Speciale XLIII Congresso SIP 2003
Per prima cosa vorremmo chiederle un commento sulle elezioni, visto il suo ruolo di vice presidente della SIP ma anche di socio che da molti anni lavora a livello societario. Un commento umano e politico.
Cosa si aspetta che la SIP faccia per il privato sociale in Italia nei prossimi tre anni?
In Italia, la "evidence-based psychiatry" ha avuto un momento di grande successo ma ora sembra apparentemente messa in discussione. Qual e' la situazione in Canada e qual e' la sua opinione sulla evidence-based psychiatry in generale?
Si pone, in questo momento, il problema di capire in che direzione si muoveranno la SIP e la psichiatria nei prossimi tre anni. Vi sono in effetti diverse questioni ancora aperte.
Il Disturbo Borderline di Personalita' nella pratica clinica.
Durante la sessione di questa mattina, lei ha definito il paziente borderline in maniera quasi poetica, ma il tipo di paziente e' complicato da gestire: quali sono le difficolta' che il terapeuta incontra?
Un commento sulle elezioni che si sono appena concluse....
Mi pare che siano state elezioni interessanti perche' vengono alla conclusione di un congresso molto partecipato, che ha avuto almeno un migliaio di partecipanti alle varie giornate.
Si e' parlato nel congresso del rapporto tra medicina di base e psichiatria, e abbiamo sentito la presentazione di esperienze pilota in tal senso. Il ministero della salute sta valutando di far iniziare il progetto della UTAP (unita' territoriale di assistenza primaria), una sorta di consorzio di medici di base a formare un grosso ambulatorio, con la possibilita' di richiedere consulenze specialistiche, quindi anche psichiatriche; come si colloca in tutto questo il ruolo del Dipartimento di salute mentale?
I pazienti che necessitano di un intervento psichiatrico si rivolgono piu' volentieri al medico di base piuttosto che allo psichiatra?Ne risulta, a Suo parere, una migliore compliance?