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Carta per il Superamento delle Logiche Manicomiali. Un contributo per la chiusura degli OPG

5 Giu 14

Di carlo@gozio.it

Appello del Mondo della Psichiatria e Adesioni per la Carta Superamento Logiche Manicomiali
Psichiatri, magistrati, organizzazioni di pazienti e di familiari intervengono sul provvedimento del Senato, ora all'esame della Camera dei Deputati sulla chiusura degli ex-Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
 
 I FATTI
Di che si tratta? Ricordiamo che gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) sono stati creati in Italia dalla seconda metà dell'ottocento, da un lato, per sottrarre al carcere gli 'infermi di mente' che commettevano gravi reati ma non erano in possesso delle loro facoltà mentali, dall'altro per consentire loro di essere curati. Dal momento, tuttavia, che era comunque necessario predisporre misure di custodia, data la pericolosità sociale di queste persone, si riteneva che le suddette misure non potessero essere inflitte ai pazienti degli ospedali psichiatrici che non avevano commesso alcun reato. Da qui la creazione di istituti speciali, gli OPG. Negli anni queste strutture hanno condiviso il processo di incivile degrado che ha interessato la maggior parte delle carceri italiane condividendo con queste ultime l'accusa di essere luoghi di tortura che contravvengono alla loro funzione istituzionale.
Nel luglio del 2010 una Commissione del Senato guidata da Ignazio Marino accertò anche per i 5 OPG esistenti in Italia (tranne che per quello della Lombardia preso a modello di buon funzionamento) lo stato di inaccettabile deterioramento.
La commissione propose la chiusura dei peggiori OPG e la creazione di nuove strutture. Purtroppo niente di tutto questo è accaduto e la legge che prevedeva misure alternative è rimasta in gran parte sulla carta.
LE SOLUZIONI
La Carta per il Superamento delle Logiche Manicomiali
Nel maggio di quest'anno, nell'intento di forzare le decisioni delle Regioni il Senato vara un provvedimento, che proroga di un altro anno, fino al 2015, il superamento degli OPG, ma introduce alcune modifiche di legge che hanno fatto insorgere gli addetti ai lavori, psichiatri, magistrati, ma anche utenti e comuni cittadini. La critica al provvedimento si è tradotta nell'approvazione di una Carta per il Superamento delle Logiche Manicomiali.
In cosa consistono le modifiche introdotte dal Senato e in corso di discussione alla Camera.
1. Si individuano gli attuali servizi di psichiatria (Dipartimenti di Salute Mentale: DSM) nati dalla Legge 180 (reparti ospedalieri, centri diurni, comunità, appartamenti assistiti) come luogo di invio delle persone che hanno commesso reati in stato di incapacità e quindi non imputabili, ma da custodire per la loro pericolosità sociale.
2. Non si tiene conto del fatto che gli attuali DSM non si occupano di persone 'incapaci di intendere e di volere' ma di precise patologie psichiatriche che richiedono, per essere curate, adeguati ambienti di cura. Ovvio che – in assenza di OPG o di qualsivoglia struttura alternativa – gli autori di reato considerati incapaci, provenienti direttamente dal carcere con precise esigenze di custodia altererebbero profondamente le possibilità di cura dei servizi.
3. Nel cercare di forzare le dimissioni dagli OPG la proposta di legge impone al giudice di non considerare la possibilità di reiterare il reato per motivi ambientali. Il giudice dovrebbe così valutare solo la personalità e la soggettività dell'imputato. Contro questa limitazione l'Associazione Nazionale Magistrati ha affermato che, in caso di approvazione dell'attuale provvedimento, bisognerebbe immediatamente prevedere subito dopo una nuova legge di modifica.
4. Ancora al fine di evitare ritardi nelle dimissioni, il provvedimento afferma che le persone possono essere dimesse dagli OPG anche in assenza di un progetto di cura e di riabilitazione (!).
L'idea guida della legge è il trasferimento – tout court – della problematica degli OPG agli attuali servizi di salute mentale: tutti gli autori di reato, non imputabili per qualsiasi motivo mentale: pazienti psichiatrici, dementi, minorati psichici, intossicati da droghe, persone con condotta antisociali, tutti – in assenza di strutture alternative – transiterebbero dal carcere ai servizi psichiatrici.
CONCLUSIONI
Il Provvedimento del Senato, in discussione per l'eventuale trasformazione in legge alla Camera il 27 maggio 2014 ha suscitato la reazione di società scientifiche, professori universitari, direttori dei servizi di salute mentale di tutto il paese (la totalità in alcune regioni). Ma soprattutto hanno reagito le associazioni degli utenti che rifiutano di essere assimilati ad infermi di mente e autori di reato, associazioni di familiari che non desiderano questa sorte per i loro congiunti e comuni cittadini tutti uniti nel chiedere la modifica del provvedimento.
 
