La sua anima si dissolse lentamente nel sonno, mentre ascoltava la neve cadere lieve su tutto l'universo, come la discesa della loro ultima fine, su tutti i vivi e su tutti i morti.
( James Joyce , The Dead)
Sarà capitato anche a qualcuno di voi, a quei pochi della mia età,
- di aver sognato il proprio padre morto,
- di avere a che fare con lui,
- di vederlo aggirarsi nella casa e voi lì, consci che egli sia morto ed anche che egli non lo sa.
È un sogno straziante, perché, tra le tante cose che emergono da una lettura psicanalitica, esso ci riconduce ai fantasmi edipici e ai nostri sensi di colpa.
Questo è un sogno che considererei archetipico, cioè comune alla maggioranza delle persone: è un sogno riportato da Freud nell’”Interpretazione dei Sogni” e in “Precisazioni sui due principi dell’accadere psichico”, sul significato del quale, anche altri psicanalisti, hanno scritto trattati.
Questo è un sogno che considererei archetipico, cioè comune alla maggioranza delle persone: è un sogno riportato da Freud nell’”Interpretazione dei Sogni” e in “Precisazioni sui due principi dell’accadere psichico”, sul significato del quale, anche altri psicanalisti, hanno scritto trattati.
- Venendo all’attualità politica, a proposito di “Fantasmi”, a proposito di “Morti” (per fortuna solo politicamente), ma soprattutto, a proposito di “Morti che non sanno di essere tali”, l’altra sera a 8e ½, la fortunata ed ottima trasmissione della Gruber, c’era Matteo Renzi.
Non so chi altro ci fosse, perché appena visto il Nostro, ho cambiato canale: sembrava l’ennesima replica di uno scadente film ormai datato.
- Ecco, Renzi è assimilabile al “morto che vive non sapendo di esserlo” e che, comunque, riesce a tenere in pugno un partito politico, i cui dirigenti sanno che egli è morto, ma non riescono a dirglielo:
è questo il punto più basso della nostra politica, altro che Lega e 5 Stelle.
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