Il giorno 11 Maggio sono stato invitato alle ore 15 presso la Fnomceo dove ho lungamente esposto il seguente progetto in sette punti al paziente e preparato collega Guido Giustetto, e che rappresentano un ragionamento di buon senso sulla questione LGBT ed omofobia in sanità.
L'augurio è che ogni OdM si assuma la responsabilità di pubblicare un testo e realizzare almeno un evento che aderisca a questo progetto che deriva dalla nota WPA, dai lavori di Medicina di Genere LGBT e dal mio lavoro decennale.
1) Completa depatologizzazione dell'omosessualità per fermare la persecuzione millenaria
2) Contrasto attivo alle Terapie Riparative come per vaccini o chemioterapia
3) Contrasto attivo all'omofobia sanitaria per fermare le diffamazioni
4) Attenzione continua alla Medicina di Genere LGBT per garantire percorsi di accoglienza, prevenzione e cura
5) Specifica del significato di onorabilità professionale, decoro e dignità rispetto alla garanzia del Diritto al Coming Out e rispetto al contrasto attivo al mobbing, diffamazione o calunnia da parte dei medici
6) Mettere ogni azione per iscritto in modo chiaro, usando i termini specifici apertamente
7) Garantire massima visibilità alle azioni precedenti attraverso social media, mass media, comunicazione ufficiale, interviste e ricerche scientifiche
Grazie
Ovviamente esiste un perché e un PERQUANDO.
IL PERCHE'
Il BULLISMO OMOFOBICO; BIFOBICO, LESBOFOBICO, TRANSFOBICO sono tra i peggiori al mondo… e siccome è condivisibile la seguente affermazione pubblicata su Quotidiano Sanità, evidentemente allora… qualcuno deve mettere a tacere LE COLLEGHE ED I COLLEGHI OMOFOBI E TRANSFOBI; LESBOFOBI E BIFOBI che ci avvelenano ogni giorno durante la loro pratica medica o da qualche pulpito reale o virtuale!!
Gli adolescenti che sono stati vittima di bullismo sembra siano più inclini a fumare, a bere e ad abuso di droghe. Secondo uno studio statunitense, i bambini vittime di atti di bullismo in quinta elementare hanno maggiore probabilità di diventare depressi e di sperimentare droghe e alcol durante l’adolescenza rispetto ai coetanei che non sono caduti vittime di altri ragazzini.
www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=50641
ESISTE UNA SECONDA QUESTIONE…IL PERQUANDO
In Italia MEDICINA di GENERE viene a significare esclusivamente MEDICINA DELLA DONNA con qualche sfumatura glamour.
NON E' COSI'
E' solamente un'altra assurda violenza OMOFOBA da parte questa volta delle DONNE MEDICO, di tutte le donne medico, praticamente!
ALMENO PER ADESSO
SPIEGHIAMO IL PERQUANDO
Ogni definizione parte di GENDER MEDICINE deriva dalla divisione del Genere Umano in Maschi e Femmine e questo è FALSO perché esistono gli Intersessuali (1/10mila nati) e le persone XXX XO XYY (fino a 1/400).
La definizione di Medicina di Genere NEGA di essere una Medicina del SESSO FEMMINILE ma di fatto può essere interpretato come una modalità per rendere più complessa la visione del Genere Femminile senza considerare solamente il SESSO.
La definizione di Genere invece fa specificamente riferimento a comportamenti ed altre caratteristiche per le quali le persone possono subire stigma e questo può essere interpretato sia come INCLUSIONE delle persone LGBT sia come INCLUSIONE delle differenze etniche religiose di età ecc.
LE PAROLE ESATTE ripetute dal sito del Consiglio Europeo sono molto ambivalenti se si prende solo la prima frase, ma non se si legge la seconda che è quella che piace a me:
Gender refers to the socially-constructed set of expectations, behaviours and activities of women and men which are attributed to them on the basis of their sex. Social expectations regarding any given set of gender roles depend on a particular socio-economic, political and cultural context and are affected by other factors including race, ethnicity, class, sexual orientation and age. Gender roles are learned and vary widely within and between different human societies, and change over time.
http://www.who.int/gender-equity-rights/understanding/gender-definition/en/
http://www.euro.who.int/en/health-topics/health-determinants/gender/gender-definitions
http://www.coe.int/en/web/compass/gender
La SECONDA FRASE o l'intera definizione è per me il testo mancante colpevolmente nella DEONTOLOGIA PROFESSIONALE ed è un'estensione evidente dell'Articolo 3 della Costituzione Italiana che fu la prima al mondo ad inserire quella definizione, per cui non capisco perché, invece di prendercene il merito con orgoglio ed allargare l'elenco si sia cancellato tutto regredendo ad una posizione del tutto incomprensibile all'atto pratico (senza discriminazione alcuna, che implica volendo anche di non discriminare gli omofobi o i razzisti).
Il PROFESSOR DINESH BUGHRA (presidente WPA) preferisce come me la definizione maggiormente inclusiva perché nella RELAZIONE MEDICO PAZIENTE.
Quello che conta è la PERSONA che abbiamo davanti e tutte le caratteristiche che possono essere rilevanti NELLA RELAZIONE medico paziente ma anche nel contesto familiare sociale lavorativo e scolastico in cui vive e che possono anche in modo significativo modificare la loro condizione sanitaria (basti pensare alle mutilazioni genitali di intersessuali e donne rispettivamente in Italia e in Africa, che dipendono dal pregiudizio culturale, ma anche dalle difficoltà psichiatriche conseguenti il Minority Stress, dall'ansia al rischio suicidario, che sono subite da ogni tipo di minoranza, per religione, etnia, genere, orientamento sessuale, ecc…).
https://www.youtube.com/watch?v=xv_Qj-nAcdc
https://www.youtube.com/watch?v=sFy5l1PKGB4
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