Qualche giorno fa, in un precedente post, ho riportato la notizia della sentenza del Tribunale di Genova che ha ordinato la revoca delle ordinanze dei comuni di Alassio e Carcare, perché ritenute discriminatorie.
Ho riportato ampi stralci della Sentenza, dove il giudice, riassumendo all'osso, afferma che entrambe le ordinanze sono discriminatorie perché impediscono il transito e la sosta di persone straniere o profughi, provenienti da diverse zone del globo (probabilmente quelle da cui non vengono i turisti, secondo i Sindaci di Alassio e Carcare), salvo certifichino di non essere portatori di malattie infettive.
Il Tribunale ha applicato il D. Lgs 215/03 in materia di discriminazione (che recepisce la Direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29 giugno 2000, sull'attuazione del principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica), accertando che entrambe le ordinanze sono discriminatorie, che sono state emanate in assenza di qualsiasi emergenza sanitaria nazionale o sul territorio comunale, che il certificato sanitario richiesto ai migranti e profughi non esiste ed é impossibile da ottenere.
Giustizia è stata fatta, insomma; ma ad alcuni non è andata giù Ad esempio Liguria Notizie ha titolato “Arci: giudice revoca divieti Alassio e Carcare. Diritto a sicurezza sanitaria non prevale" (qui l'articolo): una notizia diversa, nonostante l’articolo poi sostanzialmente riporti il comunicato stampa delle associazioni che hanno ricorso contro le ordinanze.
Inutile ogni richiesta di rettifica da parte dell'Arci, una delle associazioni ricorrenti, perchè il titolo, fuorviante per non dire non veritiero, fosse cambiato. Inspiegabile comportamento della testata web.
Il tutto però è divenuto chiaro con con la pubblicazione, avente la stessa parte fuorviante del titolo precedente: “Diritto a sicurezza sanitaria non prevale. Vaccarezza (FI): sentenza paradossale, gogna politica”, ovvero un lungo commento di Vacarezza, Consigliere Regionale ligure dello stesso schieramento dei Sindaci di Alassio e Carcare che hanno emesso le ordinanze, sulla Sentenza del Tribunale di Genova
"Spiace constatare che proprio da parte di chi dovrebbe tutelare tutti, non esiste davvero misura.” Alcune considerazioni su quanto sia ingiusta la Sentenza, a parere del Consigliere, dato che condanna i Comuni dei Sindaci del Suo schieramento, e poi prosegue:
"Viviamo in uno Stato dove chi si preoccupa per il benessere e la salute dei cittadini viene accusato di usare espedienti razzisti e xenofobi, mentre siamo obbligati a sottoporre i nostri figli a decine di vaccinazioni per tutelarne la salute.
E chi tutela noi dal mancato controllo sanitario, dalla superficialità di un’accoglienza brutale, indiscriminata, che ovviamente ingrassa le tasche dei soliti e non favorisce certo una corretta integrazione?"
Caro Consigliere, che importa se non c'era e non c'è alcuna emergenza sanitaria? Ovvero raccontiamo frottole ai cittadini? E che c'entrano le vaccinazioni? Ah si, è tema di attualità che può far guadagnare qualche voto un domani; che servano a tutela della salute individuale e collettiva, ad evitare quelle emergenze sanitarie (quelle reali intendo, non quelle inventate per discriminare gli stranieri non desiderati) è solo un dettaglio per Lei?
Però la lettera del Consigliere Vaccarezza una utilità pare averla: spiega perché quel titolo “Arci: giudice revoca divieti Alassio e Carcare. Diritto a sicurezza sanitaria non prevale". Messa così, non corrispondente al vero, a qualcuno era più gradita. Al Consigliere Vaccarezza, ad esempio. Se sia buon giornalismo questo, ditelo voi: io, non ho dubbi.
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