 
Carta per il Superamento delle Logiche Manicomiali.
Un contributo per la chiusura degli OPG
 
Facendo seguito alla decisione del 16 maggio 2014 di rinviare la discussione e l’approvazione alla Camera del Decreto legge 52/2014 sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari,
 
SENZA CHE TUTTAVIA SIANO SUPERATE PIENAMENTE LE LOGICHE MANICOMIALI,
 
i sottoscritti firmatari di questa mozione ritengono che ci si debba occupare SUBITO delle persone recluse negli OPG per le quali, a quasi 4 anni dall'inchiesta della Commissione Marino, non sono state ancora individuate soluzioni che garantiscano a tutte di poter essere prese in carico, trattate e seguite negli ambienti più appropriati con l’obiettivo ultimo di una loro reale inclusione sociale.
 
Il nostro Gruppo di Lavoro intende proporre poche ma importanti soluzioni, alcune delle quali possono essere subito adottate, mentre altre possono essere definite di medio-lungo termine.
Riteniamo come prioritaria l’accettazione di un nostro emendamento proposto al Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin, per differenziare i percorsi delle persone con “infermità mentale”. Pertanto le persone che, non essendo imputabili per legge non possono andare in carcere, non dovranno mai più andare in un CONTENITORE UNICO e indistinto (come l'attuale OPG, e come lo erano i manicomi), ma non dovranno nemmeno andare TUTTI nei Servizi di Salute Mentale, senza che vi sia stata una valutazione finalizzata a comprendere bene la natura delle problematiche specifiche alla base del giudizio di "Infermità Mentale”.
 
Riteniamo infatti che, a partire dalla PERIZIA e da una VALUTAZIONE MULTI-PROFESSIONALE che accerti la non imputabilità di soggetti autori di reato (in quanto incapaci di intendere e di volere) si debbano individuare PERCORSI DIFFERENZIATI A SECONDA DEL TIPO DI PROBLEMA, al fine di garantire le cure e i processi riabilitativi più adeguati ai problemi specifici dei pazienti, ASSICURANDO LORO GLI STESSI DIRITTI A CURE DI QUALITÀ RISERVATI A TUTTI GLI ALTRI PAZIENTI.
 
