ll principio della autenticità, ovvero di una esperienza vissuta cui attribuire un nucleo di verità, è rintracciabile in diverse dimensioni dell’umano.
Nella esperienza personale, per esempio , l’autentico ha a che fare con la convinzione di un fondamento di verità che riguarda il sé e la narrazione della propria storia . Nella dimensione della cura psicoterapeutica si attualizza dentro il prodursi di una narrazione che ricorda quanto già alludeva Freud con la distinzione come Verità storica e Verità psichica e le sue successive elaborazioni sulle “costruzioni” nell’analisi.
Raccontarsi, e narrare in generale, costruisce storie che anelano, costantemente, a un presupposto di certezza , che ne necessitano per essere considerate “ veritiere”, e quindi utili al discorso della persona e dell’altro cui il discorso è rivolto .
Dal punto di vista delle esperienze sociali, che concretamente hanno a che fare con la comunicazione, la narrazione del mondo diventa necessario confrontarsi con l’aumento esponenziale della quantità di informazioni che rendono il soggetto destinatario e protagonista, contemporaneamente, del discorso. Qui vero e autentico possono diventare una opzione rispetto a un processo nel quale le “non- verità “ prodotte dalla contraffazione hanno lo scopo di generare esperienze confuse ed emozioni collettive cui venga inibito un pensiero autentico.
Questo contrasto, che è proprio di ogni discorso , di ogni storia, sottende una antinomia fra ciò che è vero nella sua originale, intima e intrinseca idiomaticità , e che apre al gioco delle differenze, e ciò che è contraffazione o mistificazione , che non fabbrica una falsa verità, ma rende confusa la distinzione tra falso e vero. L’inautentico rende l’esperienza superficiale, difensiva, omologante.
In questa prospettiva è possibile pensare alla differenza fra trasformazione , cambiamento e inerzia come diversi stati che caratterizzano l’esperienza della persona nella sua narrazione , con la sua narrazione e nel suo essere destinatario e protagonista del discorso sociale. Trasformazione, cambiamento , inerzia descrivono diverse dinamiche dell’esperienza dell’umano e si possono rintracciare in molti linguaggi narranti : quello dello psicanalista , dello scrittore, di chi produce idee e cultura.
Introduce: Francesco Bollorino, Psichiatra ed Editor di POL it
Conduce : Gerardo Favaretto, Psichiatra, già direttore DSM Aulss2 Marca Trevigiana e già vicepresidente della Società italiana di Psichiatria
Ne parlano :
Ginevra Bompiani scrittrice, editrice, traduttrice e saggista
Silvio Perrella , scrittore e critico letterario
Sarantis Thanopulos Psicoanalista, membro ordinario con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana
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