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DIRITTI NEGATI DAL SADISMO SOCIAL

5 Feb 18

A cura di Manlio Converti

Da anni va di moda il Sadismo nei commenti
Occhio per Occhio, Dente per Dente era la prima legge scritta su pietra nel Codice di Hammurabi.
È colpa dei Social Media questa regressione, nonostante internet metta a disposizione la più grande enciclopedia planetaria mai esistita.
La scuola non sa insegnare a gestire internet perchè gli smartphone esistono dal 2007 e io stesso nel 93 consideravo al momento della laurea il PC solo una bella macchina da scrivere.
Le emozioni sui Social Media regrediscono a 4000 anni prima di Cristo.

Il Sadismo delle risposte è peggio del problema non facile da risolvere, si tratti di omicidi, suicidi, stupri o violenza su pazienti come sulla contenzione in psichiatria. La stessa violenta risposta regressiva fiorisce anche sotto argomenti etici e diventa la prima fonte di violenza mentre si parla di diritti civili o di fame nel mondo.

Occhio per Occhio, dente per dente era la prima legge scritta su pietra. Il cosiddetto Codice di Hammurabi.
Forse l’italiano medio è regredito al tempo dei Sumeri ma se il Sadismo esce fuori da argomenti etici o sui Diritti Civili evidentemente la violenza regressiva è molto più radicata.

Secondo me il problema della contenzione in psichiatria per citare un esempio è complesso e non è affatto automaticamente un reato.
Il suicidio è frutto di malattia mentale al massimo in un terzo dei casi ma questa deve essere già nota e non inventata dai giornalisti. La violenza efferata è una caratteristica umana riprodotta anche dai malati di mente già noti come tali perchè sono pur sempre esseri umani, forse appena un po’ più spesso ma gli studi epidemiologici non considerano mai le violenze sistematiche di guerra camorra è terrorismo che non sono mai opera di malati di mente ma al massimo di emarginati sociali e generalmente di popoli o famiglie intere

Sulla violenza della contenzione essa è spesso l’unica via per contenere qualcuno condannato al nulla del manicomio privato o esasperato in acuto dalla privazione oggi evitabile di psicofarmaci.

La responsabilità di contenzione è del medico? Di tutti i sanitari che potrebbero rischiare violenza reale o che vogliono evitare di vegliare la notte?

No sicuramente no!

Esiste anche la famiglia che si è liberata del parente o che non lo ha fatto curare per liberarsene. Esistono pazienti resistenti a tutti gli psicofarmaci ma che a differenza di altre patologie mediche restano in vita con le loro sofferenze e con le loro esigenze per ricordarcelo ogni giorno.
Esistono i fallimenti della ricerca scientifica che dagli anni sessanta non ha trovato nulla di nuovo, solo tecnologie migliori per evitare che le terapie utili ed efficaci siano sospese dai pazienti o dai loro familiari.

Lo stesso Stato o le Regioni sono responsabili quando pagano subito migliaia di euro al mese per i manicomi privati mentre tagliano i fondi alla Asl.
Quando pagano a pazienti cronici e accompagnati pensioni di invalidità indecenti di appena 290 o 780 euro al massimoI

Sono responsabili i Comuni che spesso pagano una parte di queste rette (3-9 mila euro al mese) ma non danno un euro né servizi alle famiglie dei pazienti o a quelli che vivono da soli (i servizi sarebbero: badante pulizia casa pulizia della persona preparazione pasti spesa compagnia riabilitazione).

Inoltre abbiamo i giornali che dichiarano pazzo al posto dei medici chi commette suicidio o efferati omicidi o stragi ma poi neanche un rigo contro lo stigma o per informazione sulla vera malattia mentale.

E infine c’è il Sadismo della popolazione generale che interviene sui fatti di cronaca come all’epoca dei Sumeri ma non offre mai servizi di assistenza e volontariato per i sofferenti psichici.

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