Proponiamo quindi quanto segue:
1) LE PERSONE CON DISTURBI MENTALI  dovranno essere accuratamente valutati dai Servizi di Salute Mentale per decidere il migliore percorso di cura che potrà – SULLA BASE DELLE PROBLEMATICHE SPECIFICHE – essere caratterizzato dai diversi livelli d'intensità assistenziale, da quello territoriale a quello residenziale! Il criterio di fondo per l'invio al Dipartimento di Salute Mentale deve essere l’individuazione di un percorso terapeutico-assistenziale-riabilitativo finalizzato al miglior funzionamento possibile svolto nelle strutture previste per i Disturbi Mentali.
2) Le PERSONE CON DEMENZA O ALTRI PROBLEMI NEUROLOGICI IRREVERSIBILI, PSICOORGANICI, O RITARDO MENTALE dovranno avere la garanza di interventi appropriati in specifiche strutture assistenziali non ricomprese nelle strutture del Dipartimento di Salute Mentale.
3) Le persone con PROBLEMI ALCOL-CORRELATI E CON PROBLEMI DI DIPENDENZA DA SOSTANZE devono avere la garanzia di essere inviate nei servizi preposti più competenti nella cura delle dipendenze.
4) Le persone che hanno una CONDOTTA ANTISOCIALE, se ritenute non imputabili ex art. 88 del Codice Penale, potranno essere inviate in appropriati percorsi correzionali specifici o essere soggetti a prescrizioni a cura dell'Autorità Giudiziaria. Per queste persone i precedenti percorsi non sarebbero di fatto appropriati, né terapeutici.
 
Desideriamo che nel nostro Paese il giusto intento umanitario di sottrarre al carcere le persone che commettono delitti, ma non sono imputabili in quanto incapaci di intendere e di volere, non venga contraddetto dall'invio di queste persone in ambienti, dove sarebbero costretti a convivere pazienti con disturbi psichiatrici, demenza, ritardo mentale, intossicazione da droghe, insieme a soggetti con condotta antisociale e così via, IL CHE FINIREBBE CON IL FAR PREVALERE LOGICHE DI TIPO MANICOMIALE, FORTUNATAMENTE DEBELLATE CON LA LEGGE 180  BEN 36 ANNI FA.
 
RITENIAMO INDISPENSABILE CHE VENGA GARANTITO ALLE PERSONE CHE, INCAPACI DI INTENDERE E VOLERE, COMMETTONO UN REATO PER IL QUALE NON SONO IMPUTABILI, UN TRATTAMENTO INDIVIDUALIZZATO CHE SIA IL MIGLIORE POSSIBILE IN RELAZIONE ALLE LORO SPECIFICHE PROBLEMATICITÀ, E SVOLTO DAI  PROFESSIONISTI MAGGIORMENTE COMPETENTI PER ESSE. 
 
Per questi motivi, occorre, pertanto, abbandonare definitivamente anche la soluzione proposta nel provvedimento rinviato, che individuava, in pratica, l'invio di tutti i soggetti autori di reato non imputabili, ai Servizi di Salute Mentale, laddove è NECESSARIO CHE OGNI SOGGETTO RICEVA IL MIGLIOR TRATTAMENTO POSSIBILE NEGLI AMBIENTI PIU' OPPORTUNI.
 
E’ tempo di aprire un sereno confronto con tutte le parti interessate (operatori della salute mentale, utenti, utenti esperti, familiari, società scientifiche, ecc.) per delineare il miglior percorso possibile per persone che hanno diritto alla speranza di una vita migliore.
 
 
Promotori: Massimo Casacchia (L’Aquila), Andrea Balbi (Roma), Antonio Mastroeni (Como), Walter Di Munzio (Salerno), Mirella Ruggeri (Verona), Franco Veltro (Campobasso)
 
 
Hanno aderito al 25 maggio 2014 ore 22:
 

 
ASSOCIAZIONI
SIP
Società Italiana Psichiatria
Italia Associazione Professionisti Nazionale
Collegio Professori Ordinari di Psichiatria (si veda Dichiarazione in Appendice al Documento) Italia Associazione Professori Universitari Nazionale
SIPF
Società Italiana di Psichiatria Forense
Italia Associazione Professionisti Nazionale
Società di Deontologia ed Etica in Psichiatria
 
Italia Associazione Professionisti Nazionale
AIPP
Associazione Italiana Interventi Precoci nelle Psicosi
Italia Associazione Professionisti Nazionale
Associazione Italiana Salute Mentale (AITSAM) (si veda Dichiarazione in Appendice al Documento) Italia Associazione Familiari Nazionale
Consulta Salute Mentale Lazio Utenti/Operatori Lazio
Coordinamento CSM Lazio
 
