Ungiorno d'autunno, alla porta del dott. Shiomi Kazunori – uno psicoanalistache da cinque anni ha aperto uno studio a Hibiya – si presenta un'affascinanteragazza di nome Reiko, che lo informa di non riuscire a sentire la musica.
Da qui sisviluppa un'intricata vicenda in cui i molteplici tentativi di risalirealla causa del problema (la musica è una metafora dell'orgasmo)vengono descritti con una suspence da romanzo giallo. Tra l'altro una notadell'editore in apertura ci avverte che i fatti menzionati sono veramenteaccaduti: sono preziosi appunti in cui si mescolano la fredda introspezionedell'animo umano e il grande e sincero spirito di ricerca scientifica deldott. Kazunori.
Questo romanzoquindi, al di là del racconto, offre anche un interessante puntodi vista sul lavoro dell'analista, che si svela al lettore – man mano chela vicenda della paziente evolve – nella sua veste umana oltre che professionale,fino alla chiarificazione completa del sintomo della paziente, per altroestremamente singolare.
Dottore, perchénon sento la musica?
Il dott.Shiomi Kazunori le chiese di spiegare meglio cosa intendesse dire. CosìReiko – questo è il nome della donna – gli spiega che quando, adesempio, ascolta uno sceneggiato radiofonico, sente chiaramente i dialoghie le spiegazioni, ma appena inizia la musica di sottofondo non ode piùnulla, come se calasse all'improvviso il buio, e per quanto alzi il volumenon sente niente, fino a quando non inizia la presentazione del brano successivo.In pratica, nell'attimo in cui alla ragazza veniva in mente il concettodi musica, la musica misteriosamente si annullava: l'idea stessadella musica spegneva ogni possibilità di ascolto.
Non èdato sapere come Mishima sia giunto in possesso di questo resoconto clinico,molto preciso e circostanziato e oltremodo verosimile: anche se si trattassedi pura finzione letteraria, come lettori non possiamo non farci catturaredalla vicenda, che alla fine risulta anche estremamente istruttiva sullemille sfaccettature della sessualità umana, in particolare di quellafemminile, forse particolarmente legata al registro musicale.
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