Ho pensato di dedicare queste note di fine anno alla presentazione delle nuove iniziative che POL.it da questo mese presenta nelle sue pagine, accanto al costante aggiornamento delle tradizionali sezioni della rivista.
Procediamo con ordine partendo dall' INDICE GENERALE:
sono stati aggiunti nuovi spazi che brevemente vi presento: "COUNTERPOINT" è la pagina della nostra Direttrice Responsabile Ada Lorini, uno spazio sulla psichiatria vista "dall'altro lato della scrivania" rispetto agli operatori della Salute Mentale; "SITE MAP" è, come dice il nome, un servizio di utlità teso a semplificare al masssimo la fruizione dei sempre maggiori contenuti della rivista; "FORMAZIONE" è un contenitore specializzato dove ospiteremo articoli tratti dagli archivi della rivista o preprati ad hoc selezionati in funzione di una formazione permanente degli operatori psichiatrici; "LIFE ON LINE" è un nuovo progetto di POL.it teso a realizzare uno spazio di meditazione critica sugli aspetti psicologici e psichiatrici dal punto di vista fisiopatoligico di molti aspetti della vita on line che sempre più risulta indissolubilmente intersecata, per molti, con la vita reale; "INTERVISTE", infine, è una nuova iniziativa redazionale che vedrà la comparsa in questo spazio delle relazioni sugli incontri nel reale e nel virtuale che stiamo programmando di fare su temi di attualità o su problematiche di fondo in ambito non soltanto psichiatrico in senso stretto; passando alle AREE vi segnalo introduzione di due nuove Sezioni, un adedicata alla PSICHIATRIA PENITENZIARIA curata dalla Collega Gemma Brandi, una dedicata alla ETNO-PSICHIATRIA TRANSCULTURALE curata da Roberto Beneduce.
Un accenno in ultimo all'apertura all'interno della pagina del Feedback alla Redazione di uno spazio dedicato alla presentazione dei singoli membri dello Staff diPOL.it.
Qui mi fermo riguardo alle novità interne alla rivista senza tralasciare di aggiungere che POL.it è un cantiere sempre aperto e che presto altre nuove inziative si aggiungeranno a quelle testè presentate nella logica, da noi tutti fermamente seguita, di cercare di offrire un prodotto culturale sempre migliore e più completo.
Abbiamo assistito in questi ultimi mesi ad una forte crescita degli accessi alla rivista, il tasso medio è del 10% al mese, ciò è , secondo me dovuto principalmente al forte aumento dell'utenza che si riflette anche in un forte aumento delle richieste di iscrizionealle mailing list gestite dal Dipartimento di Genova; ritengo questo fenomeno sicuramente diffuso a tutte le realtà psichiatriche di rete segno di una crescita dell'utenza che non può non aumentare le nostre responsabilità di operatori culturali in questo ambito.
Proprio in relazione a questi fatti, abbiamo deciso, come POL.it, di uscire dalla vitualità per proporre dei percorsi culturali ed informativi anche nel mondo degli atomi, con lo scopo precipuo di favorire lo sviluppo allargato di una discussione e di un dibattito sull'uso professionale di queste tecnologie e di allargare, attraverso forme avanzate di "educazione" più che di "alfabetizzazione", la base di utenza in una logica di consapevolezza delle potenzialità culturali e comunicazionali del mezzo che non può non essere di reciproco vantaggio per tutti.
Per l'anno 2000 ci proponiamo, pertanto, di organizzare una serie di inconti itineranti a livello regionale o se cio' fosse impossibile a livelllo di area goegrafica sul tema della "Psichiatria & INTERNET" intitolati:
PSICHIATRIA VIRTUALE 2000
incontri reali su Psichiatria ed Internet e sulla Psichiatria di Internet
a cura della Redazione di POL.It
Nella nostra ipotesi gli incontri dovrebbero avere la durata di una giornata e prevedere la presenza fissa di alcuni redattori della Rivista quali relatori ufficiali oltre che il coinvolgimento a livello locale di altri relatori esterni al gruppo di lavoro. Le giornate dovrebbereo essere organizzate con una sessione iniziale plenaria con le relazioni ufficiali cui dovrebbero seguire gruppi di lavoro piu' ristretti su argomenti specifici da concordare.
Crediamo sia opportuno trovare un taglio fisso onde poter realizzare un progetto il piu' possibile definito dal punto di vista contenutistico.
La nostra speranza è duplice: da una parte coinvolgere nel progetto, anche dal punto di vista logistico/contenutistico il maggor numero possibile di colleghi di tutt'Italia, dall'altra tracciare un percorso culturale che abbia la sua conclusione all'interno del prossimo Congresso SIP dell'autunno del 2000 a Torino, in una giornata di studio interamente dedicata alle nuove tecnogie di comunicazione assistite da calcolatore.
VI terremo, sia sulla Rivista che sulle liste costantemente informati sugli sviluppi della cosa.
Una considerazione finale: come già detto nello scorso editoriale mi piacerebbe discutere con voi di questi temi.
Il prolungamento sulla posta personale e soprattutto sulle liste degli argomenti trattati non solo da POL.it ma da tutte le risorse di rete sono il vero valore aggiunto che INTERNET può contribuire a creare attorno ad idee, problemi e contributi culturali, che, varrebbe la pena non dimenticarlo mai, non si autogenerano ma sono frutto di lavoro a volte faticoso come accade per qualuque frutto dell'ingegno umano; la tecnologia in questo caso può rappresentare un aiuto nella diffusione dem pensiero ma, in sé e per sé, non migliora la qualità dell'informazione o del dato: una stupidaggine rimane tale quale e, per tornare la nostro argomento di partenza, un libro brutto e inutile non diventa bello e importante solo perchè pubblicato su INTERNET!!
Ciò è stato più volte ribadito in queste pagine in tante occasioni: non ci stancheremo di ribadire che è con la partecipazione attiva che l'Information technology può realmente incidere sulla realtà di cui fa sempre più parte integrante. Le liste spesso contengono stucchevoli diatribe e ancor più spesso finiscono per essere monopolizzate da pochi più facondi, più aggressivi, con più tempo da perdere: io credo sia sempre più l'ora che gli altri "innocenti" troppo silenziosi membri prendano finalmente la parola.
E' l'unico modo per divenire veri viaggiatori e non turisti della rete adusi a subire le scelte altrui, certamente rassicuranti ma altrettanto certamente non foriere di crescita personale effettiva.
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