Benedetta Guerrini Degl'Innocenti e Gregorio Hautmann discuteranno del tema con Andrea Marzi e Valeria Egidi Morpurgo
In Internet "navighiamo" ogni giorno: bambini, adolescenti o seniores che siamo, entriamo in relazione con gli altri con i social networks, i blog, con la posta elettronica, con Skype. Su Internet cerchiamo informazioni, facciamo acquisti, giochiamo. Ma di che spazio si tratta? È virtuale o reale? E la realtà virtuale in cui ci immergiamo in un videogioco o vedendo un film in 3D, come si pone rispetto alla realtà psichica di cui si occupa la psicoanalisi? Dove vanno a finire la corporeità, il tempo e lo spazio che siamo abituati a considerare come i pilastri dell'esperienza soggettiva? Dove va a finire la relazione "reale" tra le persone? I contributi qui ospitati individuano nelle principali teorie psicoanalitiche di oggi gli strumenti adeguati per cogliere le nuove soggettività che si affacciano al mondo attuale, al tempo del cyberspace e di Internet. Non è solo la psicoanalisi che "legge" la sfaccettata natura della realtà virtuale, è anche il cyberspace che stimola, in modo reciproco, riflessioni sulla psicoanalisi e gli "spazi virtuali" della mente. Il volume esplora quindi le conseguenze della realtà virtuale nel campo analitico e le peculiari caratteristiche dell'incontro con la mente degli "Internet-addicted" mostrando nel dettaglio i percorsi della cura, analitica o psicoterapica, dell'analista con il "navigatore" smarrito nella realtà virtuale. Se consideriamo il ventaglio dei punti di vista, ad un estremo il cyberspace appare come uno specchio che imprigiona persone vulnerabili, le irretisce in una pseudo-realtà, all'altro estremo è una dimensione che libera la fantasia creativa. In ogni caso, si tratta di una dimensione che ci cimenta ogni giorno, espandendosi, attraendoci, sfuggendoci.
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