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Presentazione del Modello di Cartella Clinica

3 Dic 12

Di FRANCESCO BOLLORINO

 

Pubblichiamo la cartella clinica del Dipartimento della Dipendenze della Asl della provincia di Bergamo. Il dipartimento è diretto dalla dottoressa Laura Tidone .

Perché pubblicare una cartella clinica nell’area delle dipendenze?

Perché crediamo sia necessario contribuire alla diffusione di una pratica clinica basata sulle evidenze scientifiche e non sui pregiudizi. La diffusione di questa pratica deve accompagnarsi ad uno stile del servizio che privilegi la produzione di ricerche cliniche, che favorisca la riflessione ed il confronto sui dati e non sui principi.

La cartella clinica, è uno strumento fondamentale per lo stile del servizio. Purtroppo le cartelle cliniche dei nostri servizi o sono schede costruite con buona volontà dagli operatori o sono cartelle pensate in un ambito centralizzato, ad esempio la regione,non da chi le deve usare per curare i pazienti ma da chi deve estrapolare i dati in funzione di un controllo dell’attività dei servizi.

Per questo motivo la presentazione di una cartella clinica, elaborata da chi deve curare i pazienti rappresenta un punto importante per mettere al centro dell’attenzione il processo terapeutico e non il controllo sociale.

E’ sempre più evidente come la dipendenza da sostanze sia considerato un comportamento deviante da sanzionare o da tenere sotto controllo, solo in ultima analisi è considerata una malattia.

Per questo raccogliere dati attraverso uno strumento clinico significa produrre evidenze di una realtà negata o male rappresentata nei mezzi di comunicazione di massa.

Perché la soggettività del dipendente da sostanze è il risultato di una costruzione sociale, di una fabbricazione che coinvolge le caratteristiche farmacotossicologiche della sostanza, la genetica, la storia infantile e familiare,la personalità, i gruppi sociali,l’ambiente culturale di riferimento.

Un progetto di cura non può che attraversare questa complessità come una linea di fuga, si tratta di concatenare una macchina terapeutica che distrugga le rappresentazioni sociali delle dipendenze da sostanze basate su pregiudizi moralistici, gli "idola fori" di baconiana memoria con i dati derivanti dalla ricerca scientifica, dalla nostra pratica clinica.

La cartella clinica, prodotta dai clinici, è il primo strumento di lavoro per questo progetto.

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