Dopo il premio al Sundance & Berlin per “The Raspberry Reich” è entrato nel circuito internazionale dei festival cinematografici partecipando ad oltre 150 fino al successo della proiezione al MoMA a New York nel novembre 2008.
E’ sembrato completamente diverso il suo ultimo film presentato al Festival di Venezia nella sezione “Giornate degli Autori”, che è la sezione più sperimentale.
Come meglio spiegato nella recensione sulla rivista nello SPECIALE VENEZIA 70 http://www.psychiatryonline.it/node/4501 questo film è quasi un “Harold & Maude” omosessuale, dove un giovane neoassunto in un ospizio sviluppa un amore romantico ed un’attrazione sessuale per Mr. Peabody, un ottuagenario ivi residente. A differenza dei precedenti film di LaBruce, Gerontofilia non è sessualmente esplicito; come riferito in conferenza stampa dallo stesso autore, egli ha scelto di adattare i suoi temi tradizionali sui tabù sessuali realizzando un film più appetibile per un pubblico generalista.
L.A. Zombie è invece completamente diverso. Lo zombie alieno in questo film scopa con i cadaveri riportandoli alla vita. E’ una specie di salvatore, un visitatore che viene da lontano, rattristato da tutta la violenza e negatività della terra, che cerca di aiutare le vittime resuscitandole.
In Gerontofilia, il vecchio uomo è anche lui una specie di zombie troppo medicalizzato costretto nell’ospizio, mentre il giovane cerca di riportarlo alla vita. E’ un tipo diverso di resurrezione. Il vecchio muore alla fine a causa dell’eccitazione, ma, in fondo, muore felice!|
Gli omosessuali hanno spesso tradizionalmente avuto la peggio nei film più importanti e questo mi ha sempre riportato alla mente molti significati possibili. Prima che l’omosessualità diventasse “conservatrice”, “assimilata” e “de radicalizzata”, gay, lesbiche e transessuali (Lgbt) erano emarginate e brutalizzate dalla società (ovviamente lo sono ancora in alcune società), per cui il cinema popolare semplicemente rifletteva questi maltrattamenti di quanti sfidavano le norme e le convenzioni della sessualità. Spesso, in film come La Volpe di Sandy Dennis o Il Sergente di Rod Steiger, la morte dell’omosessuale alla fine del film era sempre rappresentata in un modo orribile, quasi Shakesperiano o come nelle tragedie greche. Questi personaggi omosessuali si trovavano loro stessi in circostanze impossibili e tragiche dettate da una società repressiva e oscurantista, per cui le loro vite non potevano durare a lungo. Mi ricordo sempre del detto di Marcuse “un individuo ben fatto in una società malata è lui stesso (o lei) un malato!”.
Nel cinema gli omosessuali erano spesso associati al cinema con un elemento criminale, speso perché dalla società non era offerta loro alcuna alternativa. Per me questo era spesso una notevole ritrattistica romantica di criminali, radicali e perfino di terroristi sessuali. Nulla di cui vergognarsi!
Nel mio lavoro, ho visto gli zombie gay ed i vecchi come rappresentazione di una vecchia scuola sull’omosessualità, quella che era militante, estrema tanto da celebrare gli outsider. Per me gli omosessuali siano morti, non.morti, quasi morti, sono l’ultimo fronte contro la banalità, il conformismo e l’implacabile ubiquità della cultura etero normativa.
Conoscerai la recente love story di Berlusconi con una minorenne, cosa ne pensa della gerontofilia in questo caso e in generale?
Berlusconi è un tipo diverso di zombie, uno zombie cattivo. Non può essere ucciso. Torna ogni volta in vita per portare la società in una palude di corruzione, apatia e cinismo.
Il mio concetto di gerontofilia è opposto. Per me i gerontofili idolatrano e feticizzano i vecchi per la saggezza, per l’esperienza e per vite piene di sofferenza, gioia ed amore. Provo rispetto per quanti abbiano questo feticcio come dei santi o dei martiri che si sacrificano sull’altare di vite complete e piene d’esperienza, che grazie a questo raggiungono l’inevitabile stato di grazia.
Può il cinema aiutare la lotta all’omofobia in qualche modo?
Alcuni hanno anche detto che la descrizione degli omosessuali e dell’omosessualità nei miei film promuove l’omosessualità, altri vedono nei miei film la celebrazione dei disadattati sociali ed il richiamo alla sessualità deviante o non.ortodossa per porre la questione della loro stessa umanità per esprimere la loro differenza liberamente e con gioia.
Mi parli della tua esperienza con la Psichiatria e la Psicologia?
Ho diretto e scritto a Berlino un’opera per il teatro Hau che chiamai “Il cattivo seno” o “Lo strano caso di Theda Lange”, ispirato all’opera della psicanalista postfreudiana Melanie Klein. Questo testo parla della relazione tra un’attrice stagista nevrotica e ninfomane e la sua psicoanalista Kleiniana! Mi piacerebbe trasformarla in una narrazione drammatica filmata.
