Domanda: Quali sono i farmaci da usare nella demenza, in particolare in caso di problemi comportamentali?
Risposta: Gli inibitori della acetilcolinesterasi (chEI), anche se purtroppo il loro uso in Inghilterra è limitato a causa del loro elevato costo, sono molto efficaci anche per i disturbi di tipo comportamentale; il trazodone, che io uso molto, a dosi basse, mediamente 25 mg/die, mai oltre i 50 mg/die; il valproato di sodio, che alle dosi di 200 mg/die è molto efficace nel controllo dell'agitazione psicomotoria e nell'attenuare la tendenza dei pazienti a camminare avanti ed indietro ed infine neurolettici, fra i quali consiglio decisamente quelli di nuova generazione.
Domanda: Riguardo all'associazione fra farmaci diversi?
Risposta: Spesso nel trattamento della demenza uso più farmaci associati a basse dosi, ad esempio, chEI + trazodone + NRL atipico. Bisogna ricordare di prestare attenzione all'associazione fra aspirina e valproato a causa dello spiazzamento del farmaco dal legame proteico ed anche all'associazione fra trazodone e ginko biloba, un farmaco da banco, molto usato in Inghilterra, in grado di potenziare molto l'effetto del trazodone, talora fino a provocare una sorta di breve coma, reversibile.
Domanda: Non c'è una contraddizione nell'uso contemporaneo di farmaci con effetti opposti sul sistema colinergico?
Risposta: E' sicuramente un aspetto di cui tener conto, è meglio usare farmaci con scarsa o nulla azione anticolinergica come trazodone, risperidone e citalopram. La clozapina è sicuramente un farmaco interessante, ma quello che mi preoccupa di più, al di là del suo effetto anticolinergico, è la scarsità di dati circa la sua tossicità su pazienti in età avanzata.
Domanda: Che importanza ha, per quel che riguarda il trattamento, la diagnosi dei diversi sottotipi di demenza?
Risposta: Sta acquisendo un'importanza sempre maggiore, ci sono infatti evidenze secondo le quali i farmaci chEI, oltre che per la demenza di Alzheimer, sono utili nella demenza a corpi di Lewis e nella forma mista Alzheimer e vascolare, sembra invece scarsa l'utilità in caso di demenza fronto-temporale.
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