Ginevra Bompiani: “Caro Sarantis, parlando dell’infantilismo dei 5S, io non avevo tanto in mente un bambino in evoluzione, che gli adulti possono reprimere o aiutare, quanto un essere molto speciale, chiamato axolotl, un tipo di salamandra che non completa mai la sua evoluzione, rimanendo sempre nell’acqua. L’axolotl è un animale molto interessante e perfino popolare, perché essendo facile da ambientare e da riprodurre, attira molte persone ad allestire vasche per allevarlo. E’ una salamandra, quindi un anfibio, ma la sua caratteristica è appunto quella di non completare mai la sua metamorfosi. Una volta accettata questa caratteristica, essa può addirittura diventare piacevole e riproduttiva. Proprio di questa natura mi sembrano i 5S. E così, se invece di accanirsi contro la loro incapacità di uscire dall’acqua e il loro aspetto larvale, li si accetta per quel che sono, si può venire a patti con loro, come con una frotta di Peter Pan, e averli alleati nella assai più dura battaglia contro Capitan Uncino! Fuor di metafora… Ma mi sembra chiaro che cosa voglio dire fuor di metafora.”
Sarantis Thanopulos: “L’infantilismo capriccioso dei 5S non è qualcosa da correggere, non penso che si debba rieducarli. È una reazione a problemi reali, a un disagio vero. Noi guardiamo al capriccio e non alla cosa che esso ci indica, lo condanniamo -come maestri inflessibili- o lo imcorporiamo -come opportunisti- nella nostra azione, trasformandolo in arbitrio. In entrambi i casi favoriamo il matrimonio del moralismo/opportunismo con la prepotenza (o, se vuoi, dell’ “oppio” col mitra). Ben venga l’alleanza con l’axolotl se serve a sconfiggere Capitan Uncino. Per un mondo in cui anche le salamandre incompiute esistono senza essere il prodotto di una reazione monca ai suoi mali.”
Ginevra Bompiani: “I 5S, dopotutto, sono quel che si dice “gente comune in cerca di identità”. Ma l’identità non si trova cercandola, ma dimenticandola e facendo. Immagino gli axolotl che vagano nel loro lago Xochimilco, cercandosi. Ogni tanto incontrano un altro essere lacustre e pensano: “sono io?”. Ogni bambino immagina se stesso (io mi immaginavo ferroviere), e, immaginando, cresce per diventare quello che non aveva immaginato. Sembra che per i 5S questo processo non finisca mai. Ma anche loro finiranno per crescere, e speriamo che crescendo finiscano per capire quello che ogni bambino sa istintivamente: o sei indiano o sei cowboy, o sei greco o sei troiano, tutti e due no, ed è inutile dire che non esiste la distinzione fra indiano e cowboy, basta guardare nelle riserve per capire chi vi è imprigionato dentro.”
Si può condividere questo
Si può condividere questo sguardo, tutto sommato benevolo, sui 5 stelle ma guai a colludere con loro. Si tratterebbe di cadere in una perversione senza rimedio. Il punto è che sono andati troppo oltre e hanno conquistato legittimamente il potere. Questo fatto non solo blocca ogni possibilità di evoluzione ma ha effetti distruttivi. Solo dal loro isolamento e dalla loro sconfitta sarà possibile la loro e la nostra salvezza. Solo dopo sarà possibile vedercela col vecchio capitan Uncino.: un avversario molto meno insidioso. Ricordiamo PolPot?