Ho avuto solo due psicoterapeuti nella mia vita, che mi hanno aiutato in periodi difficili della mia vita. Ogni trattamento è durato un anno. Ho praticato la psicoterapia, ma non ho ma non sono mai stato psicanalizzato. Forse è venuto il momento!
Mi parli del tuo Coming Out? Come potremmo aiutare le stars ed i VIP italiani a fare anche loro Coming Out?
Non sono tanto militante quando ci si aspetta che tutti debbano identificarsi come “gay” o fissare le proprie identità sessuali. Mi piacerebbe un’espressione più fluida e meno restrittiva espressione della sessualità e dell’omosessualità. Oggi d’altra parte soprattutto nel mondo occidentale, non è tanto difficile fare Coming Out, e si possono anche avere dei vantaggi in alcuni casi. Detto ciò, è difficile mantenere una vita segreta, ed io sono sicuro che talvolta è un grande sollievo ed estremamente liberatorio vivere la propria vita apertamente e liberamente.
Io non ho mai ufficialmente fatto un Coming Out. Ho semplicemente supposto che tutti lo sapessero! Credo che piuttosto le star dello sport debbano fare Coming Out, anche se io aborro lo sport. Credo che loro siano ancora molto repressi sessualmente ed abbiano bisogno di superare questo problema.
Cosa ne pensi della vita gay italiana, se ne hai avuto esperienza?
Adoro gli uomini italiani (anche le donne!). A me piacciono anche gli hustlers (prostituti palestrati NdA) e la contrattazione rude con loro.
Credo che molti italiani siano capaci di esprimere appassionatamente la propria omosessualità, anche se non sempre apertamente, sempre con grande stile ed eleganza.
Naturalmente in una nazione molto cattolica le questioni omosessuali sono molto complicate. Eppure l’Italia ha prodotto uno dei più grandi artisti e filosofi omosessuali di tutti i tempi. Pier Paolo Pasolini!
La Chiesa Cattolica è ovviamente piena di omosessuali, e l’estetica barocca della Chiesa è allo stesso modo molto omosessuale, il che produce ogni tipo di paradosso e contraddizione! Non puoi essere più gay del Vaticano!
Qual è la tua specifica opinione sulla Gerontofilia, come sindrome, perversione, comportamento o altro?
La sessualizzazione del corpo dell’anziano è un tema raro e solo moderno: quali sono stati i tuoi riferimenti in questa scelta?
Anche l’incidente che ha la madre in Gerontofilia è parallelo alla morte della madre in Lolita. Può essere letto come un desiderio inconscio del giovane almeno temporaneamente di eliminare sua madre in modo da poter adempiere e perseguire i propri desideri verso l’uomo anziano.
Un altro film con cui confrontare il tuo Gerontofilia è naturalmente Qualcuno volò sul Nido del Cuculo, non credi?
L’istituzione cerca di trasformarlo in uno zombie, come avviene nel “Nido del Cuculo”, sia per punirlo sia per renderlo più docile e manipolabile.
Ho visitato molte persone in istituzioni psichiatriche durante molti anni, per cui capisco quanto la medicazione sia spesso usata solo per rende i pazienti manipolabili.
Perché hai fatto Psicoterapia? Quali risultati o cambiamenti hai ottenuto?
L’uso di droghe o di psicofarmaci è oggi un mezzo di ispirazione artistica per te o per il tuo ambiente artistico?
Questo è il tuo primo film non indipendente: questo ha cambiato qualcosa del tuo modo di lavorare o del programma originale di questo film?
La differenza principale è stata che non è esplicita sessualmente come i miei film precedenti. I miei film precedenti sono romantici e comici, ma sono anche espliciti sessualmente.
Dato il tema del film non posso non chiedere quale rapporto avessi con i tuoi genitori e nonni…
Posso confessare di avere avuto durante l’infanzia una fissazione per mio padre, che non aveva nulla di inusuale, per quanto ne capisca io…
Allo stesso modo vorrei chiedere se hai mai avuto rapporti “gerontofili” nella tua vita personale, affettiva e sessuale…
Sono molto democratico nei miei gusti sessuali e pratiche, per cui ho fatto sesso, ad esempio, con uomini sopra i sessant’anni. Ma non sono un gerontofilo per questo.
Come abbiamo già detto hai girato dei film nel contesto culturale tedesco: ha avuto la Germania una parte significativa nella tua vita? Che relazione hai con gli “europei”? Girerai mai un film qui in Italia?
Per me il Canada e gli US sono in qualche modo più leggeri e più orientati alle frontiere, con cieli aperti, grazie al relativamente recente sviluppo. L’America è come un adolescente mentre l’Europa è una baldracca di mezza età! Mi piacciono entrambi!
Mi piacerebbe girare un film in Italia. Ho anche una scrittura in corso di sviluppo sul fotografo tedesco Wilhem Von Gloeden che vorrei girare in Sicilia, ma non ho ancora trovato i fondi necessari per farlo.
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