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STUDIO LONGITUDINALE DI FOLLOW UP NEURPSICOLOGICO DI PAZIENTI AL PRIMO EPISODIO DI SCHIZOFRENIA

4 Ott 12

Di FRANCESCO BOLLORINO

Hoff AL et al.
Am J Psychiatry;156(9):1336-41

OBIETTIVO: Lo scopo primario di questo studio è valutare se in corso di schizofrenia le abilità cognitive subiscano un declino, si mantengano invariate o progrediscano moderatamente. SOGGETTI E METODI: 42 pazienti al primo ricovero ospedaliero con diagnosi per schizofrenia o disturbo schizofreniforme e 16 soggetti sani di controllo, sono stati sottoposti ad una batteria di test neuropsicologici e ad una RMN cerebrale approssimativamente ad intervalli annuali per i primi 2-5 anni di malattia. Sono state costruite scale riassuntive di valutazione della funzione linguistica, delle capacità esecutive, della memoria, della velocità di elaborazione e delle funzioni di tipo sensoriale e percettivo. RISULTATI: I pazienti con schizofrenia si sono collocati 1-2 deviazioni standard al di sotto della media dei soggetti di controllo nei punteggi ottenuti nei test neuropsicologici svolti nel corso dello studio. I pazienti hanno mostrato minori progressi rispetto ai soggetti di controllo nei tests di valutazione della memoria verbale. In generale, il miglioramento della sintomatologia positiva nel periodo di intervallo si è dimostrato essere associato ad un miglioramento delle funzioni cognitive. Non sono state evidenziate alterazioni dimensionali delle regioni cerebrali correlabili con alterazioni delle funzioni cognitive nei soggetti affetti da schizofrenia. CONCLUSIONI: I pazienti con schizofrenia mostrano una considerevole disfunzione cognitiva nei primi 4-5 anni di malattia che si attesta stabilmente 1-2 deviazioni standard al di sotto della media dei controlli. Si ha una certa evidenza di un deterioramento delle abilità cognitive nei primi anni di malattia, ad eccezione della memoria verbale, che mostra un progresso nel tempo significativamente minore nel gruppo dei pazienti rispetto al gruppo di controllo.

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