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“Si e’ aperto il tempo” al Circolo dei Malfattori: presentazione del libro di Mario Galzigna “LE RIVOLTE DEL PENSIERO”

7 Dic 13

A cura di Leonardo Montecchi

Ieri pomeriggio al circolo dei malfattori, un locale di Poggio Berni in provincia di Rimini Mario Galzigna ed io abbiamo presentato il suo libro "Le rivolte del pensiero" 
Ho pensato ad un detournement,per presentare il libro,non una sala universitaria,non una sala centrale da dibattito,ma una osteria periferica dove si suona e si beve sangiovese 1 euro a bicchiere, rigorosamente da osteria piu ceci e brustoline gratuite.Si presentano anche libri.
Aspetto  Mario alla stazione di Rimini,arriva verso le 15, ha dato appuntamento anche ad un suo simpatico allievo che abita a Cotignola.Andiamo al circolo in macchina .
la sala e' inconfondibile,e' sormontata da due grandi sculture dei mutoid la tribe di artisti che e' accampata
nel greto del fiume marecchia vicino aSant'Arcangelo.in precedenza era la sala da ballo Diana.
Entriamo c' e' già la gente che ci aspetta nella penombra.Ci accoglie il compagno Roberto Zamagna con cui ho organizzato l'incontro,nella sala ci sono tavoli con tovaglie rosse,alle pareti gigantografia di Malatesta,ed altri rivoluzionari,libri e poster dei concerti e delle attività del circolo.
ci sono gli allievi della scuola Bleger ed altri intervenuti per interesse.
Ci mettiamo al tavolo predisposto ed iniziamo il dialogo.
in apertura metto in evidenza che il libro parla di soggetti costituiti e di soggetti costituenti e preferisce rivolgere l'attenzione a questi soggetti .La scuola Bleger e' uno di questi soggetti che noi chiamiamo istituenti seguendo l'analisi istituzionale di Georges Lapassade, che e' stato un docente della scuola.
Per altro la situazione in cui siamo e' una situazione istituente.Mario ed io dialoghiamo per circa una ora poi il suo intervento su Artaud e sulle voci permette la presa di parola dei presenti che iniziano un dibattito serrato e complesso,interviene Giovanni che prima dice di non capire poi si arrabbia con Alberto che parla di cosa succede nelle scuole e di come sia necessario delirare: uscire dal solco per evitare la stereotipia della contrapposizione insegnanti docenti,Nella parla della sua esperienza in neuropsichiatria infantile e contesta l'antipsischiatria,Laura parla della dimensione storica e di cosa possa impedire al movimento di produrre cambiamenti.Stefano racconta la performance di una signora che rimasta sola su di una casa torre in una citta medioevale del centroitalia urlava la sua solitudine disturbando i cittadini che chiedevano l'intervento della psichiatria.Puntualmente arrivato.Donatella racconta la sua vicenda di emarginata e si complimenta per la valorizzazione delle esperienze marginali ed artistiche nella comprensione dei soggetti e delle loro identità Antoaneta racconta che il 23 dicembre presenterà il suo libro in cui narra la sua vita.Dice che e' stata ricoverata in manicomio in Romania ai tempi del comunismo che e' vissuta in orfanootrofio e che e' stata adottata,ma ora con la scrittura ha trovato una buona forma terapeutica.
Fabiola racconta da Messicana il suo contatto con la natura e con gli spiriti,perche' Mario aveva introdotto la sua esperienza con i Guarani,e descrive alcune persone che ha incontrato nella sua esperienza che pensavano di essere telepatici.Daniela introduce i temi di Foucault e l'analisi delle esperienze vitali dei soggetti e di come operare con una metodologia post Basagliana..Alle 18.30 mi vedo costretto a fermare l'assemblea del pieno della discussione per permettere a Mario di prendere il treno.Il suo allievo mi dice che non aveva assistito ad una discussione così appassionata e vera,critica le discussioni in cui gli interventi sono fatti per mettersi in mostra verso i professori.Qui no, qui cerchiamo di alimentare la parresia,cioè il coraggio di dire quello che si pensa come vero…..
Alla prossima iniziativa, e grazie a Mario Galzigna ed al suo libro che ha come sottotitolo dopo Foucault per riaprire il tempo.Noi ci  proviamo……Adelante..

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