Questa raccolta di articoli curata da Fabiano Bassi e Pier Francesco Galli, propone ai lettori un argomento molto scottante per l'entourage psicoanalitico: il controverso rapporto tra psicoanalisi e omosessualità.
Argomento peraltro molto attuale, poiché nello scorso luglio di questo anno Santo 2000, la città di Romaha ospitato tra molte polemiche la giornata internazionale dell'Orgoglioomosessuale. Le recenti vicende di cronaca testimoniano, che il casodell'omosessualità rimane uno degli esempi più radicati delmodo in cui i difensori della cosiddetta "normalità" tendono a discriminarela cosiddettà "diversità" dei comportamenti sessuali. Cometestimonia questo lavoro anche la psicoanalisi sta aprendosi lentamentead una visione nuova sull'omosessualità, cominciando ad emendareuna serie di errori storici che hanno contraddistinto per molto tempo ilsuo approccio su questo argomento. Questa raccolta di contributi di variautori – come sottolineato nella presentazione dei curatori – ha lo scopodi ricostruire l'atteggiamento storico generale della psicoanalisi neiconfronti dell'omosessualità e presentare al lettore le posizioniche stanno emergendo nella clinica e nella tecnica psicoanalitica su questamateria.
Il primo capitolo di questorapporto tra psicoanalisi e omosessualità ovviamente coincide conle posizioni espresse da Freud sull'argomento: la prima teorizzazione com'ènoto è contenuta nei "Tre saggi sulla teoria sessuale", in cui spiegaval'omosessualità come una fissazione ad un livello pulsionale. Successivamentequesta posizione è stata rivista e Freud arrivò a ritenere- in generale – che fosse lecito sottoporre una persona omosessuale adun trattamento psicoanalitico solo se il suo atteggiamento fosse egodistonico,ovvero fonte di sofferenza.
Dopo la morte di Freud, l'omofobia diun gran numero di psicoanalisti prende il sopravvento, e dal punto di vistaclinico cominciarono a prendere piede una serie di approcci molto duri,restrittivi e quasi persecutori sul trattamento dell'omosessualità.Di conseguenza dal punto di vista dell'istituzione psicoanalitica, l'accessodelle persone omosessuali alla formazione analitica venne proibito e acostoro non rimase che scegliere tra l'esilio e la clandestinità(come riferisce Paul Moore nel suo articolo).
Solo negli anno '80 ilpanorama comincia a cambiare: sull'onda del crescente successo del movimentodi liberazione gay, i primi analisti omosessuali cominciano ad "uscireallo scoperto", denunciando l'ipocrisia e il conformismo istituzionale.Con l'inizio degli anni '90 l'ammissione delle persone omosessuali allaformazione analitica viene liberalizzata, e agli analisti omosessuali vieneconcessa visibilità, i loro contributi cominciano ad apparire nellaletteratura.
Questa raccolta consente al lettore diorientarsi in questa vicenda, spesso rimasta 'occultata', attraverso unaserie di contributi rilevanti, sia sul piano della teoria che della tecnica.
Gli articoli sono raggruppatiintorno a tre tematiche fondamentali:
1. aspetti politici e culturali delladiscriminazione degli omosessuali (Parin e Moss): il ruolo svolto dallerestrizioni sociali a sostegno dei disturbi che possono accompagnarsi all'omosessualitàcostituisce il 'ponte ideale' che collega i contributi di Parin e di Moss,centrati prevalentemente su un'indagine politico-culturale del fenomenodella discriminazione dell'omosessulità;
2. Le vicissitudini patite dalle personeomosessuali nei loro movimenti all'interno della psicoanalisi (Moor e Drescher):i due contributi di questa sezione sono di due autori omosessuali che hannosperimentato in prima persona queste vicissitudini. Il caso di Moor èemblematico: come altri analisti omosessuali vive e lavora a San Franciscoed proprio dalla California che avviene una graduale apertura del movimentopsicoanalitico nei confronti dell'omosessualità;
3. I progressi e i limiti della teoriaclinica contemporanea che viene applicata al trattamento dei problemi collegaticon l'omosessualità (Isay, Blechner e Phillips). Gli articoli cliniciinseriti in questa parte della raccolta rappresentano contributi esemplificatividelle questioni che si possono incontrare nel lavoro con un paziente omosessuale.In virtù della loro lunga esperienza clinica con pazienti omosessuali,gli autori di questi articoli presentano e discutono un'ampia gamma disituazioni tipiche della dinamica relazionale che si sviluppa nella praticapsicoterapica con questi pazienti.
4. I contributi di Morghenthaler e Mitchellchiudono la rassegna.
Il saggio di Fritz Morghenthalerdel 1975, analista svizzero, costituisce ancora a tutt'oggi il piùcompleto e importante contributo psicoanalitico per una teoria generalee clinica dell'omosessualità a partire dalle posizioni di Kouthsul narcisimo e sullo sviluppo del Sé. Il contributo di StephenMitchell, analista didatta e supervisore a New York, ricostruisce in modoesauriente proprio lo sviluppo del pensiero teorico della psicoanalisinei confronti dell'omosessualità dalle origini ad oggi.
- «The Mark of Oppression», Paul Parin
- Alla ricerca dell'omofobia,Donald Moss
- Una ipocrisia psicoanalitica,di Paul Moor
- Atteggiamenti psicoanaliticiverso l'omosessualità, JackDrescher
- L'analista omosessuale, R.A. Isay
- L'omofobia nella letteraturae nella pratica psicoanalitica, MarkJ. Blechner
- Una nuova diade analitica, Sidney H. Phillips
- L'omosessualità,Fritz Morghenthaler
- Il trattamento psicoanaliticodell'omosessualità, StephenA. Mitchell
Grazie Anna per questo
Grazie Anna per questo intervento, estremamente utile.