supervisione

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In ricordo di Elena Schiller

a. Didattica e supervisione
 
1. Gli psicoterapeuti che riflettono sui significati e sui metodi della supervisione usualmente partono dalla propria esperienza di supervisori o dalle esperienze consolidate nella propria scuola di appartenenza[1].


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Scuola e ascolto

Il termine “ascolto”, con le sue ascendenze che riconducono al latino “auris” = ‘orecchio’, implica l’allenamento all’esercizio della facoltà auditiva, cioè all’affinamento della propensione all’uso di uno strumento sensoriale, l’orecchio, che immediatamente ci riconduce ad una situazione di passività e di ricettività.



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Leonardo Angelini e Deliana Bertani
 

Che significato hanno il lavoro in equipe e la supervisione all'interno di gruppi operativi composti da operatori della psichiatria non omogenei da un punto di vista scientifico?


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Leonardo Angelini, Deliana Bertani
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Carla è una collega con la quale sto progettando un lavoro comune; in passato sono stato uno dei suoi supervisori. Oggi noi abbiamo un rapporto molto "alla pari", però in lei è rimasto qualcosa di quel rispetto un po' "reverenziale" che spesso, nelle relazioni magistrali, residua fra gli allievi psicoterapeuti non di rado frenandone la crescita.




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