§ 1 – Incremento ponderale
Si tratta di un effetto collaterale del trattamento con clozapina altrettanto frequente come con i neurolettici classici (Cohen e Coll, 1990; Lieberman e Coll, 1989; Povlsen e Coll, 1985; Schmauss e Coll, 1989). La sua incidenza è variabile ed è correlata alla durata del trattamento (Cohen e Coll, 1990; Honigfeld e Patin, 1990). L'incremento ponderale nel corso del trattamento con clozapina è stato attibuito, da un lato all'effetto antiserotoninergico della sostanza, dall'altro alla sua capacità di alterare le concentrazione plasmatiche del cortisolo e del glucosio (Gudelsky e Coll, 1987; Meltzer, 1989; Cohen e Coll, 1990). Anche l'ipersedazione, con la relativa ipomobilità, può contribuire all'aumento di peso che si verifica durante il trattamento con clozapina (Cassano e Coll, 1996). Per prevenire, o contrastare, questo effetto collaterale sono opportune adeguate norme dietetiche e l'esercizio fisico. Può risultare utile anche la riduzione posologica. Se le misure dietetiche non dovessero avere successo, può essere necessario sospendere il trattamento con clozapina (Alphs e Coll, 1991). § 2 – Iperglicemia La clozapina può, seppur raramente, interferire con il metabolismo glicidico e causare iperglicemia. In alcuni pazienti che hanno sviluppato l'iperglicemia durante il trattamento con clozapina, sono stati identificati fattori predisponenti quali obesità, alcolismo e storia familiare positiva per il diabete (Cassano e Coll, 1996). Kamran e Coll (1994) hanno descritto il caso di una grave iperglicemia insulino-dipendente in un paziente trattato con clozapina ad alto dosaggio, mentre Koval e Coll (1994) hanno riportato il caso di un paziente che ha sviluppato un diabete chetoacidosico durante la terapia con clozapina. § 3 – Iperprolattinemia La clozapina, a differenza degli altri farmaci antipsicotici, non determina un innalzamento della prolattina plasmatica di rilievo clinico (Kane e Coll, 1981). La clozapina, infatti, blocca debolmente i recettori D2 tubero-infundibolari, con conseguente modesta riduzione dell'attività dopaminergica a questo livello (Meltzer e Coll, 1979, Kane e Coll, 1981). Le conseguenze dell'iperprolattinemia, quali amenorrea, galattorrea, ginecomastia, riduzione della libido, impotenza, non sono quali mai rilevate in corso di trattamento con clozapina (Cassano e Coll, 1996). § 4 – Ipertrigliceridemia Nel corso del trattamento con clozapina è stata segnalata occasionalmente la comparsa di ipertrigliceridemia di lieve grado (Ghaeli e Dufresne, 1995). In un caso descritto da Vampini e Coll (1994) il paziente aveva una storia di dislipidemia familiare.
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