Ci sono situazioni in cui la cosa migliore che può fare un terapeuta è tacere. Quando è chiaro che il paziente è già arrivato, per conto suo, a comprendere il carattere immorale di certi suoi sentimenti o comportamenti ed è disposto a porvi rimedio, è controproducente...
Gli articoli:
Da un ruscello può nascere un fiume. I suggerimenti al clinico del “Canone di Pachelbel” di Bach
Come può la musica offrire utili suggerimenti a chi vuole comprendere i propri simili? Prendiamo, ad esempio, il "Canone di Pachelbel", rielaborato da Bach. Credo che, originariamente, consistesse in una singola frase musicale, semplice e scarna, fatta di solo otto...
La malattia e la cura della morte come parte della vita nel “Cuaderno San Martìn” di Borges
La parola “morte” è il nome di una realtà che ci sfugge, che non possiamo conoscere. Sappiamo soltanto con certezza che, ad un certo punto, una persona cessa di esistere. Tuttavia, quello che le succede dopo, ci risulta non rappresentabile: fallisce...
Perché mai non dovremmo suicidarci? La risposta di Shakespeare e Dostoevskij
Di fronte all’aspirante suicida, troviamo con difficoltà le parole che potrebbero riconciliarlo con la vita. Si rivela, di solito, sbagliato e controproducente contrapporre ai suoi argomenti parole che, ai suoi orecchi, suonerebbero come menzogna e vuota retorica. Se...
Allucinazioni uditive che ci perseguitano o “voci” interiori che ci arricchiscono? Il “Preludio e fughe” di Saba
La persona “normale” (che non necessariamente è anche sana) di solito scaccia dalla mente i residui di esperienze passate inquietanti. In individui fragili ed in circostanze sfavorevoli, le “voci” di chi ci parlava all’inizio della nostra vita ritornano sotto forma di...
L’agonia di un attacco di panico e la cura del Poeta: “Eleonora” di Saba
La cura di un attacco di panico si avvale di diversi, possibili strumenti tecnici. A giudizio di chi scrive, tuttavia, l’elemento determinante, quello capace di produrre un cambiamento duraturo nel paziente, è rappresentato dalla qualità della relazione terapeutica....
Chi disprezza non può capire, non può fare poesia, non può curare
La poesia “Il canto dell’amore (Una domenica dopopranzo al cinematografo)” illustra il vivo rapporto di Umberto Saba con una folla con cui, pure, egli non può confondersi: Amo la folla qui domenicale, che in sé stessa rigurgita, e se appena trova un posto, ammirata...
Le parole semplici ed incisive dei veri Poeti e dei veri terapeuti: I suggerimenti di Dante
I grandi (e veri) Poeti hanno la capacità d’esprimere in poche parole, estremamente incisive, anche concetti complessi. Vediamo, ad esempio, come Dante, nel canto XXIV del Purgatorio illustra il suo modo di scrivere versi: “… I’ mi son un che quando Amor mi spira,...
Amore come cura o come veleno: corpo e pensiero dell’innamorato nei sonetti XLIV e XLV di Shakespeare
Pubblico qui anticipatamente un frammento di un lavoro che ho ancora “in cantiere”: i miei commenti ad alcuni Sonetti di Shakespeare da cui il clinico può trarre preziosi suggerimenti. Proust riteneva che le storie d’amore potessero rivelarsi interessanti solo...
La spontanea “pet therapy” di un Poeta: “Uccelli” e “Quasi un racconto” di Umberto Saba
Amare (o anche solo tollerare) i nostri simili, pur conoscendoli fino in fondo, non è impresa facile. Alcune persone, particolarmente sfortunate nei loro rapporti umani, riversano completamente il loro affetto sugli animali...