Da diversi anni, soprattuttonegli USA, c'è una forte spinta a validare, testare, comprovarele strategie e le tecniche in psiocterapia. Si sta svolgendo in vari ambiti- un vivace dibattito riguardo alla psicoterapia, alla sua validità,su quale approccio funzioni meglio e per quale tipo di persona, quali tecnichesiano efficaci in relazione al tipo di disagio. Questa complessitàdel campo ha indotto alcuni ricercatori a sistematizzare la complessa situazionein cui attualmente versa la psicoterapia.
È importante tenere presente cheuna delle ragioni principali di tale movimento è legata all'applicazionedella Managed Care, la nuova politica sanitaria americana. Nel 1983 vienefondata la SEPI (Society for the Exploration of PsychotherapyIntegration) che ha lo scopo di promuovere la ricerca in questo campo.
Gli autori di PsicoterapieIntegrate, partendo dalla loro esperienza didattica e clinica hannodeciso di formalizzare in un vero e proprio manuale-guida le proceduremetodologiche sostanziali relative alla pratica della psicoterapia, conl'ipotesi – invero ardua – di individuare una piattaforma generalizzabileper varie situazioni terapeutiche. Questo sforzo, teorico e concettuale,dovrebbe approdare ad una sorta di "mega-teoria" di procedure clinichee principi applicativi lineari, secondo il modello clinico-psicologicofinalizzato a progettare, pianificare, valutare e verificare gli esiti degli intervalli clinici a breve, medio e lungo termine.
L'obiettivo di questo approccio èquello di oltrepassare i modelli dei vari indirizzi psicoterapici, perfornire agli psicoterapeuti strumenti metodologici quantitativi per consentireloro una descrizione pratica dei risultati qualitativi che già ottengonoe che spesso faticano a dimostrare.
Attraverso queste proposte lo psicoterapeutapotrebbe diventare anche un vero "ricercatore scientifico locale", aggiornatoe in formazione permanente.
Come sappiamo dalla evoluzionedel pensiero scientifico però bisogna sottolineare che la conoscenzascientificadi per sé non significa raggiungimento dellaverità assoluta, ma ci lega ad un relativismo necessario ed indispensabileper mantenere un minimo di onestà professionale nei confronti delpaziente/cliente. Come anche gli autori prudentemente ricordano nella introduzione,la varietà delle possibili visioni del mondo ci obbliga a fare dellascienza, comunque, l'alleato migliore dei paradigmi dell'esperienza. Riprendendole raccomandazioni del presidente dell''APA M. Seligman pubblicato su 'consumerReport' (1998) viene però sottolineata con forza la necessitàche la ricerca in psicoterapia acquisisca un peso sempre maggiore, e inmodo complementare sia sul versante dell'efficacia che dell'efficienza.
La presenza di fattori comuni, transteoretici,il primo posto per importanza è la relazione terapeutica, èormai riconosciuto da molti autori. Al di là della valutazione degliapproci, le tattiche e le strategie, una delle sfide più importantiper il futuro della psicoterapia è l'elaborazione di una terapiaunitaria dello sviluppo umano, che definisca dove conduce un percorso "distorto"o altrimenti francamente patologico.
Questo testo, diviso indue parti complementari: Standard professionali e Trattamenti dei disturbiclinici. Nella appendice finale fornisce, attraverso percorsi sinottici,una breve sintesi dei trattamenti descritti nel libro, con le indicazionidei trattamenti dei vari disturbi a seconda del vaglio sperimentale chene hanno comprovato o meno l'utilità.
Nella prima sono fornite indicazioni perla costruzione di piani di trattamento idiosincrasici, individuali e personalizzatiper individuare il tipo di strategia più indicato. Nello specifico,per ciò che concerne le strategie, esse vengono riportate a secondadel dominio a cui si indirizzano: le strategie affettive tendono ad agiresul versante emotivo, quelle cognitive sul campo cognitivo e quelle comportamentalisul comportamento fenomenico. Il terapeuta, una volta individuato il problema, delinea insieme al cliente le ipotesi cliniche sul caso.
Nella seconda vengono sistematizzate leproposte dei vari trattamenti, in relazione ai quadri nosologici del DSMIV (asse I, asse II, asse IV)
SOMMARIO
PARTE PRIMA
A) Standardizzazione professionalee adattamento creativo.
Nascita della formalizzazione.Relazione terapeutica e fattori comuni. Pianificazione e formulazione.
B) Fenomenologia del pianodi trattamento
Strategie e tecniche. Refertidi qualità per obiettivare prestazioni efficaci ed efficienti.
PARTE SECONDA
A) DSM IV – Schede AsseI: Trattamento dei disturbi clinici
B) DSM IV – Schede AsseII: Trattamenti dei disturbi di personalità
C) DSM IV – Schede AsseIV: Trattamento dei problemi psicosociali e ambientali
Psicofarmacoterapia
Considerazioni conclusive
Appendici – Bibliografia
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