Percorso: Home 9 Recensioni librarie 9 Filosofia, mitologia e pseudoscienza. Wittgenstein lettore di Freud

Filosofia, mitologia e pseudoscienza. Wittgenstein lettore di Freud

9 Apr 13

Di

Bouveresseche è probabilmente il maggiore studioso di Wittgenstein in Francia,propone questo libro quasi come intervento provocatorio nel quadro deldibattito filosofico in atto attualmente nel suo paese: polemizza con chiha ritenuto che fosse la filosofia ad avere bisogno della 'scienza'psicoanalitica, più che la psicoanalisi ad aver bisogno di un lavorodi chiarificazione filosofica. Il riferimento è in primo luogo,alle scuole lacaniane; né manca un diretto attacco allo stesso Lacane alla sua concezione linguistica dell'inconscio, che per Bouveresse nonrisolve affatto le difficoltà epistemologiche del freudismo ortodosso,pur depurandolo dal suo più greve lessico meccanicistico. Wittgensteine Lacan, egli osserva, sviluppano le idee di Freud in direzioni diametralmenteopposte, nonostante entrambi affermino la centralità del linguaggio.  
Dice Wittgenstein,nel 1945, in una lettera all'amico e allievo Norman Malcom.:  Fuimolto colpito quando lessi Freud per la prima volta. E' straordinario.Naturalmente il suo modo di pensare è spesso ambiguo, ma il suofascino e il fascino dell'argomentazione sono tanto grandi che èfacile lasciarsene ingannare. parla di continuo dei saldi pregiudizi control'idea della psicoanalisi. Ma non dice mai quale enorme fascino tale ideaha per il pubblico, e per lui, Freud stesso. Potranno esservi saldi pregiudizicontro la scoperta di qualcosa di disgustoso, ma talora essa è infinitamentepiù allettante di quanto sia repellente 
Questo passosintetizza assai bene l'atteggiamento complesso e ambivalente del filosofoaustriaco verso il suo concittadino creatore della psicoanalisi. Da unlato Wittgenstein era attratto da Freud: lo riteneva uno che aveva qualcosadi importante da dire, e un autore che valeva la pena di leggere. Vedevaforse nella psicoanalisi qualche analogia – ma anche importanti differenze- con la concezione della filosofia come terapia, volta peròagli obiettivi dell'autocomprensione e della trasparenza semantica. Dall'altrolato, tuttavia, i numerosi riferimenti a Freud che si trovano nei suoiscritti e nelle sue lezioni sono invariabilmente duramente critici. Permeglio dire, Wittgenstein usa l'opera freudiana come una specie di serbatoiodi errori filosofici, di esempi di un modo di pensare che ritienesbagliato, pericoloso e dannoso. Questi errori dipendono in gran partedall'epistemologia naturalistica che Freud sovrappone alle sue interpretazionidei fatti psichici. Nell'analisi dei sogni, ad esempio Wittgenstein valorizzal'aspetto creativo del lavoro di interpretazione freudiano, che gli appareuna meravigliosa rappresentazione fatta di eccellenti similitudini.E' infastidito però dal linguaggio generalizzante e causale cheFreud impiega, dal suo tentativo di ridurre ad un'essenza (l'espressionedel desiderio) la grande varietà di significati che i sogni possonoavere; ne può accettare la pretesa di interpretare le sue interpretazionicome verità oggettive e scientificamente comprovate. Per ilfilosofo dunque, queste meravigliose rappresentazioni di Freud devonoessere considerate sul piano dell'estetica o della mitologia, piùche su quello della scienza. L'autore poi ripercorre le principali difficoltàfilosofiche che Wittgenstein imputa alla psicoanalisi: la personificazionedell'inconscio, le difficoltà di verifica empirica, il determinismo,la confusione tra ragioni e cause degli atti psichici e così via.Bouveresse parte dall'analisi delle osservazioni del filosofo, tratte ingran parte dai resoconti di lezioni del periodo di  Cambridge, leverifica alla luce dei testi freudiani, le raffronta e le distinguedagli argomenti critici della psicoanalisi provenienti da altre tradizionifilosofiche, quali Popper Grumbaum, Ricoeur e Habermas.

Loading

Autore

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caffè & Psichiatria

Ogni mattina alle 8 e 30, in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria in diretta sul Canale Tematico YouTube di Psychiatry on line Italia