Su base annuale e conseguentemente con una incidenza statistica significativa i video del canale tematico YouTube di Psychiatry on line Italia sono visti tramite dispositivo mobile dal 40% del totale delle viste.
Se si osserva la figura tratta dalle statistiche ufficiali del canale si nota una simmetria costante tra i dati a conferma di un trend non casuale.
La rete e la sua fruizione sta evolvendo in maniera decisa verso la supremazia del mobile ciò ha conseguenze importanti per chi come POL.it produce contenuti.
In questa logica il video, che può essere visto in mobilità in maniera migliore dei testi, diventa sempre più centrale anche all'interno di progetti di cultura e non solo di informazione on line.
Su questa linea da tempo si muove la rivista che considera parte integrante della sua proposta culturale globale il Canale Youtube in una logica multimediale da tempi non sospetti abbracciata con convinzione.
Su questa linea da tempo si muove la rivista che considera parte integrante della sua proposta culturale globale il Canale Youtube in una logica multimediale da tempi non sospetti abbracciata con convinzione.
Da meditare e da discutere
Proprio ieri sulla Stampa s’è
Proprio ieri sulla Stampa s’è letto un lungo articolo d’accusa sulle arretratezze nazionali nei riguardi della connessione alla rete. Siamo un popolo orale, sonoro e visivo, checché se ne dica. E disposto ad arrangiarsi. Dunque, tutti col mobile, ad ascoltare e tutt’al più a vedere più che a leggere. Del resto, abbiamo il melodramma nelle vene. E lo dico con ferma convinzione, questo, e pure con ammirazione, e non con il disprezzo tipico di una parte significativa dell’intellettualità nostrana che di tutto questo è colpevolmente ignara e che fatica a svegliarsi. Ma si sa, per vedere l’autentica cultura italiana occorre andare all’estero (non a caso il primo corso online serio e fortemente audiovisuale su Dante ci viene ora dalla Svizzera, con Iversity).
la rete è nata negli spazi
la rete è nata negli spazi risicati di un progetto della Difesa americana ed io credo che omologamente occorra ritagliare spazi di cultura accetando la realtà e cavalcandola come proviamo nel nostro piccoloa fare come rivista.
I numeri dicono molto: in pratica ogni mese a fronte di una offerta non equiparabile (stiamo parlando di oltre 5000 articoli scritti contro circa 550 video caricati sul canale) gli accessi al sito sono “SOLO” il doppio degli accessi al canale youtube. Ciò significa che la “penetrazione del video” è davvero inarrestabile e che occorre cercare di far necessità virtù anche nel campo dell’informazione scientifica e culturale.
Da questo punto di vista POL.it è coerente ai tempi e alla sua mission
Il dato fa il paio con le
Il dato fa il paio con le statistiche di accesso alla Pagina Facebook della rivista dove le percentuali da mobile arrivano al 50%
È indubbio che ripensamenti sui modelli di comunicazione da proporre vanno fatti un cammino lungo ma ineludibile
Tra mobile e piattaforme social sempre più attiranti occorre trovare nuovi modi di proposta dei contenuti salvandone la qualità