Rodriguez et al.
Psychiatry Research 1997; 76: 51-61.
Numerosi studi con tecniche funzionali e strutturali di brain-imaging supportano l'ipotesi che i pazienti responsivi al trattamento con clozapina e i pazienti refrattari al trattamento stesso possono presentare differenti modelli di malfunzionamento cerebrale.Trentanove pazienti schizofrenici refrattari al trattamento con neurolettici sono stati studiati con esametil-propilen-aminoxina marcata con 99Tc (HMPAO) e SPECT, durante il trattamento con neurolettici convenzionali e dopo 6 mesi di trattamento con clozapina. Le differenze di perfusione tra pazienti responder e non-responder alla clozapina sono state indagate nelle regioni comprese tra i circuiti dorsolaterali e orbitofrontal-striato-talamici, cos come il valore predittivo di questi parametri. Questi valori sono stati comparati a quelli di un normale database e tra i trattamenti nei due gruppi. La perfusione di neurolettici in pazienti non-responder era pi bassa nel talamo, gangli della base e nella corteccia dorsolaterale-prefrontale. Le regioni di perfusione talamiche e prefrontali destre sono state selezionate come predittori di risposta mediante un'analisi discriminante. L'attivit talamica e dei gangli della base di sinistra durante il trattamento con neurolettici era pi bassa nei pazienti non-responder rispetto al gruppo di controllo. Cambi di perfusione nel gruppo responder sono stati osservati solamente nel talamo e nei gangli della base.Gli studi sulla perfusione regionale possono contribuire alla predittivit della risposta alla clozapina.
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