PSICHIATRIA 2019: LA NUOVA COMPLESSITÀ DELLA CLINICA, DEI MODELLI ETIOPATOGENETICI E DEGLI INTERVENTI
Presentazione di Mario Maj
Il 12° Congresso della Società Italiana di Psichiatria Biologica si propone di offrire un quadro completo e di altissimo livello della nuova complessità della clinica, dei modelli etiopatogenetici e degli interventi in psichiatria.
Sul versante della clinica, particolare attenzione sarà rivolta: a) alle nuove concettualizzazioni dei disturbi mentali, complementari all’approccio categoriale (network psychopathology, vari modelli dimensionali); b) alle nuove modalità di raccolta delle informazioni nelle persone con disturbi mentali, basate sull’uso di tecnologie avanzate (digital phenotyping, ecological momentary assessment); c) alla caratterizzazione delle funzioni cognitive, compresa la cognizione sociale, nelle persone con i vari disturbi mentali; d) alla definizione e alla caratterizzazione degli stati a rischio per i disturbi mentali; e) alla descrizione dei quadri psicopatologici indotti dalle nuove sostanze di abuso; f) ai rapporti tra salute mentale e salute fisica; g) alla salute mentale nell’adolescenza.
Sul versante dell’etiopatogenesi, i temi trattati comprenderanno: a) le nuove evidenze riguardanti la vulnerabilità ai disturbi mentali, con speciale riguardo ai modelli neuroevolutivi e al ruolo dei traumi; b) la ricerca recente sui fattori protettivi e sulla resilienza; c) il ruolo dei patterns di attaccamento come fattori di rischio o protettivi per i disturbi mentali; d) le implicazioni della genetica psichiatrica per la ricerca e per la pratica clinica; e) le ricerche più avanzate nell’ambito del brain imaging applicato alla psichiatria; f) i recenti progressi della psicoimmunologia e della psicoendocrinologia.
Sul versante degli interventi, ampio spazio verrà dedicato: a) agli aspetti clinici e organizzativi degli interventi precoci per i vari disturbi mentali; b) alle nuove prospettive della public mental health; c) alle psicoterapie di nuova generazione e all’evoluzione delle vedute sugli obiettivi e gli esiti delle psicoterapie; d) ai nuovi modelli di farmacoterapia e all’utilità e ai problemi dei trattamenti psicofarmacologici a lungo termine; e) alle nuove prospettive della riabilitazione psichiatrica; f) al ruolo delle nuove tecnologie nelle terapie psichiatriche; g) al possibile ruolo futuro dei biomarkers molecolari nella scelta degli interventi terapeutici; h) alle nuove tecniche di neuromodulazione; i) all’integrazione degli interventi in psichiatria; l) alle modalità attraverso cui gli utenti possono essere coinvolti nelle scelte terapeutiche (“shared decision making”); m) al “personal recovery” come nuovo obiettivo degli interventi terapeutici in psichiatria; n) al ruolo dei “fattori aspecifici” (interpersonali, contestuali) nel condizionare l’esito degli interventi terapeutici; o) alla personalizzazione delle cure.
Tra i relatori del Congresso ci saranno: Thomas Insel (massimo esperto mondiale della e-mental health); Patrick McGorry (pioniere degli interventi precoci in psichiatria); Daniel Weinberger (padre della ricerca psichiatrica nel campo del brain imaging); Dante Cicchetti (pioniere della ricerca sulla psicopatologia dello sviluppo); Mario Mikulincer (pioniere della ricerca sui rapporti fra patterns di attaccamento e disturbi mentali); Ronald Kessler (padre della moderna epidemiologia psichiatrica); Michael Owen (pioniere della moderna ricerca genetica in psichiatria); Michael Green (massimo riferimento mondiale nel campo della neurocognitività nei disturbi mentali); Pim Cuijpers (massimo studioso mondiale degli obiettivi e degli esiti delle psicoterapie); Andreas Meyer-Lindenberg (pioniere della ricerca sui fattori protettivi e la resilienza in psichiatria); Craig Morgan (pioniere della psicotraumatologia); Inez Myin-Germeys (pioniere dell’ecological momentary assessment).
