I MEDICI-GAY ed i pazienti LGBT di ogni medico!
Raccolta e analisi di casi personali, clinici, tra colleghi e di fantasie sull'omosessualità di medici e pazienti.
PROPOSTA DI REGOLAMENTO ASL PER LE PERSONE TRANSESSUALI IN TUTTO IL CICLO DI VITA
PROPOSTA AMIGAY
Secondo la letteratura scientifico-giuridica internazionale e le buone pratiche, valutate in modo analitico attraverso il codice HEI a partire dagli USA possiamo riassumere nei seguenti 5 punti le possibili proposte di modifica per accogliere meglio nelle ASL le persone Transessuali e Transgender per tutto il Ciclo di Vita.
1) Nei confronti del personale sanitario: garantire l'identità ALIAS che faccia da ponte dalla anagrafica burocratica attuale a quella del sesso anagrafico opposto o che permanga come tale, al fine di garantire l'anzianità di servizio, il curriculum e il posto di lavoro. Allo stesso modo l'identità ALIAS permette di tracciare velocemente il Bilancio di Genere nei confronti di tale minoranza, diversa da M ed F.
2) Nei confronti dell'utenza: modificare la anagrafica sanitaria, anche solo in modo informale, per garantire un terzo codice di sesso anagrafico (T , tertium datur ad esempio) oltre ad M ed F, tale da permettere di seguire immediatamente le persone Transgender e Transessuali e ottenere in breve tempo studi epidemiologici adeguati in tutti i campi sanitari.
3) Siccome le persone transessuali e transgender (tra le quali inseriamo anche le persone intersessuali, i minori gender variant e gli adolescenti gender variant perché hanno simili necessità sanitarie) hanno esigenze sanitarie principalmente in cardiologia, oncologia, pronto soccorso, medicina di base, pediatria, endocrinologia, psichiatria, ginecologia e urologia; si richiede di considerare le seguenti esigenze in modo da formare il personale delle differenti unità in Medicina di Genere LGBT così che conoscano le differenze epidemiologiche, le specifiche esigenze di screening, prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle persone LGBT, riducendo in modo sensibile la Transfobia Sanitaria e rendendo visibile le possibilità di tutela anche della privacy (letto singolo o meglio nella corsia del genere scelto con opportuni Sèparèes). Va inserito nei LEA la garanzia di accesso a tutte le forme di screening, terapie, diagnosi e cura indipendentemente dal sesso anagrafico.
4) Nello specifico delle esigenze di transizione si devono distinguere i seguenti gruppi per classe di età e tutelarli nel seguente modo:
a) Neonati Intersessuali: Vietare le Operazioni ai Genitali Esterni/Interni o l'uso di Ormoni (a meno di condizioni esiziali da giustificare ampiamente) fino all'età del loro consenso diretto; le famiglie vanno seguite almeno da psicologi e i Minori vanno classificati con un Terzo Genere (T) fino ad una loro successiva scelta o per sempre.
b) Minori Gender Variant: Sono 1/1000 circa e rappresentano oltre il 90% dei Minori LGBT che hanno confuso orientamento sessuale (omosessualità) o comportamento di genere (effeminatezza/androginia/virago) con l'identità di genere (transessualismo). La loro richiesta va accolta da una équipe multidisciplinare, costituita almeno da uno psicologo ed endocrinologo. L'endocrinologo dovrà valutare se si tratti in realtà di Minore Intersessuale e provvedere ad accogliere una sua stima insieme allo psicologo, dando al minore il tempo sufficiente per capire la differenza tra transessualismo, omosessualità e effeminatezza/virago/androginia. Le famiglie e le scuole vanno seguite da psicologi per evitare l'esclusione sociale.
c) Adolescenti Gender Variant: Sono circa 1/10mila e per la maggior parte sono la minoranza del gruppo precedente o sono parte di un gruppo di primo ascolto. Questi/Queste "persistono" con l'idea di essere del sesso opposto e iniziano a "soffrire" delle trasformazioni del corpo nella direzione opposta a quella richiesta. La loro richiesta va accolta da una équipe multidisciplinare, costituita almeno da uno psicologo ed endocrinologo, più un chierurgo estetico ed un chirurgo urologo/ginecologo per le prime valutazioni nel merito, ed infine un ginecologo/sessuaologo/urologo per gli aspetti legati alla fertilità dell'adolescenza. L'Endocrinologo, oltre a valutare se si tratti in realtà di Adolescente Intersessuale, deve valutare anche l'uso di Triptorelina, che è un bloccante della adolescenza e che garantisce di eliminare l' "angoscia" della trasformazione nella direzione non richiesta e ridurre i successivi interventi chirurgici estetici. Lo psicologo e l'endocrinologo dovranno sempre spiegare la differenza tra orientamento sessuale, identtià di genere e comportamento di genere per essere ben sicuri della "persistenza" del Transessualismo. Le famiglie, le scuole e i posti di lavoro, i luoghi di incontro (volontariato, sport, politica ecc) vanno seguiti da psicologi per evitare l'esclusione sociale. Va garantito l'uso di Triptorelina per gli adolescenti "persistenti" e il seguimento da parte di endocrinologi esperti.
d) Adulti Transgender e Transessuali (nel primo termine si intende chi non abbia ancora iniziato un percorso ormonale/chirurgico, nel secondo chi faccia uso di ormoni Cross-Sex con o senza ulteriori interventi chirurgici): Sono circa 1/10mila, parte maggiore del gruppo precedente e alcune/alcuni di un gruppo di primo ascolto (da notare che questi ultimi sono generalmente attratti da persone del sesso opposto rispetto alla nascita e possono quindi avere figli sia prima che dopo la transizione, quando è parziale, in modo naturale; il gruppo che da minori/adolescenti è stato Gender Variant "persistente" è di solito omosessuale, rispetto al sesso alla nascita e quindi molto raramente avrà figli naturali, ma potrebbe desiderare averne, attraverso l'inseminazione artificiale o la adozione). Per queste persone sono necessari specialisti, che è meglio che siano di secondo livello e quindi in un solo centro in ogni Regione, per gli aspetti della trasformazione dei genitali esterni e interni (con preservazione di sperma/ovuli ma anche di prostata e talvolta utero e annessi). Alcune operazioni chirurgiche estetiche possono essere anche gestite in centri di primo livello (almeno uno per ogni Provincia), e bisogna ricordarsi che queste saranno tanto meno invasive tanto più precocemente la persona sarà stata accolta in questo percorso, soprattutto se avrà avuto accesso alla Triptorelina. Gli aspetti endocrinologici e psicologici sono simili al gruppo degli adolescenti gender variant, ma con aspetti di prospettiva rispetto alla vita che cambiano a seconda dell'età di accesso, della presenza di figli, dell'accesso ad educazione e lavoro paritario, dalla presenza di partner, ex partner, familiari e amici, dalla prostituzione o altre forme di vita emarginate (abuso di sostanze e delinquenzialità)... Alcune persone arrivano nella terza età dopo una vita di autoinganno o di fingimento a viversi per quello che sono davvero. Le famiglie acquisite o d'origine e i luoghi di lavoro e di incontro vanno seguiti da psicologi per evitare l'esclusione sociale, fino agli ospizi... Va deliberato nei LEA l'uso gratuito con consulenza endocrinologica di Ormoni Cross-Sex.
5) Dare pubblicità soprattutto online e negli ambienti delle persone Lgbt dei progetti attivati presso la propria ASL.