Incertezze del Genere raddoppia, nonostante le proteste, l’assenza di persone Transgender a parlare di Sé medesime in prima persona, e tutto sommato anche di pubblico (sotto le 90 unità ormai).
Questa volta, per la prima volta, l’autore è una persona LGBTI e soprattutto è una persona che ha trattato in modo psicoanalitico l’argomento.
Vi raccomando di leggere immediatamente il suo libro e se potete di farmi da lenoni perché lo vorrei sposare subito!
ACCATTATEVILLE…
Fabrice Bourlez “Psicoanalisi Queer”
https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857586755
Le precedenti versioni di questri incontri di Incertezze di Genere sono purtroppo già online. Solo la Terza è quella che vi raccomando, quella del Prof. Clerici, che in modo scientifico spiega chi sono le persone Transgender, minori o maggiorenni, non binarie e medicalizzate.
A breve uscirà anche la Quarta che è appunto quella del magnifico Bourlez: https://www.youtube.com/@iprsroma6228
Qu’ouir? Quoi Ouir? Que Ouir? Cosa Ascoltare?
ma anche Qui Ouir? Qu’ouir? Chi Ascoltare?
È uno dei temi molto interessanti che Bourlez ha provato a spiegare ad un pubblico di psicoanalisti lacaniani davvero incapaci, uno dei quali (S. Benvenuto) se ne è uscito con la banalità omofoba che per la psicoanalisi non esiste la differenza tra gay ed etero, cis o trans perché non esisterebbe la differenza tra patologia e normalità.
Per me i lacaniani sono patologici, quasi tutti, tranne Silvia Lippi e Fabrice Bourlez, al momento, ma di Silvia Lippi non vi dico altro…
Tutta la narrazione parte dalla tragica morte di Foucault per AIDS pochi anni dopo Lacan, per vecchiaia, ed il suo lapsus del lasciare nella sala d’attesa della psicoanalista didattica lacaniana il testo di Foucault sulla Storia della Sessualità in due volumi in italiano…
Un altro tema trattato, anzi il principale, è stata la differenza tra Strategia e Tecnica, dove la Strategia rappresenta lo schema generale e gli archetipi di riferimento, oggi riconosciuti nel triangolo edipico per i lacaniani come per i freudiani, purtroppo, mentre la Tecnica si adatta più facilmente alle differenze specifiche della persona in psicoanalisi.
Secondo Bourlez è venuto il momento (finalmente) di riscrivere la Strategia, considerando anche che per Freud la Psicoanalisi si confronta sul terreno principalmente del Linguaggio, mentre per Lacan la Psicoanalisi deve affrontare soprattutto il terreno del Reale. Secondo Bourlez si deve lavorare su una Strategia che dialoghi sul terreno del Politico, ma non so se sono del tutto d’accordo, in conseguenza anche della nostra entrata in scena come parlanti, sua, mia, volendo Isay che non so perché nessuno citi mai, ma tutto sommato soprattutto di Paul B. Preciado.
Comprate subito un libro di Paul B. Preciado (sono un mostro che vi parla, disforia mundi ecc.)
Ed ovviamente il capolavoro psicoanalitico di Richard I. Isay “Essere Omosessuali”
In fondo Bourlez esprime in modo più condiviso ed elegante esattamente il mio pensiero che… magari ammettere che la strategia o la teoria attuali sono semplicemente pessime e che la potete riscrivere per renderla davvero forte… si chiama evoluzione… i dinosauri avevano una forte strategia… ecco…
ah mi capita lo stesso quando ascolto un lacaniano… ma finora mi sono innamorato solo di Fabrice.
Parla Lolli, molto amato in Italia, ma vabbè ancora ripete la solfa che si diventa Transgender o Gay chissà come? ma almeno ISAY leggetelo, se non capite la epigenetica, pazienza, ci sono le mie lezioni online sul canale Amigay ma capisco che per voi sono troppo complicate… ma almeno ISAY che è uno psicoanalista, leggetelo.
Lolli cita ad esempio anche una questione della autogenesi del pensiero di castrazione materna o dell’innamoramento col padre dei paschi gay come idea persecutoria di chi va dallo psicoanalista e magari vorrebbe non essere gay…
E si chiama Omofobia Interiorizzata… terribile quando qualcuno collega la propria omosessualità alle violenze pedofile subite… ma provare ad imparare questi concetti di base? Si sono spesso derivati dalla Psicoterapia Relazionale o da quella Cognitivo Comportamentale, che sono solo figlie di Lacan e Freud, ma magari se ci furono degli scismi è perché gli psicoanalisti restano dei dinosauri?
Io non capisco perché i Lacaniani pretendono di riferirsi al Reale quando parlano solo della propria soffitta dalla quale non vogliono uscire.
