Presentazione di Mario Maj
Il 12° Congresso della Società Italiana di Psichiatria Biologica si propone di offrire un quadro completo e di altissimo livello della nuova complessità della clinica, dei modelli etiopatogenetici e degli interventi in psichiatria.
Sul versante della clinica, particolare attenzione sarà rivolta: a) alle nuove concettualizzazioni dei disturbi mentali, complementari all’approccio categoriale (network psychopathology, vari modelli dimensionali); b) alle nuove modalità di raccolta delle informazioni nelle persone con disturbi mentali, basate sull’uso di tecnologie avanzate (digital phenotyping, ecological momentary assessment); c) alla caratterizzazione delle funzioni cognitive, compresa la cognizione sociale, nelle persone con i vari disturbi mentali; d) alla definizione e alla caratterizzazione degli stati a rischio per i disturbi mentali; e) alla descrizione dei quadri psicopatologici indotti dalle nuove sostanze di abuso; f) ai rapporti tra salute mentale e salute fisica; g) alla salute mentale nell’adolescenza.
Sul versante dell’etiopatogenesi, i temi trattati comprenderanno: a) le nuove evidenze riguardanti la vulnerabilità ai disturbi mentali, con speciale riguardo ai modelli neuroevolutivi e al ruolo dei traumi; b) la ricerca recente sui fattori protettivi e sulla resilienza; c) il ruolo dei patterns di attaccamento come fattori di rischio o protettivi per i disturbi mentali; d) le implicazioni della genetica psichiatrica per la ricerca e per la pratica clinica; e) le ricerche più avanzate nell’ambito del brain imaging applicato alla psichiatria; f) i recenti progressi della psicoimmunologia e della psicoendocrinologia.
Sul versante degli interventi, ampio spazio verrà dedicato: a) agli aspetti clinici e organizzativi degli interventi precoci per i vari disturbi mentali; b) alle nuove prospettive della public mental health; c) alle psicoterapie di nuova generazione e all’evoluzione delle vedute sugli obiettivi e gli esiti delle psicoterapie; d) ai nuovi modelli di farmacoterapia e all’utilità e ai problemi dei trattamenti psicofarmacologici a lungo termine; e) alle nuove prospettive della riabilitazione psichiatrica; f) al ruolo delle nuove tecnologie nelle terapie psichiatriche; g) al possibile ruolo futuro dei biomarkers molecolari nella scelta degli interventi terapeutici; h) alle nuove tecniche di neuromodulazione; i) all’integrazione degli interventi in psichiatria; l) alle modalità attraverso cui gli utenti possono essere coinvolti nelle scelte terapeutiche (“shared decision making”); m) al “personal recovery” come nuovo obiettivo degli interventi terapeutici in psichiatria; n) al ruolo dei “fattori aspecifici” (interpersonali, contestuali) nel condizionare l’esito degli interventi terapeutici; o) alla personalizzazione delle cure.
TUTTI I 39 VIDEO DELLE RELAZIONI PRESENTATE DURANTE IL CONGRESSO SONO ON LINE SUL CANALE TEMATICO YOUTUBE DI PSYCHIATRY ON LINE ITALIA, CLICCA PER ACCEDERE ALLA PLAYLIST!!!
Sul versante della clinica, particolare attenzione sarà rivolta: a) alle nuove concettualizzazioni dei disturbi mentali, complementari all’approccio categoriale (network psychopathology, vari modelli dimensionali); b) alle nuove modalità di raccolta delle informazioni nelle persone con disturbi mentali, basate sull’uso di tecnologie avanzate (digital phenotyping, ecological momentary assessment); c) alla caratterizzazione delle funzioni cognitive, compresa la cognizione sociale, nelle persone con i vari disturbi mentali; d) alla definizione e alla caratterizzazione degli stati a rischio per i disturbi mentali; e) alla descrizione dei quadri psicopatologici indotti dalle nuove sostanze di abuso; f) ai rapporti tra salute mentale e salute fisica; g) alla salute mentale nell’adolescenza.
Sul versante dell’etiopatogenesi, i temi trattati comprenderanno: a) le nuove evidenze riguardanti la vulnerabilità ai disturbi mentali, con speciale riguardo ai modelli neuroevolutivi e al ruolo dei traumi; b) la ricerca recente sui fattori protettivi e sulla resilienza; c) il ruolo dei patterns di attaccamento come fattori di rischio o protettivi per i disturbi mentali; d) le implicazioni della genetica psichiatrica per la ricerca e per la pratica clinica; e) le ricerche più avanzate nell’ambito del brain imaging applicato alla psichiatria; f) i recenti progressi della psicoimmunologia e della psicoendocrinologia.
Sul versante degli interventi, ampio spazio verrà dedicato: a) agli aspetti clinici e organizzativi degli interventi precoci per i vari disturbi mentali; b) alle nuove prospettive della public mental health; c) alle psicoterapie di nuova generazione e all’evoluzione delle vedute sugli obiettivi e gli esiti delle psicoterapie; d) ai nuovi modelli di farmacoterapia e all’utilità e ai problemi dei trattamenti psicofarmacologici a lungo termine; e) alle nuove prospettive della riabilitazione psichiatrica; f) al ruolo delle nuove tecnologie nelle terapie psichiatriche; g) al possibile ruolo futuro dei biomarkers molecolari nella scelta degli interventi terapeutici; h) alle nuove tecniche di neuromodulazione; i) all’integrazione degli interventi in psichiatria; l) alle modalità attraverso cui gli utenti possono essere coinvolti nelle scelte terapeutiche (“shared decision making”); m) al “personal recovery” come nuovo obiettivo degli interventi terapeutici in psichiatria; n) al ruolo dei “fattori aspecifici” (interpersonali, contestuali) nel condizionare l’esito degli interventi terapeutici; o) alla personalizzazione delle cure.
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