In un’epoca di grave difficoltà e pericolo, come l’attuale, si regredisce: si torna all’illusione infantile di poter ottenere da chi sostituisce i genitori (le autorità, le istituzioni) una protezione “perfetta” che renda...
Gli articoli:
La noia all’epoca del COVID-19: il più malvagio dei vizi. Baudelaire e Reich
Una delle manifestazioni del malessere prodotto dalla reclusione forzata di questi giorni (e quella di cui più spesso ci si lamenta) è la noia. Si ha un’idea, direi, banale di questo sentimento: lo si intende come conseguenza del “non aver...
COVID-19: Non omnis moriar: che cosa di noi deve morire, se vogliamo salvarci
Di fronte alla catastrofe attuale, una parte di noi stessi deve morire, se vogliamo che l'altra parte sopravviva, si rigeneri e, crescendo, ci renda più forti. Se non possiamo farlo individualmente, dato che ciascuno di noi potrebbe scomparire del tutto,...
COVID-19: Di fronte alla pandemia: ubriacatura maniacale e crollo depressivo come nemici del realismo e della razionalità.
Ci troviamo, in un periodo di emergenza, di fronte a difficili problemi, che tuttavia esigono una soluzione il più possibile rapida: le caratteristiche del coronavirus ci sono ancora in gran parte sconosciute; non disponiamo, al momento, di...
COVID-19: L’attuale riscoperta della morte come possibile fonte d’evoluzione: Winnicott e Saba
Trovo che, nell’attuale situazione di pandemia, ogni forma di ottimismo forzato e insincero sia controproducente. Ci dicono: “Andrà tutto bene”. E chi l’ha detto? Sicuramente per alcuni non sta andando affatto tutto bene, e per molti...
Una “vendemmia” ancora da completare: le cure per l’anziano e il “darwinismo sociale”
Stiamo regredendo al livello d’inciviltà dei popoli primitivi. Fra gli antichi nomadi, l’anziano malato veniva abbandonato al suo destino, ed il resto della sua gente proseguiva il suo percorso lasciandolo da solo a morire. Quest’usanza,...
I ribelli verso le precauzioni anti-contagio: lo “angelo” cattivo educatore secondo Baudelaire
In quest’epoca di epidemia stiamo assistendo, da parte di alcune persone (giovani e meno giovani), a condotte sconcertanti. Le regole che dovremmo rispettare, per fermare il contagio da coronavirus, sono semplici, ripetute ossessivamente da tutti i media, e le...
Suicidio come “destino”: Primo Levi e i pericoli dell’introspezione
1 — Un problema clinico Alcuni pazienti appaiono dominati, costantemente o nella fase finale della loro vita, da una forza autodistruttiva inesorabile. Essa si manifesta in abitudini nocive, in ricerca attiva di situazioni logoranti o rischiose, in trascuratezza...
Una cura per il rifiuto di vivere: la “Llaneza” di Borges
Una delle esperienze peggiori è accorgersi di colpo d’essere sempre stati accettati non per quel che si “è”, ma per quel che si “fa”, ossia per quel che “si serve” ad altri. La vivono coloro che, a seguito di...
Sentirsi “intero” in un rapporto: lo “holding” in Shakespeare, Baudelaire, Winnicott
Noi tutti tendiamo a ritenere cosa ovvia che ogni individuo si senta tutt’uno (e non diviso in frammenti), si senta sé stesso e non un altro, si senta interamente contenuto nel proprio corpo. Perciò, tendiamo a...