causato violenza, o meglio lo chiedono meno spesso di quanto lo facciano con le donne eterosessuali, per evitare tematiche per loro imbarazzanti o per semplice sottovalutazione del problema.
Le donne lesbiche hanno bisogno che qualcuno gli parli della violenza di coppia per avere accesso al counseling e ad una accoglienza adeguata che le protegga quando ce ne sia bisogno. Per la verità la mia esperienza personale è che in Italia anche le operatrici donne nei confronti di donne eterosessuali che abbiano subito violenza si comportano come se la richiesta debba essere esplicitata dall’utente, invece di creare autonomamente percorsi di protezione ed accoglienza anche per le donne tanto sofferenti da non essere in grado di chiedere aiuto in modo adeguato.
- MALATTIE SESSUALI
Le donne lesbiche, che non abbiano altri fattori di rischio, non hanno nessuna possibilità di soffrire di AIDS, come dimostrano gli studi internazionali, anche in Italia, da quando esistono i test HIV.
La Candida è invece, come le altre patologie a trasmissione sessuale e dermatologiche la principale, possibile, MTS, ma il rischio è LO STESSO di ogni altra donna eterosessuale. Per una volta c’è la parità…
In realtà i MEDICI e gli operatori socio.sanitari semplicemente IGNORANO nella maggior parte dei casi che le donne che hanno davanti possono essere lesbiche o bisessuali (5-10% delle donne, sia chiaro, una cliente ogni dieci-venti, se preferite).
In realtà non potranno mai saperlo in modo preciso soprattutto perché la raccolta anagrafica ed anamnestica non prevede affatto l’esistenza di donne lesbiche e non ci hanno insegnato ad investigare questo argomento nè ad accogliere le persone LGBT in modo adeguato.
Finché solamente l’anagrifica HIV conterrà la voce “omosessualità” le persone LGBT saranno discriminate sempre TRE VOLTE almeno da parte dei medici ed operatori socio.sanitari:
- OMOFOBIA
- IGNORANZA o sottovalutazione delle specifiche problematiche
- DOPPIO STIGMA gay=aids , ma qui parliamo di lesbiche!
Anche le Università ed i centri di ricerca aumentano questo fenomeno, sia perché a nessuno viene INSEGNATA l’ACCOGLIENZA delle persone LGBT , ma abbiamo detto che non viene spiegata nemmeno quello per le DONNE vittime di violenza in generale, sia perché in Italia non vengono fatti studi specifici sul tema, mentre vengono fatti almeno qualche volta sulle donne, gli adolescenti, gli anziani e i migranti.
Non esistere è un buon metodo per farci smettere di esistere…
A questo si associa tutto il discorso sul Coming Out in famiglia, con il medico, sul lavoro o a scuola, che sono tre ambiti radicalmente diversi e di cui il medico non può ignorare la valenza profonda, ma che verrà trattata in un’altra occasione.
Siamo nel 2017 Occorre un
Siamo nel 2017 Occorre un AGGIORNAMENTO:
Ancora non esistono protocolli specifici per le donne lesbiche in Italia.
Le associazioni mediche di donne in Italia ignorano ancora le donne lesbiche.
Medici lesbiche o bisessuali dichiarate in Italia: ZERO.
Ricerche in Italia sulla salute delle donne lesbiche: ZERO
Il rischio di TENTATI SUICIDI nelle donne lesbiche è secondo studi fatti sempre all’estero TRE VOLTE superiore al rischio delle donne eterosessuali.
Le donne Lesbiche sono meno sportive delle donne eterosessuali, ma più dei maschi gay. Le donne lesbiche che non fanno sport sono più obese delle donne eterosessuali, mentre i gay non sono quasi mai obesi nonostante non facciano sport in modo riconosciuto.