Sul versante della clinica, particolare attenzione sarà rivolta: a) alle nuove concettualizzazioni dei disturbi mentali, complementari all’approccio categoriale (network psychopathology, vari modelli dimensionali); b) alle nuove modalità di raccolta delle informazioni nelle persone con disturbi mentali, basate sull’uso di tecnologie avanzate (digital phenotyping, ecological momentary assessment); c) alla caratterizzazione delle funzioni cognitive, compresa la cognizione sociale, nelle persone con i vari disturbi mentali; d) alla definizione e alla caratterizzazione degli stati a rischio per i disturbi mentali; e) alla descrizione dei quadri psicopatologici indotti dalle nuove sostanze di abuso; f) ai rapporti tra salute mentale e salute fisica; g) alla salute mentale nell’adolescenza.
Sul versante dell’etiopatogenesi, i temi trattati comprenderanno: a) le nuove evidenze riguardanti la vulnerabilità ai disturbi mentali, con speciale riguardo ai modelli neuroevolutivi e al ruolo dei traumi; b) la ricerca recente sui fattori protettivi e sulla resilienza; c) il ruolo dei patterns di attaccamento come fattori di rischio o protettivi per i disturbi mentali; d) le implicazioni della genetica psichiatrica per la ricerca e per la pratica clinica; e) le ricerche più avanzate nell’ambito del brain imaging applicato alla psichiatria; f) i recenti progressi della psicoimmunologia e della psicoendocrinologia.
Sul versante degli interventi, ampio spazio verrà dedicato: a) agli aspetti clinici e organizzativi degli interventi precoci per i vari disturbi mentali; b) alle nuove prospettive della public mental health; c) alle psicoterapie di nuova generazione e all’evoluzione delle vedute sugli obiettivi e gli esiti delle psicoterapie; d) ai nuovi modelli di farmacoterapia e all’utilità e ai problemi dei trattamenti psicofarmacologici a lungo termine; e) alle nuove prospettive della riabilitazione psichiatrica; f) al ruolo delle nuove tecnologie nelle terapie psichiatriche; g) al possibile ruolo futuro dei biomarkers molecolari nella scelta degli interventi terapeutici; h) alle nuove tecniche di neuromodulazione; i) all’integrazione degli interventi in psichiatria; l) alle modalità attraverso cui gli utenti possono essere coinvolti nelle scelte terapeutiche (“shared decision making”); m) al “personal recovery” come nuovo obiettivo degli interventi terapeutici in psichiatria; n) al ruolo dei “fattori aspecifici” (interpersonali, contestuali) nel condizionare l’esito degli interventi terapeutici; o) alla personalizzazione delle cure.
Tra i relatori del Congresso ci saranno: Thomas Insel (massimo esperto mondiale della e-mental health); Patrick McGorry (pioniere degli interventi precoci in psichiatria); Daniel Weinberger (padre della ricerca psichiatrica nel campo del brain imaging); Dante Cicchetti (pioniere della ricerca sulla psicopatologia dello sviluppo); Mario Mikulincer (pioniere della ricerca sui rapporti fra patterns di attaccamento e disturbi mentali); Ronald Kessler (padre della moderna epidemiologia psichiatrica); Michael Owen (pioniere della moderna ricerca genetica in psichiatria); Michael Green (massimo riferimento mondiale nel campo della neurocognitività nei disturbi mentali); Pim Cuijpers (massimo studioso mondiale degli obiettivi e degli esiti delle psicoterapie); Andreas Meyer-Lindenberg (pioniere della ricerca sui fattori protettivi e la resilienza in psichiatria); Craig Morgan (pioniere della psicotraumatologia); Inez Myin-Germeys (pioniere dell’ecological momentary assessment).
I video del Congresso della Società Italiana di Psichiatria Biologica sono tutti sul Canale Tematico Youtube di Psychiatry on line Italia.
0 commenti