Lazio Psichiatri Lazio
Liberamente Insieme
 
Molise Associazione Utenti Campobasso
Mens Sana   Molise Associazione Familiari Campobasso
Associazione "Promosam" per la Promozione Salute Mentale Regione Molise Associazione Utenti Campobasso
Rete Utenti Lombardia Lombardia Associazione Utenti Sede Legale: Como
Presidenza: Pavia
Associazione NèP Lombardia Associazione
Utenti/Operatori
Como
 
 
DIRETTORI DIPARTIMENTI SALUTE MENTALE, SERVIZI PSICHIATRICI CSM, E DOCENTI UNIVERSITARI
Cognome Nome Sede lavoro Qualifica Ruolo
Altamura Carlo Milano Psichiatra Professore Ordinario, Direttore DSM IRCCS Policlinico, Milano
Balbi Andrea Roma Psichiatra Direttore DSM Roma D
Bertolazzi Gerardo Bussolengo (VR) Psichiatra Direttore DSM USSL 22 Bussolengo (VR)
Biffi Giuseppe Milano Psichiatra Direttore DSM AO San Carlo (Milano)
Biondi Massimo Roma Psichiatra Professore Ordinario, Direttore SPDC DH Umberto I Roma
Boccara Paolo Roma Psichiatra Direttore DSM Roma B
Brighenti Fabrizia Este (PD) Psichiatra Direttore DSM ULSS 17 – ESTE (PD)
Busana Claudio Montecchio (VI) Psichiatra Direttore DSM ULSS 5 – Montecchio (VI), e Coordinatore Collegio Primari di Psichiatria del Veneto
Cappellari Ludovico Cittadella Psichiatra Direttore DSM ULSS 15 – Cittadella (PD)
Carfagna Lino Latina Psichiatra Direttore DSM Latina
Carizzone Luigi Caserta Psichiatra Direttore DSM Aversa, ASL Caserta 1
Carpiniello Bernardo Cagliari Psichiatra Professore Ordinario e Direttore DSM ASL Cagliari
Casacchia
 
Massimo L'Aquila Psichiatra Professore Ordinario Università de L’Aquila
                 

 
 

Castiglioni
 
Pierluigi Milano Psichiatra Direttore DSM Legnano (MI)
Celozzi Carola Civitavecchia Psichiatra Responsabile CSM Civitavecchia (Roma)
Cerati
 
 
Giorgio Lombardia Psichiatra Comitato Tecnico per la Salute Mentale Regione Lombardia
Cesari
 
Giampiero Arezzo Psichiatra Responsabile UF Salute Mentale; Arezzo
Cetti Claudio Como Psichiatra Direttore DSM Como
Cioffi Isidoro Varese Psichiatra Direttore UOP Verbano Varese
Cocchi Angelo Milano Psichiatra Presidente AIPP – (vedi associazioni) Responsabile del Centro per l’intervento precoce nelle psicosi – PROGRAMMA 2000, A.O. Niguarda, Milano
Danieli Andrea Vicenza Psichiatra Direttore DSM ULSS 6 Vicenza
De Giorgi Serafino Lecce Psichiatra Direttore DSM Lecce
De Rossi Moreno Adria Psichiatra Direttore DSM ULSS 19 Adria (Ve)
Di Giannantonio Massimo Chieti Psichiatra Professore Ordinario di Psichiatria e Direttore DSM Chieti
Di Munzio Walter Salerno Psichiatra Direttore DSM ASL Salerno 1, ambito Centro e Sud
Ducci Giuseppe Roma Psichiatra Direttore UOC SPDC S.Filippo Neri , DSM ASL Roma E
Fagiolini Andrea Siena Psichiatra Professore Ordinario e Direttore DSM Area Vasta Siena
Favaretto Gerardo Treviso Psichiatra Direttore DSM ULSS 9 Treviso

