Percorso: Home 9 Epistemologia e storia 9 Donald Trump marcia su Washington. “Capitol Hill” sordo e grigio bivacco dei suoi manipoli di “Proud Boys”.

Donald Trump marcia su Washington. “Capitol Hill” sordo e grigio bivacco dei suoi manipoli di “Proud Boys”.

7 Gen 21

Di Sergio-Mellina

Era un po’ che noi Colleghi (fra i più vecchi) e Collaboratori di Pol. It, Psychiatry on line la rivista telematica di Francesco Bollorino avevamo fiutato il pericolo di un Presidente eversore degli Stati Uniti d’America e avevamo tentato di dirlo in tutte le salse, quà e la, infilandoci in ogni spazio di ciò che ruota intorno al suo clima culturale, anche con petulanza.

Oggi 6 gennaio 2021, il presidente “scaduto”, con un incitamento insurrezionale incredibile e senza precedenti, ha gettato la maschera e scatenato le sue “truppe organizzate” all’assalto a mano armata di Capitol Hill il tempio della democrazia (!?) americana: Senato e Parlamento. Inaudito! Chi li ha fatti entrare in un luogo che dovrebbe essere inespugnabile? È evidente la complicità della Polizia locale, ma il fatto più grave resta quello di sapere chi glielo abbia ordinato. Il fatto grave è che il presidente di un Grande Stato di “Liberatori” (che diceva di “esportare la democrazia ”) li abbia arringati poco prima, dopo averli avvertiti a tenersi pronti ("Stand back and stand by") per tutta la campagna elettorale e convocati per oggi.

La Marcia su Washington del presidente dispotico che “ordina” di cambiare il voto, dice di “rispettare le divise”, dimenticandosi i “distintivi”, che comanda in nome del binomio «law and order», e altre cultrazioni delle libertà democratiche, aveva il chiaro scopo “golpistico” di ritardare il riconoscimento della vittoria di Biden alle elezioni «rubate che lui aveva vinto a valanga». Ci sono stati morti e feriti. I parlamentari sono stati posti al sicuro come ai tempi delle “Torri Gemelle”. Non certamente fatti di poco conto. Noi Europei sappiamo quello cha successe il 27 ottobre 1922 per ordine di un certo Benito Mussolini ed anche come il suo allievo un tale Adolf Hitler prese il potere vincendo le elezioni del 1932.

Noi Europei (almeno quelli che hanno letto Karl Marx e Antonio Gramsci) sappiamo che «La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa». Quella americana però non è affatto una farsa, anche se le cronache ci hanno mostrato tipacci mascherati da “Batman”, “Zio Sam”, e altri sdraiati sullo scranno di Nancy Pelosi a farsi “self”. Trump resta un pericolo serio per tutti. Lo hanno votato 74 milioni di Americani. Certamente non tutti come i “fascisti” di una volta ma “pance nere” dai bassi istinti, suprematisti bianchi, misogini, armati fino ai denti e pronti a tutto. Donald Trump – ferendo profondamente l’America, che odia – li ha sdoganati e sono un pericolo per tutti! Lui stesso che ha preparato questo progetto da almeno 4 anni, va considerato il nuovo “pericolo pubblico n 1” per il mondo!

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