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Il meraviglioso mondo di Charlie Davoli

29 Mar 16

A cura di Eleonora de Gaetani

L’incantevole mondo di Riccardo Schiri(n)zi , non è prettamente fotografico, ma composto da figurazioni visive che non potevano non interessare al mio Disordine immaginario.
In arte,“Charlie Davoli”: Charlie nomignolo degli amici e Davoli dal gruppo musicale in cui suonava la batteria, musicista quindi per otto anni, ed ora responsabile della parte creativa di un’ azienda turistica. Dalla musica e dalla passione per i vinili, nasce la predilezione per il formato quadrato; dalla ludica predisposizione ai paradossi, nasce il piacere di giocare con i significati, le parole, gli ossimori con cui intitolare le sue opere.
Un lavoro non prettamente fotografico, ma "Visual", visivo. Risultato quindi di fotografie , collage, ritagli, schizzi tracciati a mano, modifiche grafiche. Spesso e volentieri unico strumento di lavoro: lo smartphone. “Smanettone” si autodefinisce.
Il risultato, pertanto, resta sempre una immagine da cellulare, non usufruibile ad esempio per una certa stampa o pubblicazione. I limiti grafici ed estetici ci sono e si vedono, ma non è questo il suo fine ultimo. Preferisce divertirsi, sperimentarsi, restare libero di giocare e perseguire il proprio gusto estetico. Per Charlie ciò che conta è il “trucco mentale”, le simmetrie, le forme geometriche, gli ossimori visivi, i dubbi e la meraviglia …

Inizialmente dedito alle macchine volanti, sulla scia di “Ritorno al Futuro”, “Star Wars”, passa poi agli elementi geometrici solidi, inseriti con maestria in paesaggi naturali che si riflettono e si animano. E infine prospettive 3d che si capovolgono e si rispecchiano, alla “Inception” maniera. Elementi naturali che si mescolano e credenze new age che influenzano scelte e suggestioni.

Se i paesaggi conservano sempre un segno di riconoscimento e di appartenenza ai luoghi geografici, le persone sono riprese di spalle, mai, i volti sono riconoscibili. Il soggetto umano non è una persona specifica ma l’individuo in generale, svuotato di una propria identità e reso spesso scenario spettacolare. Illusioni quindi linguistiche e visive, ma mai allucinatorie e distaccate dall’universo concreto. E se pare che sia un continuo perdersi nella propria fantasia, nulla và veramente perduto. A volte Riccardo tiene in memoria fotografie che poi riutilizza solo dopo mesi e mesi, scelte dettate da puro istinto e creatività.
  

 
Tiene a precisare che non è fondamentale per lui la tecnica quanto la casualità, le sue sensazioni ed emozioni, le sue associazioni mentali, che non tengono conto di spazio e tempo. Un mondo, quello di Charlie, in cui vi è una chiara sospensione percettiva e di coscienza, una esplicita meraviglia in cui ci si può solo perdere.
Lo troverete su instagram come: @ charlie_davoli

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