Questo testo verrà pubblicato sul prossimo numero monografico della
rivista/annuario "BioLogica" (dedicato al tema della malinconia), al quale
è stato destinato.
Lo anticipiamo – d'accordo con l'autore – per i lettori di Polit,augurandoci che i membri della redazione e gli iscritti alle mailing-listapprofittino dell'occasione per aprire un dibattito sui temi trattatinell'articolo.
Non escludo di pubblicare su BioLogica qualche significativointervento di risposta alla sollecitazione di Petrella: sarebbe questa unabuona occasione per creare un legame interattivo, imperniato sui contenuti,tra Polit e BioLogica, tral rete, il mondo dei bit e quello degli atomi.
Il tema dell'integrazione tra approccio farmacologico ed approcciopsicoterapico rappresenta un momento cruciale rispetto alla ridefinizionedello statuto epistemologico della psichiatria. La maniera che ci sembrapiù efficace per affrontare qualsiasi problematica relativaall'integrazione è quella che predilige il rapporto tra saperi e praticaclinica, non limitandosi quindi al mero confronto tra teorie e tra scuoledi pensiero.
Un'epistemologia non reificata – e perciò non asservita ad uncanone idealistico – non può prescindere dall'analisi strutturale e storicadi questa giunzione tra teoria e suo radicamento istituzionale, traconcetti e loro ineludibile appartenenza ad un campo di pratiche. In questaprospettiva – che restituisce al "discorso" la sua natura di evento (unevento inserito in una rete di eventi di natura non discorsiva) -l'articolo di Fausto Petrella può rappresentare, anche per Polit, unefficace punto di partenza, che colloca la riflessionestorico-epistemologica in uno spazio interno ai paradigmi scientifici: alloro assetto, al loro sviluppo, alle loro trasformazioni.
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