Percorso: Home 9 Clinica 9 GUIDA POETICA PER PSICOANALISTI: Sotirios Pastakas

GUIDA POETICA PER PSICOANALISTI: Sotirios Pastakas

27 Ott 17

A cura di mariaferretti0

Che cosa è la poesia?

Che rapporto intercorre tra la pratica terapeutica e il poetare?

La parola e la cura…

La poesia e la cura…

La parola riverberante nella pratica  analitica e nella poesia…
 
Questi e tanti altri temi saranno sviluppati in una serie di incontri  in video per il Canale Tematico YouTube della Rivista, con poeti, il primo della serie è Sotirios Pastakas, un "poeta-ponte" potremmo dire, nella misura in cui appartiene ai due mondi, essendo psichiatra  con una lunga pratica professionale alle sue spalle e da 15 anni poeta "a tempo pieno" dopo aver abbandonato la professione.

Ecco la videointervista suddivisa in capitoli che ho realizzato a Milano pochi giorni fa.

1) DALLA PSICHIATRIA ALLA POESIA

2)SI PUO' TRADURRE UNA POESIA?

3)POETI E POESIA

4)ANGOSCIA E SOLITUDINE

5)LE PAROLE SONO TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO

6)AVERE ORECCHIO

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Autore

3 Commenti

  1. antonello.sciacchi16

    A proposito di “avere
    A proposito di “avere orecchio” riporto una possibile mia traduzione del Primo Sonetto a Orfeo di R.M. Rilke.

    Là si alza un albero. O puro innalzarsi!
    Orfeo canta! Alto un albero all’orecchio!
    E tutto tacque. Eppure nel tacere
    nuovo inizio avanzò, cenno che cambia.

    Premono bestie dal silenzio al chiaro
    bosco rado, da tane e da cespugli;
    era evidente che non per astuzia
    o per paura erano in sé sommessi

    ma per l’ascolto; ruggito o bramito
    parvero al cuore poca cosa. E là
    dove non c’era capanna ad accoglierlo

    un asilo alle brame più oscure,
    con accesso da stipiti tremanti,
    a loro creasti un tempio nell’ascolto.

    un asilo alle brame più oscure,
    con accesso da stipiti tremanti,
    a loro creasti un tempio nell’ascolto.

    Rispondi
    • nanni.sabino

      Allo psichiatra occorre
      Allo psichiatra occorre essere almeno un po’ poeta, ed al poeta occorre essere almeno un po’ psichiatra: entrambi, con la loro reverie, devono dar voce allo “indicibile”, a ciò che viene espresso (in un modo che risulta oscuro al paziente stesso) nei sintomi. Entrambi, come sottolinea Pastakas nel primo di questi video, devono essere “intrepidi” (o temerari) per addentrarsi in territori in cui nessuno osa metter piede, e da cui qualcuno non riesce a far ritorno: vedi il gran numero di psichiatri e di poeti morti suicidi.

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  2. admin

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    Grazie per ciò che farete, grazie dell’attenzione.

    Rispondi

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