 

Fazzari Giuseppe Brescia Psichiatria Direttore UOP Brescia sud, Brescia
Ferracuti Stefano Roma Psichiatra Professore Associato di Psicologia Clinica
UOC Psichiatria
Azienda Ospedaliera Sant'Andrea e Sapienza Università di Roma
Fiorinastro
 
 
Paolo Roma Psichiatra , Professore Dipartimento di Neurologia e Psichiatria – La Sapienza, Roma
Gala Costanzo Milano Psichiatra Direttore DSM AO San Paolo, Milano
Grimaldi
 
Manlio Napoli Psichiatra Direttore DSM Napoli Sud

 

Imperadore Giuseppe Verona Psichiatra Direttore 2 Servizio Psichiatrico ULSS 20 Verona
Lora Antonio Lecco Psichiatra Direttore DSM AO Lecco
Loriedo
 
Camillo Roma Psichiatra Professore Associato, Sapienza, Università di Roma
Magnani
 
Piero Antonio Mantova Psichiatra Direttore DSM AO Mantova
Malinconico Angelo Termoli Psichiatra Direttore CSM Termoli
Maniscalco
 
Tommaso Legnano Psichiatra Direttore DSM Legnago – ULSS 21 (VR)
Massaro Claudio Foggia Psichiatra Responsabile CSM 2 Foggia

 

Mencacci Claudio Milano Psichiatra Direttore DSM AO Fatebenefratelli , Milano
Miceli Maurizio Firenze Psichiatra Responsabile Servizio Salute Mentale Adulti, Firenze 3
Molteni Franca Busto Arsizio Psichiatra Direttore DSM AO Busto Arsizio (Varese)
Nicolò Giuseppe Colleferro (Roma) Psichiatra Direttore DSM Asl Roma G
Percudani Mauro Milano Psichiatra Direttore DSM AO Garbagnate (Milano)
 
Piazza
 
Carlo Verona Psichiatra Direttore 4 Servizio Psichiatrico ULSS 20 San Bonifacio (VR)
Pinotti Andrea Mantova Psichiatra Direttore ff UO OPG Castiglione delle Stiviere (Mantova)
Pioli Rosaria Brescia Psichiatra Istituto Fatebenefratelli IRCCS Brescia
Politi Pierluigi Pavia Psichiatra Professore Ordinario di Psichiatria Università di Pavia Direttore UOP

 

Pozzan Tecla Verona Psicologa Clinica Responsabile, CSM di Verona Sud
Roncone Rita L'Aquila Psichiatra Professore Ordinario Psichiatria L'Aquila
Ruggeri Mirella Verona Psichiatra Professore Ordinario e Direttore Dipartimento Interaziendale Salute Mentale Verona
Russo Maria Concetta Benevento Psichiatra Responsabile CSM di Benevento
Sacchetti Emilio Italia Psichiatra Professore Ordinario Psichiatria e Direttore DSM Brescia Presidente SIP
Scarcella
 
Franca Viterbo Psichiatra Responsabile CSM 1, Viterbo

 

Scarpa Franco Empoli Psichiatra Direttore UOC Salute in Carcere 11 Empoli
Semenzin
 
Massimo Belluno Psichiatra Direttore DSM ULSS 2 Feltre (Belluno)
Stegagno
 
Marco Verona Psichiatra Direttore 1° Servizio Psichiatrico ULSS 20 Verona

 

Tartaglione Sergio Isernia Psichiatra Direttore DSM Isernia
Urbani Anna Venezia Psichiatra Direttore DSM ULSS 13 – Mirano (VE)
Veltro Franco Campobasso Psichiatra Direttore DSM ASReM Campobasso
Vender Simone Varese Psichiatra Direttore DSM AO di Varese
Professore Ordinario Psichiatria

