Il Chemsex tra MSM (uomini che fanno sesso con uomini) ha causato preoccupazione, a causa di un aumento del rischio di trasmissione di infezioni trasmesse sessualmente (STIs). Questo studio mirava a valutare la prevalenza del chemsex, i comportamenti associati e le IST tra gli utenti in una clinica di Dublino per un periodo di sei settimane nel 2016. Il questionario ha raccolto dati demografici, informazioni sulla sessualità, le pratiche sessuali, storie di malattie a trasmissione sessuale e pratica del chemsex negli utlimi 12 mesi. Il tasso di risposta è stato del 90% (510/568). Uno su quattro (27%) ha riferito di aver praticato il chemsex negli ultimi 12 mesi. La metà aveva preso 2 o più droghe nella sua ultima occasione di chemsex. Uno su cinque (23%) ha riferito che i loro partner avevano perso conoscenza a causa del chemsex. Gli utenti che praticano chemsex hanno più probabilità rispetto ai non partecipanti di avere più partner sessuali e di avere più rapporti sessuali senza l’uso di condom. La malattia sessuale più frequente contratta era la gonorrea con un aumento esponenziale anche di HIV. Uno su quattro (25%) ha riferito che il chemsex ha avuto un impatto negativo e disturbante sulle loro vite e quasi un terzo (31%) ha riferito che piacerebbe avere un aiuto concreto per uscirne. Questi risultati supportano prove internazionali dove l’utilizzo del chemsex nel sottogruppo dei MSM aumenta i comportamenti a rischio, le malattie a trasmissione sessuale e la dipendenza da sostanze. (Glynn, R. W., Byrne, N., O'Dea, S., Shanley, A., Codd, M., Keenan, E., Ward, M.,. .. Clarke, S. (January 01, 2018). Chemsex, risk behaviours and sexually transmitted infections among men who have sex with men in Dublin, Ireland. The International Journal on Drug Policy, 52, 9-15.)
Un altro studio fatto in una clinica di Londra mette in evidenza e correla il chemsex con la popolazione eterosessuale. I risultati dei 268 questionari somministrati hanno rivelato che il 70% dei pazienti (182/260) erano eterosessuali e il 63% (155/246) erano di etnia bianca. Nell’ultimo anno gli eterosessuali che avevano assunto droghe era del 35%. Anche in questo studio le droghe più utilizzate erano le metanfetamine e il GHB. Un altro dato interessante è che la popolazione bianca di eterosessuali faceva più uso di droghe rispetto agli eterosessuali non bianchi. (Samra, R., Khan, P., Bansal, C., & Bayley, J. (June 01, 2017). P142 Recreational drug use in heterosexual men in a sexual health clinic in east london: the forgotten majority?. Sexually Transmitted Infections, 93.)
Il mefedrone e i cristalli di metanfetamine sono degli stimolanti che aumentano il battito cardiaco e la pressione, producendo euforia ed eccitazione sessuale, mentre il ghb è un potente disinibitore e un lieve anestetico. I risultati generali riportano inoltre che alcuni utilizzatori affermano di farne uso per gestire i sentimenti negativi, come la mancanza di fiducia e di autostima, l’omofobia interiorizzata, e la stigmatizzazione del loro status di sieropositivi.
Indipendentemente dal sesso biologico o dall'orientamento sessuale le droghe vengono utilizzate come autoterapia contro dolore, ansia, depressione, angoscia e traumi. Le dipendenze e le psicopatologie non guardano il ceto sociale, il conto in banca, il lavoro o l'orientamento sessuale ma uccidono tutti indistintamente. La droga è un suicidio programmato.
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