Oggi è stato il giorno di “MANI SULLA CITTA’” il “solido” capolavoro di Francesco Rosi da un soggetto suo e di Raffaele La Capria, presentato a Venezia 70 nell’edizione restaurata a cura della Cineteca Nazionale di Roma.
Il film, che alla XXIV EDIZIONE DEL FESTIVAL nel 1963 vinse il Leone d’Oro, mantiene intatta la sua forza visiva (un bianco e nero strepitoso) e di contenuto e mi fa rimpiangere quel cinema italiano di quegli anni capace di denunciare e al tempo stesso costruire un racconto cinematografico di splendida intensità con personaggi indimenticabili con il costruttore intrallazzatore Nottola di Rod Steiger o il politico viscido e corrotto interpretato dal gentleman actor Guido Alberti (il patron del Premio Strega per chi non lo sapesse), per non parlare di Carlo Fermariello che in pratica interpreta sé stesso recitando la parte del Consigliere Comunale Comunista De Vita.
Non credo per caso la giunta della Toscana proietterà il film prossimamente in Aula prima di iniziare la discussione sulla legge sui vincoli paesaggistici. un monito direi ai consiglieri in una realtà in cui la Politica che deve fare scelte dovrebbe farle in nome del bene comune e non in nome della corruzione e delle mazzette.
Viviano in un paese disgraziato e indifeso in cui i “Nottola” ci governano da vent’anni, nella totale confusione tra interesse privato e interesse pubblico come se 50 anni dal film di Rosi non fossero passati ..anzi.
E allora mi pare bello accostare a MANI SULLA CITTA’ un piccolo documentario proiettato stamattina in Sala Grande: LE VOCE DI BERLINGUER di Mario Sesti e Teho Teardo che hanno accostato il drammatico ultimo comizio del leader comunista a Padova nel 1984, a breve disnnza ddalal sua morte i cui segni si intravedono nel discorso che si fa sempre più zoppicante e alterato nella intatta dignità della persona, allo storico intervento del 1981 alla Festa dell’Unità di Torino dove Enrico Berlinguer sollevò con veemenza il tema della questione morale in nome non di una ideologia ma delle tante persone per bene “semplici e oneste” (parole sue che non possiamo non condividere) che popolavano e popolano l’Italia che, come me, ancora attendono…
Il cinema ci regala spesso forti emozioni ma ci fa altrettanto spesso pensare…
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