Per favore, finite nel mondo reale… quello dove il manicheismo edipico è solo una fantasia … anche lacaniana… che produce violenza.
No non ce la faccio: dopo Benvenuto e Lolli io resto convito che i lacaniani siano patologici… e violenti.
Parla la dea Manuela Fraire sul bisogno di identificazione dall’altro, un tema molto sentito dalle minoranze Queer.
Si esprime a favore delle logiche edipiche ma osserva dei limiti alla famiglia triangolare, che comunque è quella in cui ogni persona LGBTI finisce per nascere.
Non abbiamo una chiave che apre tutto, dice la Fraire.
Separare procreazione e maternità è il suo tema fondamentale, quasi una relazione separata, volutamente.
Leggete la sua intervista completa su Gaypost: https://www.gaypost.it/gestazione-altri-procreatrici-si-nasce-madri-si-diventa?fbclid=IwAR07q-pH94iliVen7qjbK8pMjXgTQJDWq8rvQ9DgNiDsfBWsPC4eHyHVkvo
Negoziare la procreazione con la società o con il partner non cambia. Siamo mammiferi ma siamo mammiferi pensanti e parlanti.
Una donna che può desiderare un figlio che non sostituisca ciò che non ha è uno degli obiettivi del femminismo ancora non compiuti e sui cui ragionare in termini di fantasie psicoanalitiche.
Bisogno di avere un corpo che cresce e finisce … porta al desiderio della procreazione… questo come senso del limite che ha difeso la famiglia edipica e che oggi non esiste più dato che abbiamo superato con la procreazione assistita questi limiti.
Un tema di attualità…. grazie Fraire…
Al momento il limite è la dipendenza dall’utero per la procreazione e in modo provocatorio ma sincero ricordo che oggi l’Utero Meloniano è brandito come il nuovo Fallo.
Meravigliosa la Fraire… (ma sposerei subito Bourlez)
Dalla generazione analitica alla generazione assistita e poi di nuovo alla generazione analitica è la riflessione del padrone di casa R . Bracalenti.
Uscire dalle dicotomie… natura cultura… vita morte ecc
Viene citata Sexing the Body Fausto Sterling… https://www.amazon.it/Sexing-Body-Politics-Construction-Sexuality/dp/0465077145 e temi lacaniani come lo strumento della iscrizione culturale come parte del corpo, attraverso il nastro di Moebius…
Giusto per essere precisi… si nasce anche Intersex… 1% della popolazione e sinceramente si nasce Transgender … 1% della popolazione… sul nastro di Moebius tra genitali e cervelli… primo e terzo trimestre di gravidanza. E quindi…
Cosa sogna una persona Intersessuale?
Veloci idee sparse:
Pluralizziamo il discorso fuori dal triangolo edipico
Ascoltiamo come le persone si rapportano con il proprio punto insopportabile
Altri modi di trasmettere il desiderio analitico
Il controtransfert rischia di non ascoltare più l’altro ma solo le proprie incertezze
Forse Lacan non aveva bisogno di un lavoro forte se parlava di anti-filosofica rispetto al lavoro psicoanalista ma anzi di lavorare per perdere l’universalità del concetto per incontrare l’unicità del soggetto
Quali pratiche possibili oltre lo strutturalismo e le pratiche queer? (samuele naspi)
La tattica situazionista degli anarchici (R. Bracalenti)
Comunque dobbiamo confrontarci con la metapsicologia (arturo casoni)
La sessualità ha sempre seguito la linea di minor resistenza, la differenza tra ieri e oggi è che oggi essa si mostra e questo aggredisce un potere che ieri concedeva la rappresentazione di un unico modello. (Tiziana Bonfili)
Beh diciamo dagli anni sessanta perché prima anche la sessualità femminile non era nemmeno pensabile soprattutto in Italia … (me medesimo)
Il termine di “razza” che ho sentito utilizzare almeno una volta mi sembra sempre bizzarro di sentirlo utilizzato senza guillemets dai relatori di questo livello … (scusate ho perso chi lo abbia scritto)
Gli USA sono razzisti, gli UK erano schiavisti… hanno inventato loro la parola Razza e non hanno fatto i conti con il proprio fascismo (me medesimo)
Hanno proposto una nuova serie di eventi… che incubo… intanto io propongo dei temi sui quali loro non sanno semplicemente cosa dire…
- Esiste tutto il tema della… questione dei Genitori delle persone LGBTI… un punto fondamentale… edipico… pieno di omo-transfobia… anche interiorizzata… una marea di cui non parlate mai…
- Vogliamo poi parlare del partner delle persone LGBTI, soprattutto di Transgender e Intersex, ché non sono simmetrici e ché i loro corpi cambiano nel tempo… e della loro marea?
- Oltre il Fallo oggi avete l’UTERO Meloniano… e l’Ano Queer… fino a prova contraria…
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