Intanto.. io o quella prolissità di me stesso (F.Pessoa) che ancora sono, nonostante
Dal manicomio al manicomio attraverso e oltre la manicomialità: dal 1974 al S.Maria della Pietà di Roma come studente interno dell’allora pionieristica 2’ Cattedra di Psichiatria, al 2013 nell’ex (?)-OPP di P V come referente per la promozione della salute mentale nei Servizi e nella comunità
Quasi quarant’anni attraverso topoi, eterotopie, atopie e distopie, del pensiero e delle pratiche di salute mentale, perfino di comunità, ostinato nel voler essere istigatore d’alternative nonostante il mio essere psichiatra (l’utopia della realtà), nasco in Toscana sess’antanni fa, lavoro nel Lazio (quattro anni), in Friuli (diciassette in due diversi DSM), in Toscana (tre anni), e da undici anni nel Trentino prima nel cuore del divertimentificio dolomitico, ora nella ‘città dei matti’
Sempre e solo in e tra i Servizi alla persona e nella comunità, perchè siano e restino (o diventino, finalmente) 'pubblici', 'di prossimità' e 'a bassa soglia'
Sempre responsabile di Centri di salute mentale, mi muovo nei territori contro l’evidenza della loro smaterializzazione progressiva e confliggo nei Palazzi che mi tollerano (giammai!), dovunque
Di (iper)sensibilità umanistica, di (dis)orientamento fenomenologico esistenziale, di (con)vocazione ‘cane sciolto’, non ho mai imparato (nè lo vorrei) a separare la responsabilità professionale e organizzativa, dalla militanza civile e politica (da sempre in Psichiatria Democratica criticamente partecipe, oggi nella sua Segreteria nazionale come referente per i nuovi diritti e i nuovi bisogni)
Ma anche qui, oggi, hospes-hostis e hospes-comes
Giancarlo Pera
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