 
E anche:
 
Luigi Acanfora, Psichiatra (Civitavecchia); Franco Addona, Psichiatra (Campobasso); Borgogni Andrea Adriano, Psichiatra ( ); Emilia Alfonsi, Psichiatra (Ancona); Camillo Avino, Psichiatra (Campobasso); Maurizio Bacigalupi, Psichiatra (Roma); Antonio Barrea, Assistente Sociale (Campobasso); Nicola Bianchi, Educatore professionale (Como); Emiliana Bonanni, Psicologa (Campobasso); Antonella Boscia, Tecnico-Amministrativo (Campobasso); Franco Burla, Psichiatra (Roma); Paolo Caliari, Psichiatra (Roma); Maria Luisa Califano, Psicologa (Benevento);  Paolo Candido, Psichiatra (Como); Fiorella Capocasale, Psichiatra (Benevento); Felicia Caporaso, Educatrice (Benevento); Dr. Achille Caputo, Psichiatra (Benevento); Carlo Cheli, Psichiatra (Civitavecchia); Vittoria Ciampone, Psichiatra (Campobasso); Cilfone Filomena, Ass. Sociale (Campobasso); Francesco Colavita, Tecnico Amministrativo (Campobasso); Alessandro Colucci, Psichiatra (Napoli); Tali Corona Mattioli – Presidente AITSAM (Treviso); Pinuccia Corti, Amministrativo (Como); Antonio Cuccaro, Psichiatra (Campobasso); Emanuela Cutillo, Ass. Sociale (Campobasso); Giovanna De Cicco, Psichiatra (Benevento); Gianpiero Ercolani ( ); Fulvio Cusani, TdR (Benevento); Maria Erricolo ESP Utente (Milano); Adriana Faggiano, Infermiera Capo-Sala (Como); Stefania Falavolti, Psichiatra (Roma); Elvira Fasulo, Psichiatra (Benevento); Adolfo Ferraro, Psichiatra (Napoli); Gianluca Figliolia, Psichiatra (Campobasso); Angela Forte, Psichiatra (Salerno); Claudia Goss, Psichiatra e Ricercatore (Verona); Graziani Rita, Psicologa (Roma); Laura Grigoletti, Psicologa Clinica (Verona); Manuela Guarneri, Psichiatra (Napoli); Eros Iacomelli (Roma); Claudia Iannone, psicologa (Campobasso); Rosalia Iebba, Ass. Sociale (Benevento); Dario Lamonaca, Psichiatra (Legnago); Ornella Kauffmann, Sociologo (Como); La Marca Silvana, Psichiatra (Campobasso); Antonio Lasalvia, Psichiatra (Verona); Leanza Valeriana, Psicologa (Campobasso); Franca Leone Valeria, Tdr (Termoli); Lepre, Psichiatra (Nocera); Loriedo Camillo, Psichiatra, (Roma); Irene Macaluso Utente Esperto (Como); Antonio Mastroeni, Psichiatra (Como); Rosi Maugeri, Psicologa (Campobasso); Eva Mazzuccato; Corrado Micieli (Roma); Mignognia Natalìa, Inf. Prof. (Campobasso); MariaLaura Mignone, Psichiatra (Salerno); Luca Mingarelli Rosa dei Venti ONLUS (Como);Emiliano Monzani, Psichiatra (Milano); Angela Nardi, Psichiatra (Roma); Nobili Gabriella, ( ); Giovanni Nolfe, Psichiatra (Napoli); Luigi Orso, Psichiatra (Roma); Anna Palazzo, Inf. Professionale (Campobasso); Daniela Panella, psichiatra (Benevento); Massimo Pasquini, Psichiatra (Roma); Ugo Maria Pàstina, Psichiatra (Campobasso); Esterina Pellegrini, Psichiatra (Como); Livia Perna, Psichiatra (Nocera); Mario Pettinelli, Psichiatra (Fabriano); Alessia Pica, TdR (Campobasso); Maria Vittoria Pitolli, Psichiatra (Roma); Irene Pontarelli, TdR (Campobasso); Paola Porta, pedagogista (Como); Maria Grazia Pisoni Educatore Professionale (Legnano); Stefania Praitano, Psicologa (Campobasso); Giuseppe Primerano, Psichiatra, (Bergamo); Michele Procacci (Roma); Silvana Radici, Coordinatore Infermieri DSM (Como); Antonella Raimondo, Psichiatra (Campobasso); Michela Rimondini, Psicologa Clinica e Ricercatore (Verona); Enrico Rosini, Psichiatra (Roma); Sandra Saba, TdR (Benevento); Sabbatini Rita, Psichiatra (Roma); Santomauro Sandra, Psichiatra (Rieti); Andrea Santoni, Utente Esperto (Como); Scarinci Antonio, psicologo (Veterbo); Solla Lucia, Ass. Sociale, Benevento; Stefano Seripa, Psichiatra (Civitavecchia); Paolo Simonato, Psichiatra (Ferrara); Alessio Spadaro, Presidente RUL (Como); Emanuele Tarolla, Psichiatra (Emilia Romagna); Piera Tosini, Psichiatra (Napoli); Enrico Visani, Psichiatra (Roma); Maria Paola Zerella (Roma)
 
