Dopo le tappe del primo viaggio di Marco Cavallo con stopOPGa Brescia e nelle sedi degli OPG di Castiglione delle Stiviere e Reggio Emilia
Da Novembre le tappe saranno a:
TRIESTE, TORINO, GENOVA (QUARTO), LIVORNO, PALERMO, BARCELLONA POZZO DI GOTTO, NAPOLI, AVERSA, ROMA, L'AQUILA, MONTELUPO FIORENTINO, REGGIO EMILIA, CASTIGLIONE DELLE STIVIERE, e … dove Marco Cavallo sarà invitato e ospitato
Continua il viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori, con stopOPG
E’ partito a maggio, e poi riprende a novembre 2013 fino a marzo 2014, il viaggio di Marco Cavallo, il cavallo azzurro che quarant’anni fa sfondò il muro di cinta del manicomio di Trieste, diventando da quel giorno simbolo di libertà e di speranza.
Così ne parlava Franco Basaglia:
“È difficile dire cosa sia Marco Cavallo. Una cosa è certa: per i “matti” e per tutti noi ha avuto una profonda importanza. Un momento che segnò un inizio; un progetto di vita che non aveva niente più in comune con la soffocante quotidianità del manicomio, che rappresentava piuttosto un legame tra individui in una nuova dimensione. Quando il cavallo azzurro lasciò il ghetto, centinaia di ricoverati lo seguirono. Gli internati dell’ospedale invasero le strade della città portando con sé la speranza di poter stare insieme agli altri in un aperto scambio sociale, in rapporti liberi tra persone libere”.
Questa volta "Marco Cavallo è in viaggio con stopOPG" per chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e per aprire i Centri di Salute Mentale h 24.
E’ dunque un viaggio di denuncia, perché gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani sono ancora in funzione, con oltre mille persone internate, rinchiuse in luoghi che il Presidente Napolitano ha definito “indegni per un Paese appena civile”.
Ma il viaggio lancia anche un allarme: al posto degli OPG si stanno progettando delle “strutture speciali” in ogni regione (i mini OPG), in cui trasferire e rinchiudere gli internati.
Con il rischio si aprano, al posto dei vecchi manicomi giudiziari, nuovi manicomi regionali. La mancata chiusura degli OPG è, anche, lo specchio di come funzionano (o non funzionano) i servizi di salute mentale nel territorio.
Ecco perché il viaggio è dedicato all’apertura dei Centri di Salute Mentale 24 ore. Infatti, chiudere gli OPG significa fare buona assistenza nel territorio per la salute mentale per tutti i cittadini, come ha stabilito la legge 180, e come è successo dove i servizi di salute mentale sono visibili, attraversabili e vicini: con la "presa in carico” delle persone e dei loro familiari, con Centri di salute mentale accoglienti, aperti 24 ore e integrati con i servizi comunitari territoriali, con la progettazione di forme abitative sostenute, di formazione al lavoro e di inclusione lavorativa e sociale.
Così Marco Cavallo è ancora in viaggio, per chiudere gli OPG, scongiurare l'apertura al loro posto dei manicomi regionali (miniOpg), e tornare allo “spirito originale” della legge 180 che, chiudendo i manicomi, restituì dignità e cittadinanza alle persone malate di mente, e rese migliore l’Italia.
Da Novembre le tappe saranno da sud a nord:
dove stanno per essere costruiti i nuovi OPG e a Barcellona Pozzo di Gotto, Napoli, Aversa, Roma, Montelupo Fiorentino, Castiglione delle Stiviere, Milano e… dove Marco Cavallo verrà invitato e ospitato.
Il viaggio viene organizzato con il coinvolgimento delle associazioni che compongono stopOPG regionali e delle città tappa. E grazie al sostegno della collana “180 – archivio critico della salute mentale” (Edizioni alphabeta Verlag di Merano, www.alphabetaverlag.it/180), che nasce nel 2010 per tenere viva l’attenzione e stimolare il “pensiero critico” proprio intorno ai temi della salute mentale.
SOTTOSCRIVI PER FINANZIARE
"il viaggio di Marco Cavallo con stopOPG" direttamente nei punti di raccolta fondi
oppure tramite bonifico bancario presso
BANCA ETICA c/c 158957 – IBAN IT62P 05018 03200 000 000 158957
intestazione e causale:“Viaggio Marco Cavallo stopOPG”
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