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TRAGEDIA TRA TRANS E PAN

31 Lug 17

A cura di Manlio Converti

1) C’è polemica sull’uso proprio di gay e trans negli articoli come sul tragico caso napoletano che ancora non è del tutto chiaro.
2) Alcuni lamentano che la violenza è uguale per tutti e che quei termini causano aumento dello stigma.

1) C’è una deriva paradossale in questa critica dopo le assurde interviste rilasciate anche dal direttivo Arcigay.
L’italiano prevede che si capisca automaticamente e ce ne lamentiamo noi tante volte se uno è maschio o femmina eterosessuale per il semplice fatto che appunto si utilizza il maschile è il femminile per la vittima o per l’assassino senza avere nessuna necessità di determinare altro.
Scrivere gay in questo caso è impreciso e sarebbe più esatto pansessuale ma comunque scrivere gay e trans è necessario altrimenti non si capisce di chi stiamo parlando.
Le 2 morti tragiche precedenti di persone transessuali quest’anno hanno già portato a un’orribile serie di comunicati ufficiali anche da parte di Arcigay in modo assolutamente insensato.
Invece di rincorrere un facile successo telematico perché non ci fermiamo a riflettere e a pensare al significato tragico di questi eventi?
E noto che la pressione sulle persone transessuali sia 20 volte più pesante che sulle persone eterosessuale mentre per i gay e di 3-5 volte.
Ma quanto è forte la pressione sociale sulle persone che amano o fanno sesso con le persone transessuali o Intersessuali?
Chiamate queste pansessuali dal momento che il dio Pan amò ermafrodito e che i corpi transessuale ed intersessuali comunque sono dei corpi a metà strada dal punto di vista della biologia.

2) Forse è venuto il momento di fare una riflessione sulla violenza nel mondo pansessuale e transessuale che poi è lo stesso mondo.
Sul fatto che i numeri siano gli stessi e che tutto il mondo sia violento non sono d’accordo.
Scientificamente va misurato il numero delle persone uccise nel mondo pansessuale barra transessuale e fare un rischio relativo cioè un tasso rispetto alle esiguità delle persone transessuali.
Siccome le persone transessuali sono uno su diecimila anche calcolandone 1 su 5000 a Napoli dove ce ne sono di più tre morti efferate in questo ambiente equivale ad un tasso di 1/4000 donne. Ovviamente non sappiamo nulla delle persone pansessuali, però sappiamo che questo tipo di violenza era tipica quando il mondo gay era represso e si è ridotta grazie al Coming Out e al Pride.
Le persone pansessuali però non fanno praticamente mai Comingout e le persone transessuali o intersessuali generalmente le nascondono.
Questo errore lo pagano con la vita.
L’assenza di una visibilità politica o sociale positiva finora anzi la visibilità solo di pansessuali mostruosi come Marrazzo, Elkan e questo Ciro, pesano violentemente sulla individuazione del sè e lo rendono più esposto a fragilità e violenze. La prevenzione psichica anche in questi casi avverrà solo attraverso il Coming Out di Massa.

Vedete voi se è un fatto limitato alla semantica!

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