Numerose altre adesioni, individuali o di associazioni, sono giunte via Facebook (325 al 25 maggio, ore 22) e possono essere visualizzate su “evento face book comitato slm”
 
 
…le adesioni continuano. Per aderire scrivere a: comitatoslm@gmail.com
 
 
 
APPENDICI
 
DICHIARAZIONE DEL COLLEGIO DEI PROFESSORI DI PRIMA FASCIA DI PSICHIATRIA
 
La Giunta Esecutiva, 23 maggio 2014
 

 
PRESIDENTE
Bernardo Carpiniello
Clinica Psichiatrica
Università di Cagliari
Via Liguria 13
09127 Cagliari
Dir: 070 41518
Fax.: 070 480083
Cell 3338452984
E-mail: bcarpini@iol.it
 
 
SEGRETARIO
Matteo Balestrieri
Clinica Psichiatrica
Università di Udine
Azienda Ospedaliero-Universitaria
P.le S.M.Misericordia 15
33100 Udine
Dir.: 0432 559627
E-mail: matteo.balestrieri@uniud.it
 
 
TESORIERE
Diana De Ronchi
Istituto di Psichiatria “P. Ottonello”
Università degli Studi
V.le Carlo Pepoli, 5
40123 Bologna
Dir.: 051 6584237
Segr.: 051 521232
Fax: 051 521030
E-mail: diana.deronchi@unibo.it
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il Collegio dei Professori di Prima Fascia di Psichiatria delle Università Italiane, considerata la imminente discussione parlamentare del DL 52/2014, nell’esprimere la condivisione dei contenuti e delle proposte espresse nella “Carta per il Superamento delle Logiche Manicomiali. Un contributo per la chiusura degli OPG”, nel ribadire il principio generale dell’ uguale diritto alla tutela della salute per tutti i cittadini senza discriminazione alcuna, sottolinea i seguenti aspetti, fondamentali per un reale progresso nella cura delle persone affette da disturbi mentali autrici di reato:

