I DIRITTI DEI SOFFERENTI PSICHICI
Come possiamo organizzare leggi, istituzioni, associazioni e SSN per garantire l'emancipazione
di Manlio Converti

DIRITTO A UN CODICE PER LA SALUTE MENTALE AL PRONTO SOCCORSO

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9 settembre, 2019 - 11:51
di Manlio Converti
Ormai i codici si moltiplicano, ognuno vuole il suo, e così anche noi della Salute Mentale potremmo chiederne uno, ovviamente riservato, per Privacy, ma anche per darci maggiore importanza, come il codice Rosa (violenza di Genere) o quello Lilla (DCA), che già esistono ma che ci coinvolgono poco.

(pubblicato anche su http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=76708 )

La maggior parte dei colleghi già si ricorda il tempo perso per aspettare un'ambulanza, all'epoca in cui erano i medici del CSM ad arrivare sempre per primi a casa dei pazienti o per la via, su segnalazione di parenti o delle forze dell'ordine o della assistente sociale.

Attualmente quello che ci fa "perdere tempo" sono le attese infinite al Pronto Soccorso, anche di alcune ore, dove noi stessi abbiamo imposto che si dovesse passare, nella maggior parte delle ASL, ma è un dato a macchia di leopardo, per praticare il PRELIEVO e l'ECG.

Vi chiederete perché... I motivi sono DUE:
1) Oggettivamente molte agitazion psicomotorie hanno causa organica e molti pazienti psichiatrici si trascurano dal punto di vista organico;
2) Questo permette di dilazionare il ricovero e obbliga a contenere farmacologicamente il paziente in modo adeguato prima del ricovero stesso.

Il Tempo al Pronto Soccorso è una Doppia Pena.
L'insofferenza nei confronti della Salute Mentale è infatti ancora enorme e nonostante il punto numero UNO sia prevalente questo fatto è ignorato dai colleghi e dal personale che guardano solo alla diagnosi di Psichiatria.

Andiamo ai dati del Ministero della Salute:

Nel 2015 il 2% degli accessi al PS era per diagnosi Psichiatrica. Di questi solo il 14% veniva ricoverato, la metà in psichiatria e  la metà in altri reparti !!!! Le diagnosi di Schizofrenia o Psicosi sono state invece oltre il 26% il che vuol dire anche che alla diagnosi di Psicosi non corrisponde il ricovero, giustamente, quando la causa dell'accesso NON E' la psicosi o quando comunque è differibile al Centro di Salute Mentale.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2550_ulterioriallegati_...

Nel 2017 il 2,8% degli accessi al PS era per diagnosi di Psichiatria (a questo punto tutti i CSM avevano delegato definitivamente al 118 la presa in carico dell'Urgenza). Di questi però solo il 13,1% veniva ricoverato, mantenendo stabile la percentuale di ricoveri e di diagnosi come nel 2015.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2841_ulterioriallegati_...

A somme fatte 38.791 persone in carico alla Psichiatria sono state ricoverate in SPDC nel 2017 ed altrettante in altri reparti per altre diagnosi nel 2017.

Per oltre 500.000 persone in carico alla Psichiatria, l'accesso al PS è esistato in DIMISSIONI verso il CSM o altro Ambulatorio del Territorio, perché ovviamente le persone della Salute Mentale soffrono anche di Cardiopatie e Tumori...

L'accesso con un codice separato in quanto utenti della Salute Mentale è pertanto ampiamente INGIUSTIFICATO.

Potremmo chiederci se, su indicazione dello specialista o del medico del 118 che accompagna, sia possibile discriminare ler 38mila persone destinate (predestinate) al ricovero (volontario o TSO, questo non lo sappiamo) e rendere meno lunga la loro presenza in Pronto Soccorso.

Sicuramente questo libererebbe più velocemente il personale del 118 e della Salute Mentale e permetterebbe quindi una maggiore efficienza dei Servizi Sanitari.  Tuttavia sarebbe una discriminazione rispetto ad altri utenti, codice rosso verde giallo, oppure dovremmo fare anche un triage della condizione di Salute Mentale in rosso verde e giallo e pretendere un accesso differenziato omologo?

Spetta ai Dirigenti del Pronto Soccorso stabilire se questa quota minima di persone (38mila pazienti accompagnati dal 118 o dalla Salute Mentale con indicazione di ricovero volontario o TSO) oppure lasciare che la loro esistenza sia anche nella ATTESA al Pronto Soccorso UGUALE a quella delle altre persone.

Spetta ai Diritgenti della Salute Mentale e del 118 stabilire se l'attesa è congrua o se velocizzarla migliorerebbe la propria efficienza, indipendentemente dalla condizione e dai bisogni dell'utenza del Pronto Soccorso.

E' tuttavia chiaro che passare per il Pronto Soccorso è NECESSARIO perché la META' dei ricoveri dei Sofferenti Psichici avviene in altri reparti, mentre la maggior parte degli accessi esita in dimissioni verso il territorio (CSM o altri ambulatori).

 

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