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XXIII Corso residenziale di Psicopatologia Fenomenologia “Arnaldo Ballerini” 2024

12 Mar 24

Di giocastignoli

Come già accaduto in precedenti edizioni, anche quest’anno la proposta figlinese indica temi classici (vedi il discorso attorno alle allucinazioni) ed ambiti nei quali la riflessione fenomenologica è innovativa (vedi l’area della psicopatologia della vulnerabilità in adolescenza) arrivando a traguardare i confini della clinica, come nella poesia.

Il Corso residenziale è articolato da quest’anno in sei incontri dalla primavera all’autunno 2024, centrati sempre sul venerdì pomeriggio e sul sabato mattina. Il primo modulo riprende la chiusa del contributo offerto da Di Petta a termine del corso 2023 ed è dedicato all’atmosferico nel recupero dell’interesse estetico nell’approccio alla prima impressione che ci dà il mondo. Sono chiamati a dialogare sul tema due filosofi, Tonino Griffero e Guenda Bernegger con uno psicopatologo, Gilberto Di Petta. Il secondo incontro è dedicato alla lettura fenomenologica della spazializzazione allucinatoria della coscienza nell’area psicotica, traumatica e tossica. Lo sguardo fenomenologico sull’espressione criminogena della violenza è l’interesse del terzo incontro, scandito tra posizione giuridica, peritale e antropologica. Nel modulo successivo, il quarto, si riprende l’interesse verso il mondo della adolescenza, area in continuo e vorticoso divenire, con interesse verso la vulnerabilità della struttura intenzionale della coscienza pre-riflessiva. Uno sguardo sull’arte del fare poesia e sulla poesia dell’incontro terapeutico si presentano come innovativo tema di dibattito nel quinto fine-settimana. Chiude il programma del Corso residenziale il modulo dedicato ad un approfondimento di un tema poco praticato, quello dell’analisi dell’esperienza che l’uomo fa della malattia cronica nel mondo della “salute malata”.

L’aspetto didattico del Corso e la possibilità di partecipare attivamente alla discussione da parte dei partecipanti hanno rappresentato, in questi 24 anni, un’occasione unica nel panorama formativo italiano per rianimare e recuperare sia motivazione che entusiasmo nel lavoro clinico quotidiano, permettendo il riconoscimento di specifiche e concrete funzioni terapeutiche all’operatore che aspira a curare in un modo fenomenologicamente orientato

Nello stile del Corso di Figline, la pratica dei Servizi si coniuga con la ricerca e l’insegnamento universitario, con la formazione e la supervisione degli operatori. Nei sei incontri residenziali i relatori condivideranno con i corsisti la loro conoscenza diretta, la loro esperienza e la loro personale lettura della psicopatologia fenomenologica promuovendo la rimessa in circolo di quanto già ritenuto ovvio e acquisito attraverso l’interazione ed il dialogo a più voci. Grazie allo stimolo di esperti discussant, infatti, il dibattito, che vede coinvolti ance partecipanti e allievi della Scuola di Psicoterapia Fenomenologico-Dinamica di Firenze, insieme a specialisti esperti, neo-specialisti, operatori dei servizi, diventa la parte imprevista e, forse, più formativa dell’intero Corso. Sarà posta particolare attenzione alla metodologia del lavoro psicopatologico sul campo.

La città di Figline Valdarno, patria di Marsilio Ficino e culla del Rinascimento italiano, accoglierà come ogni anno i corsisti nella sua atmosfera densa di cultura e di storia, rendendo gli incontri residenziali assolutamente indimenticabili all’interno della struttura Villa Casagrande.  

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