  1. Ogni persona autrice di reato considerata “inferma di mente” in senso giuridico dovrà essere sottoposta ad un progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato e specifico, che parta da una attenta valutazione della sua condizione clinica e psicosociale, venendo conseguentemente affidato ai servizi assistenziali delle Aziende Sanitarie Locali che abbiano specifica competenza a gestire il caso.
  2. I Dipartimenti di Salute mentale si faranno carico esclusivamente delle persone autrici di reato per le quali sia stata riconosciuta la effettiva presenza di un disturbo mentale che rientri nell’ambito delle sue specifiche e precipue competenze assistenziali, tenuto conto del fatto che persone giudicate affette da “infermità mentale” in senso giuridico possono essere affette per quanto concerne gli aspetti terapeutici da disturbi di competenza di altri settori assistenziali (neurologia, geriatria, medicina interna, servizi per le dipendenze etc.).
  3. Al fine di predisporre modi, tempi e luoghi di attuazione del progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato di cui al punto 1, i Dipartimenti di salute mentale dovranno necessariamente tenere conto della valutazione dei livelli di pericolosità sociale così come valutata in sede di giudizio, che rappresenta una fondamentale variabile per la modulazione degli interventi; in ogni caso, appare inderogabile la necessità di scindere la funzione assistenziale da quella valutativa della sussistenza o persistenza della cd “pericolosità sociale”, la quale, in ogni fase del giudizio, non può e non deve essere compito delle equipes curanti, al fine di evitare ogni possibile compromissione della relazione terapeutica, derivante dalla eventuale confusione di ruoli, Ciò alla luce dell’importanza fondamentale del mantenimento di una buona relazione terapeutica ai fini del miglior esito degli interventi,
  4. Tenuto conto della ben nota, innegabile inadeguatezza generale dei DSM italiani in termini di dotazioni strutturali e di personale, le Regioni dovranno urgentemente provvedere a colmare le carenze in essere, tenendo conto della gravosità del carico assistenziale che su di esse già pesa, al fine renderli effettivamente adeguati alle nuove incombenze derivanti dalla attuazione della normativa di cui al DL in oggetto.
  5. Le persone affette da disturbi mentali autrici di reato sono frequentemente gravate da specifici problematiche di ordine clinico e psicosociale, di cui l’esempio più emblematico è costituito da coloro che sono affetti da gravi disturbi di personalità, in associazione o meno con altri disturbi mentali e/o con disturbi da uso di sostanze; tali persone richiedono altrettanto specifiche competenze per quanto riguarda i processi terapeutico-riabilitativi e più in generale assistenziali. Pertanto, tenuto conto del fatto che nella maggioranza dei DSM italiani il personale di tutti i livelli non ha a tutt’oggi una adeguata formazione per affrontare tali specifiche esigenze, le Regioni dovranno avviare con urgenza specifici programmi di formazione, qualificazione e riqualificazione del personale del DSM, affinchè venga garantita effettivamente una adeguata ed efficace presa in carico di tali persone.
  6. Tenuto conto della complessità di condizioni cliniche e di bisogni delle persone affette da disturbi mentali, ancor più se autori di reato, appare altrettanto necessario che i tutti Dipartimenti di Salute Mentali siano dotati delI’intera gamma di strutture ospedaliere ed extraospedaliere (territoriali, semiresidenziali e residenziali con diverso livello di intensità di cure e protezione) al fine di garantire di percorsi di cura effettivamente differenziati e modulati sulla base delle esigenze clinico-terapeutiche.

 
 
DICHIARAZIONE DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE DELLA
Associazione Italiana SAlute Mentale (AITSAM)
21 maggio 2014
Oggetto:chiusura OPG
 
L’Assemblea nazionale AITSAM, riunitasi il 21/05/201414, ha deliberato di aderire alla mozione di cui alla "Carta per il superamento delle Logiche Manicomiali" espressa dal Gruppo di Lavoro ivi menzionato.In particolare appare urgente ed essenziale differenziare i percorsi dei soggetti dimessi dagli attuali OPG, a seconda del tipo di problema di cui sono portatori. Raccomanda al Gruppo di Lavoro di scendere a proposte concrete per l'individuazione dei percorsi praticabili, almeno sin dove possibile in sede propositiva.
Cordiali saluti.
Tali Mattioli Corona – Presidente Nazionale AITSAM

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