fantasma

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 L’angoscia è il desiderio di ciò di cui si ha paura, un’antipatia simpatica.
Soeren Kierkegaard, Diario, maggio 1842

 

Si tratta di interrogare la voce come elemento costitutivo del soggetto, a prescindere dalle sue manifestazioni psicopatologiche.
Bernard Baas, De la chose à l’objet, 1998

 

Finito/infinito


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Mi ritrovai a sett’anni a sentirmi la Madonna.

E sentirsi la Madonna a sette anni…1

C.B.



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Cos’è un oggetto?

 

Il soggetto comincia dove finisce l’oggetto.

A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, § 2.



«Le nozioni ideologiche predominanti come libertà e democrazia
(e, possiamo aggiungere, tolleranza) sono “nozioni di disorientamento”:
esse offuscano la vera linea di separazione,
mentre un'Idea vera separa,
permettendoci così di tracciare chiaramente questa linea
 (tra la nostra posizione emancipativa e l'ideologia che vogliamo rifiutare)».
Slavoj Žižek, Benvenuti in tempi interessanti.

 
 



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0. Preambolo o ambulando davanti all’infinito

Anch’io, come tanti, resisto all’infinito.



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Il razzismo, l'odio per lo straniero, non ha un altro origine che l'angoscia.
Perché l’altro risulta inquietante? In questo articolo analizzo la questione della paura del diverso a partire delle riflessioni di Lacan nei Seminari VII e X. Lo straniero è l'Altro per eccelenza, ma nell’inconscio, il primo Altro per il soggetto è rappresentato dalla figura della madre.


C’erano.
Non ce n’eravamo accorti.
Quando facevamo il bagno in mare quest’estate, senza avvertire il sapore e il lezzo dei cadaveri, centinaia di cadaveri, corpi di uomini donne bambini annegati in quello stesso mare per percorrere una tratta che traghetti e aerei solcano quotidianamente in sicurezza.

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